"Via S. Gallo chiude per due mesi, e a quanto pare non tutti la prendono bene -scrive Lorenzo Baglioni, attore e autore comico fiorentino, sul proprio profilo Facebook- Tutta l'insofferenza e la genialità fiorentina è racchiusa in un bigliettino" che Baglioni ha fotografato. Ma se si ricostruisce la cronaca dei mesi scorsi in via San Gallo, l'ironia è più che giustificata, anche se c'è poco da ridere e di genialità delle decisioni non si vede nemmeno l'ombra. Ma andiamo con ordine.
La chiusura di via San Gallo per due mesi, dal 29 marzo al 29 maggio, nel tratto tra via delle Mantellate e piazza della Libertà è provocata da lavori per la realizzazione di un’isola ecologica interrata (che erano previsti addirittura dal 29 febbraio). Questo comporta il divieto di transito da via delle Mantellate a piazza della Libertà eccetto passi carrabili e carico/scarico fino al civico 128. Inoltre, a causa dei lavori di spostamento della rete idrica, dalle ore 8.00 di lunedì 4 aprile, sarà sospesa anche l’erogazione dell’acqua. La situazione tornerà a normalizzarsi con gradualità nel corso del pomeriggio. Ma questi provvedimenti sono solo l'ultima puntata di una serie di interruzioni che hanno penalizzato la mobilità del tratto negli ultimi anni.
Già lavori edili con piattaforma aerea avevano provocato la chiusura all'altezza del numero civico 108 dal 4 al 9 maggio 2015. E lo stesso tratto era stato interessato da giugno ad agosto 2015 da restringimenti di carreggiata per la sostituzione delle rete del gas. Oltre ad essere coinvolto nella chiusura del centro storico per la visita di Papa Francesco I il 10 novembre. E altri due mesi di chiusura si erano già verificati, dall'ottobre al dicembre 2014, sempre nel tratto da via delle Mantellate a piazza della Libertà per sostituzione della rete gas di Toscana Energia.
In sintesi, negli ultimi 20 mesi, quel tratto di via San Gallo risulta essere stato interdetto al traffico per ben 7 mesi, oltre 1/3 del tempo trascorso. L'ironia corrosiva dei residenti pare più che giustificata, davanti ad una Pubblica Amministrazione assai poco esperta nella pianificazione urbanistica degli interventi stradali.