Firenze – La sospensione delle restrizioni alla circolazione dei veicoli diesel nella Ztl fiorentina deve essere prorogata, d’intesa con il ministero, fino al termine della pandemia per non colpire ulteriormente le categorie economiche. È questo l’impegno che il Consiglio regionale chiede al presidente e alla giunta con una mozione approvata all’unanimità.
La Regione ha sottoscritto un accordo con il ministero dell’Ambiente che prevede l’adozione di una serie di misure nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti. Sulla base dell’accordo attuativo, siglato tra Regione e comune di Firenze, dal 31 marzo sarà vietato l’accesso e il transito alle auto e ai veicoli merci nelle classi diesel Euro 3 ed Euro 4 nell’area della Zona a traffico limitato (Ztl) e nell’area dei viali di circonvallazione tra viale Amendola-Giovane Italia e piazza della Libertà.
“Siamo consapevoli che il nostro parco auto è troppo vecchio e deve essere sostituito – ha osservato Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato la mozione – Molti veicoli interessati appartengono ad attività economiche. Non è opportuno in un momento difficile come questo costringerle a spese per cambiare l’auto”.
“Prorogare è giusto, ma l’azione deve essere completata da un nuovo piano regionale per la qualità dell’aria ed un nuovo piano comunale per la mobilità – ha osservato Giovanni Galli (Lega) – Le emissioni di pm10 nelle auto sono dovute in massima parte dall’usura dei freni, delle gomme e dell’asfalto”.
“L’accordo vale 5milioni di euro complessivi per investimenti – ha ricordato Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) – La proroga non è un ‘non fare’, ma tiene solo conto della situazione attuale. Per questo ho chiesto di aggiungere nella parte dispositiva che saranno poste in essere tutte le iniziative per la salvaguardia dei contributi“.
“Il forte inquinamento nasce anche dal pessimo stato delle nostre infrastrutture – ha rilevato Alessandro Capecchi (FdI) – La Regione deve fare il massimo sforzo in questo senso”.