Un impegno concreto e immediato del Governo per tutelare e garantire le imprese italiane che operano nel mercato del vino con gli Stati Uniti d’America. È quanto chiede in un’interrogazione Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera, alla luce della notizia riportata dalla rivista Wine Spectator, secondo la quale gli USA starebbero pensando a nuove e più elevate tariffe per gli alimenti europei, compresi tutti i vini. Un’indiscrezione che, se confermata, andrebbe a peggiorare una situazione già resa difficile dai dazi di Donald Trump verso i prodotti agroalimentari made in Italy. Il tema è stato tra i punti al centro dei lavori della Commissione agricoltura, riunita oggi, giovedì 19 dicembre.
“Quando esce una rivista come Wine Spectator – ha sottolineato Cenni - ad annunciare che gli USA stanno valutando tariffe più elevate sui nostri vini, la preoccupazione è più che fondata. Per questo ho ritenuto di rappresentare la richiesta di chiarimenti trasmessami dal presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino e da altri produttori. L’Italia è già stata colpita nel settore caseario e dei distillati, imporre nuove tariffe sul vino significherebbe mettere a rischio un valore di 1,5 mld di euro che colpirebbe un settore strategico del nostro agroalimentare”.
“Per quanto concerne il settore vitivinicolo – si legge nella risposta del Governo – il Ministero è intervenuto presso le Istituzioni europee per ottenere provvedimenti che rendessero agevole e flessibile l’utilizzo di alcune misure inserite nel Programma nazionale di sostegno vitivinicolo e, in particolare, la promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi. Il tema dei dazi aggiuntivi, anche se non riguarda il vino, è già all’attenzione dell’Unione Europea, avanzeremo una nuova azione negoziale contestualmente alla promozione di misure più efficaci di sostegno, anche di carattere straordinario, per i settori maggiormente penalizzati dall’inasprimento dell’imposizione tariffaria”.
“Il Governo – ha concluso Cenni nella sua risposta - si è attivato con misure importanti per far fronte alle conseguenze dei dazi su formaggi e spiriti, ma ritengo che sia necessario comprendere fino in fondo la fondatezza delle indiscrezioni su possibili decisioni dell’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) in materia di nuove e più elevate tariffe sul vino ed assumere ulteriori ed urgenti provvedimenti. Per questo mi dichiaro parzialmente soddisfatta, apprezzando il lavoro sin qui svolto, resto preoccupata per le notizie pubblicate e raccomando al Ministero e alla Ministra la massima attenzione e vigilanza, e supporto attento ed immediato al settore vitivinicolo”.