E' stata pubblicata ieri la graduatoria del Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale, che ha confermato il finanziamento dei progetti proposti. I progetti Pinqua si inseriscono nei finanziamenti resi possibili grazie ai fondi previsti inizialmente (400 milioni di euro) ai quali si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Cosa è il “Pinqua”
Il programma è teso alla rigenerazione, in un’ottica di innovazione e sostenibilità (green), di tessuti e ambiti urbani particolarmente degradati e carenti di servizi non dotati di adeguato equipaggiamento infrastrutturale. Il programma ha come obiettivo quello di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all’incremento della qualità dell’abitare. I soggetti proponenti presentano dei progetti mirati a dare risposte coerenti ai bisogni che caratterizzano l’ambito prescelto, non solo in termini abitativi, ma anche dal punto di vista sociale inteso, in senso ampio, con il miglioramento di luoghi e della vita dei cittadini, con particolare attenzione alla qualità dei manufatti, al welfare urbano, all’arricchimento culturale, alla sostenibilità ambientale ed economica di quanto viene progettato e realizzato.
Il Ministero delle Infrastrutture ha inserito nei progetti ammessi a finanziamento nel programma PINQUA sulla qualità dell’abitare tutti e sei i progetti candidati dalla Città Metropolitana di Firenze. L'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa ha partecipato con un progetto dal titolo 'Home in Midsize Cities' (Housing opportunities for metropolitan empowerment), un progetto strategico per migliorare la qualità dell'abitare nel territorio. Un primo step andato a buon fine visto che sono stati intercettati finanziamenti utili alla messa in atto del piano, destinato a risolvere problematiche legate alla qualità dell'abitare di particolare rilievo.
Una strategia che mette al centro una forte sinergia con Publicasa Spa e Società della Salute del Medio Valdarno. Il tutto in coerenza con il piano strategico della Città Metropolitana di Firenze 'Rinascimento Metropolitano'.L'Unione propone progetti per oltre 23 milioni di euro con l'obiettivo di incrementare l'offerta abitativa per le fasce di popolazione più svantaggiata e migliorare la qualità urbana degli spazi e dei servizi per la comunità.
Nove i Comuni dell'Empolese Valdelsa che ottengono risorse: il piano conta 18 interventi, per un costo totale di quasi 24 milioni di cui 15 milioni a valere sulle risorse del Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare e la restante parte a carico dei Comuni.Tutto questo passa dalla riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e dalla rigenerazione di contenitori oggi dismessi a partire da quelli prossimi o in aderenza al sistema della mobilità multimodale e in particolare ferroviaria per creare un ecosistema territoriale integrato. Non solo. La proposta mira anche a valorizzare le bellezze architettoniche e paesaggistiche presenti nel territorio, coinvolgendo in un sistema di azioni strategiche, operatori pubblici e privati in un'ottica di collaborazione multilivello e finanziamento multifondo.
Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e delegato per l'Unione a seguire il progetto nell'ambito della pianificazione strategica: "Il lavoro di coordinamento e pianificazione strategica che sta facendo l'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, con una visione di futuro di tutto il territorio, ha dato un primo importante risultato: la graduatoria dei Pinqua testimonia quanto l'Unione sia capace di lavorare insieme e di progettare in maniera positiva nell'interesse delle proprie comunità.
I finanziamenti che arriveranno relativamente al Pinqua daranno la capacità ai nostri Comuni e alla nostra area di avere una visione condivisa su una politica per la casa più innovativa e vicina ai bisogni dei cittadini e daranno la possibilità di rigenerare luoghi in situazioni di degrado e abbandono all'interno dei nostri Comuni e dei nostri centri abitati, oltre a offrire un'opportunità concreta per recuperare e migliorare molto del patrimonio Erp esistente. E' un grande risultato: 15 milioni che arrivano sul nostro territorio.
E' un primo grande esempio di un lavoro continuativo che stiamo facendo e che dobbiamo continuare a fare anche in altri ambiti. Agire come area rende la nostra azione più efficace e incisiva. Agire come Empolese Valdelsa ci ha permesso, anche in questa fase, di centrare un obiettivo significativo per il territorio e per chi lo vive".
"Questa è davvero una grandissima notizia per il nostro territorio. Il lavoro di squadra e una progettazione di alto livello - sottolinea il sindaco di Empoli Brenda Barnini - ci consentono di portare a casa 15 milioni di euro da investire sul nostro territorio nei prossimi anni. È la prima grande occasione del recovery fund e noi l’abbiamo colta con successo. Questo metodo di lavoro lo utilizzeremo ancora in futuro per provare a intercettare più risorse possibili a beneficio delle nostre comunità. Grazie alla Città Metropolitana per aver consentito ai comuni di partecipare a questa grande occasione. Questa è la dimostrazione concreta come lo fu il bando periferie che stare dentro alla Città Metropolitana rappresenta una grande opportunità di sviluppo".
“Si tratta - spiega il sindaco di Firenze e sindaco della Metro Città Dario Nardella - di un riconoscimento straordinario della capacità progettuale e della efficienza della Città metropolitana, dei suoi Comuni, e del Comune capoluogo. Ringrazio per questo tutti i sindaci e gli uffici tecnici che hanno partecipato a redigere le candidature. Questi progetti rientrano nel più generale piano di finanziamenti dell’Unione Europea basati sui nuovi modelli di rigenerazione urbana”.
Entrando nel dettaglio degli interventi, il progetto "Home in Midsize Cities" comprende: EcoPark – rigenerazione urbana del fabbricato dismesso nel centro abitato di Ponte a Elsa (soggetto attuatore Comune di Empoli, costo intervento 5,4 milioni); intervento di riqualificazione della copertura del palazzetto comunale di Ponte a Elsa (Comune di Empoli, 250 mila euro); riqualificazione aree a verde e realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili nel centro abitato di Ponte a Elsa (Comune di Empoli, 300 mila euro); valorizzazione del complesso immobiliare 'ex Aeronautica', cinque immobili ex demanio, implementazione servizi pubblici e cohousing a Certaldo (Comune di Certaldo, 3.340 mila euro); riqualificazione di due immobili Erp per ventotto alloggi, manutenzione e sostituzione degli impianti in via Marx e via Trento a Certaldo (Publicasa, 700 mila euro); ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico di due immobili, alloggi Palazzo Comunale a Montaione (Comune di Montaione, 350 mila euro); domotizzazione per disabili edificio Erp via dei Mandorli a Montespertoli (Publicasa, 100 mila euro); rigenerazione urbana dell'ex complesso industriale Montecatini - realizzazione di otto appartamenti social housing e contestuale bonifica dell'area a Castelfiorentino (Comune di Castelfiorentino, 3 milioni); riqualificazione energetica alloggi Erp in via Fasolo in località Ponte a Elsa a Empoli (Publicasa, 800 mila euro); riqualificazione energetica di due edifici Erp in via Caduti di Cefalonia in località Ponte a Elsa a Empoli (Publicasa, 819 mila euro); recupero immobile dall'ex Palazzo Pretorio in piazza Vittorio Veneto con realizzazione funzioni legate alla residenza e ai servizi innovativi collegati (Comune di Fucecchio, 1,6 milioni); riqualificazione alloggi Publicasa, efficientamento ventuno alloggi Erp in piazza XX Settembre, via Soldaini e via Sbrilli a Fucecchio (Publicasa, 525 mila euro); riqualificazione nuovi alloggi centro storico, dieci alloggi di cui tre Ers a Fucecchio (Comune di Fucecchio, 500 mila euro); percorsi pedonali (Comune di Fucecchio, 280 mila euro); riqualificazione alloggi Erp via Da Vinci e via 26 Giugno a Cerreto Guidi (Publicasa, 250 mila euro); interventi di recupero e riqualificazione polo attrattivo polifunzionale a Cerreto Guidi (Comune di Cerreto Guidi, 400 mila euro); riqualificazione dell'area 'Tamburini' finalizzata alla realizzazione di alloggi sociali e a incrementare servizi e qualità dell'abitare dei residenti della zona al margine del centro storico a Vinci (Comune di Vinci, 2.250 mila euro); riqualificazione area ex Ceramiche Fanciullacci, realizzazione di una volumetria di circa 6 mila metri cubi da destinarsi prevalentemente a funzioni pubbliche, con una parte dedicata alla memoria di questo luogo simbolo della città e 4 mila metri quadrati a Montelupo Fiorentino (Comune di Montelupo Fiorentino, 3 milioni).
Alcuni progetti sono cofinanziati dai Comuni per un importo complessivo di 8.845.000 euro. In tutto quindi la proposta ammonta a 23.845.000 euro.
Anche Prato ottiene il finanziamento dei progetti Pinqua, 4 in tutto per un totale di 14 milioni e 850 mila euro, che puntano al miglioramento della qualità dell’abitare nei quartieri del Soccorso e del Macrolotto Zero/San Paolo, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alle risorse in più messe a disposizione dal Governo.
“Si tratta di un grande risultato che dimostra la vicinanza del Governo alle opere di riqualificazione urbana e agli enti locali - ha detto il sindaco Matteo Biffoni -. Ridiamo alle nostre città nuova linfa. Nuovi spazi per i più piccoli e riqualifichiamo quelli già esistenti”.
I progetti Pinqua prevedono infatti di consolidare e costruire due nuovi assi civici: il primo al quartiere del Soccorso lungo via Roma, che parte dall'assessorato al Sociale e si conclude al futuro parco urbano che verrà realizzato grazie all'interramento della Declassata; il secondo al quartiere di San Paolo, che consoliderà l'asse civico esistente che partirà dal futuro Distretto Socio Sanitario e si concluderà nel nuovo centro civico.
Soddisfatto per il risultato anche l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis: “È una grandissima soddisfazione veder finanziato il progetto di riqualificazione Pinqua che va ad inserirsi nelle politiche più generali applicate al quartiere del Soccorso, su cui da anni questa Amministrazione lavora per sviluppare progetti di miglioramento della qualità ambientale e dell'abitare con un'attenzione significativa e con un ruolo determinante da parte delle associazioni e dei cittadini”.
Nel dettaglio sono due le tipologie di interventi del PINQUA: riqualificazione di edifici esistenti da dedicare ad edilizia residenziale pubblica, in cui coniugare il miglioramento della qualità architettonica e delle prestazioni energetiche; rivitalizzazione degli spazi pubblici creando un nuovo sistema di attrattori urbani capaci di mettere in relazione i vari ambiti tra loro e con il contesto cittadino, in cui accogliere funzioni diversificate, come co-working, centro civico, sedi di associazioni, necessarie allo sviluppo delle strategie di riqualificazione urbana ipotizzate.
Ecco i numeri del progetto: 17 nuovi alloggi residenziali pubblici, 8 nuovi alloggi residenziali convenzionati, 5500 mq di nuovi spazi a servizio di associazioni e terzo settore, e nuovi servizi pubblici, 650 mq di nuovi spazi commerciali e di ristorazione.
Il PINQUA si inquadra nella riflessione sviluppata sia per la costruzione dello strumento del Piano Operativo che del progetto PIU e contiene un insieme organico di interventi e misure, in forte sinergia tra loro, che rispondono alle strategie adottate per far fronte ai bisogni che caratterizzano l’ambito urbano prescelto.
Inoltre nell’area degradata interessata da un incendio nel 2015 tra via Roma e la Declassata si è riconosciuta una caratteristica unica per la realizzazione di nuove funzioni sociali e pubbliche (servizi per centro anziani, coworking, Housing sociale); ciò è dovuto principalmente alla sua ubicazione immediatamente contigua al parco lineare del Soccorso che verrà realizzato a seguito dell’interramento della Declassata e suo naturale proseguimento su via Roma.
Verrà realizzato anche un nuovo centro civico nella zona di “S. Paolo-Macrolotto Zero” adatto anche ad ospitare il nuovo archivio comunale.
Riguardo all’obiettivo di incrementare le dotazioni di edilizia residenziale pubblica e sociale e contestualmente riqualificare complessi immobiliari abbandonati ed in disuso sui quali sono rilevabili evidenti processi di degrado anche ambientale, verranno recuperati ai fini abitativi, di servizio e associazioni del terzo settore: un edificio attualmente non utilizzato tra via Roma e via Siena, un edificio attualmente non utilizzato in via Zarini, di proprietà del Comune di Prato, e un complesso inutilizzato in Via del Purgatorio di proprietà del Comune di Prato.
Ad Arezzo è forte la soddisfazione del sindaco Alessandro Ghinelli e della Giunta: “Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, è un grande messaggio che questa amministrazione manda alla città: riqualificazione, valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, attenzione ai servizi essenziali. In coerenza con le linee di mandato e altri progetti in serbo. È dunque con soddisfazione che apprendo che Arezzo è destinataria di 6,4 milioni di euro da investire nelle aree che abbiamo individuato, Tortaia e piazza Amintore Fanfani.
Al termine dello scorso anno abbiamo potuto fruire di tempi molto contenuti per partecipare al bando interministeriale ma il nostro sforzo è stato premiato perché si è concretizzato in una progettualità seria, adeguata, credibile, realizzabile. Ci ha spronato il desiderio di raggiungere gli obiettivi prefissati e l’attenzione che riserviamo al centro come alla periferia, secondo un disegno organico che ha come punto di riferimento la qualità dei luoghi dove quotidianamente si svolge la vita dei nostri concittadini”.
Così il sindaco Alessandro Ghinelli annuncia con soddisfazione, accompagnato dalla Giunta, il risultato ottenuto dal Comune di Arezzo nell’ambito del cosiddetto “Pinqua”, a cui fa da corrispettivo il relativo finanziamento. Focus innanzitutto su Tortaia, con la manutenzione e la ristrutturazione delle palazzine di edilizia residenziale pubblica e la rivisitazione dello spazio urbano. Il motivo per cui Tortaia è stata inserita nel programma, lo spiega l’assessore Monica Manneschi: “la zona costituisce uno degli assi principali del patrimonio di edilizia residenziale pubblica ma, a differenza di altri quartieri, vi insiste un complesso immobiliare completamente di proprietà comunale mentre altrove, edifici similari lo sono soltanto in parte.
Dunque, Tortaia ci consente di intervenire su un immobile al 100 per 100 pubblico. La riqualificazione ha sempre un duplice positivo risultato: le novità urbanistiche comportano una rafforzata coesione sociale, aspetto che a Tortaia abbiamo tenuto in debito conto”.
“Parliamo – ha chiarito il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi – di 58 alloggi in un fondo chiuso, senza sbocco stradale, con una’area verde in stato di abbandono. Faremo tutto quello che necessita, dall’illuminazione al miglioramento energetico, dalle opere strutturali al collegamento con le altre aree verdi e pedonali della zona”.
Il secondo focus riguarda la ex Cadorna. L’assessore Francesca Lucherini: “anche in questo caso la parola d’ordine è riqualificare. Nello specifico, una porzione strategica della città dove procederemo alla ristrutturazione di un edificio per metterlo poi a disposizione di un ente e di un servizio pubblico come il centro per l’impiego. L’altra idea guida sarà rendere la piazza un luogo d’incontro, pedonale, con un volto nuovo e moderno e non più solo di parcheggio, per quanto venga mantenuto un numero congruo di posti per residenti e non. Lo spazio urbano tornerà a essere motore di socialità. Ringrazio tutti gli uffici coinvolti nei vari assessorati per la loro efficienza che ci ha consentito di partecipare al bando nonostante tempi così ristretti”.
“I lavori alla ex Cadorna – ha proseguito l’assessore Alessandro Casi – coinvolgeranno la palazzina ‘comando’, a sinistra rispetto all’ingresso del parcheggio da via Porta Buia. Le opere sono concepite per garantire ‘permeabilità’ pedonale tra piazza Amintore Fanfani e piazza della Misericordia e manterranno il profilo architettonico esistente. Il nuovo edificio sarà su tre piani per una superficie utile di 1.450 metri quadrati. Anche l’area verde adiacente verrà sistemata”.
Ottenuti anche dal Comune di Pisa 45 milioni di euro per i progetti candidati al bando ministeriale PinQua: sono infatti state ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili tutte e tre le proposte progettuali presentate dall’Amministrazione Comunale che riguardano tre aree della città, Gagno, via Rindi-via Piave e Pisanova. Nella graduatoria dei 271 progetti finanziati dal Ministero quello sul quartiere di Pisanova-Cisanello ha permesso a Pisa di piazzarsi al primo posto fra i capoluoghi toscani.
«Sono molto soddisfatto del risultato che la nostra Amministrazione Comunale ha ottenuto - spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – vedendosi riconosciute dall’Alta Commissione, istituita presso il MIMS per esaminare le oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane, la bontà delle nostre proposte progettuali che sono state finanziate per intero negli importi richiesti. Un risultato frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnati gli assessori Dringoli, Latrofa e Gambaccini, gli uffici comunali, A.p.e.s.
e soggetti esterni all’Amministrazione (Avalon srl, RadicalPlan, EconversoStudio), che hanno partecipato attivamente alla progettazione. Un grande risultato per la città di Pisa: partiranno molti cantieri a Gagno, Pisanova e via Rindi-via Piave per eseguire lavori che contribuiranno senz’altro ad assicurare una migliore qualità della vita agli abitanti dei quartieri. Si tratta di importanti riqualificazioni sul patrimonio immobiliare, grandi interventi sul verde pubblico, sulle case popolari, sugli spazi a comune: opere decisive per comporre quella visione unitaria di sviluppo della città che abbiamo in mente.
Uno sviluppo che rimette al centro i quartieri, con interventi di rigenerazione urbana che proiettano Pisa nel futuro, come città green, moderna e con una migliore qualità della vita. Una visione di città che è stata premiata con l’ottenimento di questo finanziamento, così come è stata premiata la programmazione e la capacità di trasformare in atti concreti i progetti della nostra Amministrazione che riesce a drenare risorse dall’esterno per cambiare in meglio la città, a partire dalle aree più periferiche».
Ai 45 milioni ottenuti dal Ministero si aggiungerà una compartecipazione del Comune di Pisa con somme cospicue, per arrivare a un importo complessivo di 62 milioni di euro.
I dettagli inerenti le modalità del finanziamento e le relative tempistiche di avvio e termine degli interventi finanziati saranno specificati nella Convenzione o Accordo di Programma che dovrà essere stipulato dall’ente con il MIMS. L’inizio dei lavori dovrebbe avvenire indicativamente entro novembre 2022. Per presentare le domande il Comune di Pisa si è avvalso di protocolli d’intesa con la Società della Salute e della collaborazione di Apes, l’azienda pisana per l’edilizia sociale.