Firenze, 21 agosto 2018– La vendemmia 2018 inizierà tra qualche giorno, a fine mese, e nelle vigne l’alternanza di caldo e di piogge delle ultime settimane fa sì che l’uva sulle viti sia di ottima qualità. Il Consorzio Vino Chianti stima intanto che la produzione 2018 si attesterà sugli 800 mila ettolitri di vino chianti, una quantità leggermente inferiore alla media della produzione che si aggira intorno agli 830/850 mila ettolitri. Niente a che vedere insomma con la forte diminuzione dello scorso anno quando si stimava una perdita di circa il 40% rispetto alle annate “ordinarie”.
A pesare lo scorso anno sulla quantità di uva erano state la siccità, le gelate primaverili e i danni fatti dagli ungulati: “l’effetto delle calamità 2017 si fanno in alcuni casi ancora sentire – spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi - la flessione di quest’anno è in parte legata anche alla peronospora (una malattia della vite causata da un fungo che viene a causa di abbondanti piogge) che ha colpito le viti nel mese di maggio, seccando il piccolo grappolo appena nato, che si è diffusa a macchia di leopardo, ma senz’altro ci aspettiamo una ottima produzione in termini qualitativi grazie anche alle ultime piogge che hanno permesso alle viti di allentare la morsa del caldo”.
Sono circa 11,5 milioni di euro le risorse destinate di recente dalla giunta regionale per la promozione del vino toscano sui mercati internazionali per la campagna vitivinicola 2018/2019 a sostegno dell'export dei vini nei paesi extra-Ue, nell'ambito dei fondi europei della cd. "Ocm Vino" (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo).
"L'export vitivinicolo – ha detto Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – rappresenta un elemento centrale del comparto agricolo regionale. Dei 2 milioni e 800 ettolitri di vino prodotti mediamente nella nostra regione il 70% è venduto oltre confine per un valore di circa 900 milioni di euro. Il 50% del vino toscano esportato è destinato ai paesi fuori UE per i quali questo intervento è finalizzato attivando, a fronte di uno stanziamento di 11.5 milioni di euro, investimenti per circa 24 milioni di euro, per interventi di sostegno all’export che diventa un elemento cruciale per poter garantire competitività e sviluppo del settore”.
Alla misura possono accedere una pluralità di soggetti: organizzazioni professionali che si occupano anche di promozione dei prodotti agricoli, organizzazioni di produttori di vino, associazioni di organizzazioni di produttori di vino, organizzazioni interprofessionali, consorzi di tutela, produttori di vino, cioè le imprese, singole o associate (in regola con la presentazione delle dichiarazioni vitivinicole nell'ultimo triennio, che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati e/o che commercializzano vino di propria produzione o di imprese ad esse associate o controllate), i soggetti pubblici (escluse le amministrazioni governative centrali, Regioni, Province Autonome e Comuni) con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli, associazioni temporanee di impresa e di scopo, consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra le organizzazioni professionali, i consorzi di tutela, e le reti di impresa composte da produttori di vino. Il contributo massimo attribuibile a ciascun singolo progetto è pari al 50% delle spese sostenute per realizzarlo e comunque non può essere inferiore a 100 mila euro, qualora il progetto sia destinato ad un solo Paese terzo o mercato del Paese terzo, ed a 50 mila euro per Paese terzo o per mercato del Paese terzo, qualora il progetto sia destinato a due o più Paesi terzi o a due o più mercati di Paesi terzi.
“Entro la fine di Agosto la Regione dovrebbe divulgare l’Avviso con le disposizioni attuative per la presentazione dei progetti – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - con le modalità procedurali per la presentazione delle domande di sostegno, l'individuazione dei soggetti proponenti ed i requisiti che devono possedere nonché tutte le disposizioni necessarie ai fini non solo della presentazione dei progetti ma anche della loro realizzazione. Le aziende agricole interessate possono rivolgersi agli uffici di Coldiretti presenti sul territorio – conclude - per predisporre la partecipazione a questo intervento di promozione”.