Firenze- Ampia presenza ieri sera alla manifestazione che si è tenuta in piazza, a Figline Valdarno, per difendere i servizi dell'ospedale Serristori, che negli ultimi mesi hanno subito numerosi tagli.
A seguito della FASE 2 della pandemia in tutti i territori si stanno riorganizzando e riattivando i vari servizi di cui si era programmata l’evoluzione o la riorganizzazione in epoca pre-Covid. L’AUSL Toscana Centro alla vigilia della protesta aveva annunciato che attiverà la Struttura Semplice di Pronto Soccorso dell’Ospedale, conferendo ad un dirigente la responsabilità organizzativa del coordinamento della SOS del Pronto Soccorso, assegnandogli uno specifico organico per l’apertura H 24 del pronto Soccorso stesso. Da tempo era programmata tale evoluzione organizzativa del Pronto Soccorso di Figline, in coincidenza con l’apertura del Nuovo DEA dell’Ospedale SMA, in quanto i due Pronti Soccorsi dei 2 Ospedali sono necessariamente integrati sul piano funzionale e organizzativo, cosi come lo sono anche tutte le altre attività specialistiche, mediche e chirurgiche, nel segno della migliore appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutico - assistenziale dei cittadini residenti nelle aree di riferimento dei due Ospedali. L’emergenza pandemica ha imposto un diverso e temporaneo utilizzo di entrambi gli Ospedali e dei rispettivi Pronto Soccorso che hanno dovuto temporaneamente affrontare l’emergenza in maniera coesa e complementare.
"E' stato un momento importante -commenta Roberto Renzi, esponente Azzurro presente lui alla manifestazione- tutta la comunità valdarnese, senza distinzione di colori, si è stretta attorno all'ospedale, per salvaguardare i suoi fondamentali servizi".
"La presenza -precisa il Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia, Giampaolo Giannelli, presente al presidio in piazza- oltre ai comitati, ai medici, infermieri, oss, osa, semplici cittadini, di molti esponenti politici ed istituzionali di tutte le forze politiche, inclusi i Sindaci PD della zona è stato il simbolo di quello che sta facendo ora, ovunque, la Regione Toscana a livello sanitario: scelte sbagliate che si ripercuotono negativamente sulle intere comunità territoriali. e che vanno combattute e contrastate.Non bastano le promesse - conclude Giannelli - fatte ieri dalla Regione,. (guarda caso proprio nel giorno di effettuazione della manifestazione) sulla ripresa a pieno regime, da fine luglio, del servizio di pronto soccorso, dimezzato da mesi, così come tanti, troppi servizi, molti dei quali sono stati cancellati".