Il centro sociale di via del Leone in San Frediano nei giorni giorni è stato oggetto di due interventi congiunti di vigili del fuoco e forze dell'ordine, in funzione di un controllo sulla stabilità della struttura. I Vigili del Fuoco hanno infatti effettuato dei controlli sull'edificio, senza che ci fosse stato il minimo preavviso. Si parla di un'ordinanza dell'allora Sindaco Renzi, di dieci anni fa, che avrebbe scatenato un allarme sicurezza.
"Perché il Comune di Firenze non ha tentato -intervengono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, e Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani di Sinistra Progetto Comune Quartiere 1- di individuare soluzioni capaci di individuare ogni eventuale criticità senza dispiegare le forze dell'ordine? Chi ha deciso di agire in questi tempi e con queste modalità? Ma soprattutto, l'esito dei controlli dei Vigili del Fuoco sarà comunicato anche alle e agli occupanti? O si preferirà la retorica della legalità astratta?
Di sgomberi in città ne abbiamo visti molti, anche in questa consiliatura. In quella zona ci sono tante case popolari che avrebbero bisogno di investimenti. Facciamo di questa vicenda un'occasione per un piano straordinario di investimenti sul patrimonio edilizio del Comune?
Diamo solidarietà a chi ha vissuto momenti di paura tra ieri e oggi. Eravamo presenti e lo saremo, perché vogliamo mettere in discussione l'assenza di rapporti tra società e sistema istituzionale. Senza strumentalizzazioni e nel rispetto dell'autonomia di ogni movimento, ma sapendo di quanto via del Leone sia un riferimento per tutta la cittadinanza".
"Non è normale che durante un controllo delle forze dell'ordine insieme ai vigili del fuoco presso l'immobile occupato in Via del Leone, gli occupanti abusivi oppongano resistenza" dichiarano il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e il Commissario comunale Lega Federico Bonriposi "Saremo curiosi, in tal senso, di conoscere la posizione dell'amministrazione. In questa città comanda l'illegalità e l'abusivismo o la Legge e chi la rappresenta difendendone regole e principi? Inutile dirsi contro le occupazioni e l'illegalità se poi consentiamo a queste zone d'ombra di persistere".
"La legge già oggi fornisce ampi poteri poteri al Sindaco per procedere allo sgombero, ci auguriamo che vengano applicati senza attese, come successo all'hotel Astor. Firenze non vuole diventare davanti all'Italia un esempio quotidiano di illegalità ignorata con tanta superficialità."
Il Comitato provinciale di Firenze del Partito Marxista-Leninista Italiano esprime la propria solidarietà: "Che il sopralluogo nasconda una prova di forza per un eventuale sgombero è un aspetto secondario: la cosa certa è che nella città del Giglio, in mano ai palazzinari, alla speculazione edilizia, al caro affitti e con le case popolari che cadono a pezzi, la giunta Nardella non trova null'altro di utile da fare che entrare per ben due volte in un centro sociale autogestito, perno popolare del quartiere in cui si trova, peraltro a poca distanza temporale dalle iniziative che chiedevano la chiusura della sede neofascista di Casapound di via de' Vanni.
In ogni caso bene fanno i ragazzi e le ragazze del Leone a tenere alta la vigilanza ed coinvolgere la popolazione per fare quadrato a questo presidio democratico e popolare; l'assemblea del 30, molto partecipata, è un buon segnale in questo senso. Che Nardella sgomberi Casapound e Casaggì, e non torca un capello né al Leone, né agli altri presidi autogestiti del territorio".