L'invito alla vaccinazione è stato lanciato in Toscana da parte dell'Assessore Stefania Saccardi, successivamente la vicepresidente regionale è intervenuta anche per dettare i tempi con un appello rivolto alle macro aree locali: 20 giorni di attesa dalla richiesta alla consegna del prodotto, non un giorno di più.A detta di molti operatori tra medici e farmacisti per annullare gli effetti di una buona campagna informativa su vasta scala bastano pochi secondi: quanto avvenuto lo scorso anno per le "Morti sospette" e successiva sospensione delle vaccinazioni rappresenta a pieno questa casistica.Nonostante le notizie siano positive nel 2015 in merito alla copertura ed alla reperibilità dei vaccini per l'ondata influenzale attesa nei prossimi mesi, lo scetticismo se non addirittura il categorico rifiuto alla prevenzione mediante puntura sembra avere la meglio.
L'Assessore Sara Funaro rilancia da Palazzo Vecchio l'appello regionale e si rivolge alle famiglie: "Vaccinarsi è un'azione di prevenzione che deve essere fatta, nei tempi più rapidi possibili. Penso sia un momento particolare, basta una notizia a far nascere timori. Storicamente le vaccinazioni ci sono sempre state, le influenze stagionali possono portare a conseguenze gravi soprattutto sugli individui più fragili. Presso i presidi sanitari, le farmacie gli ambulatori ed il proprio medico di famiglia ci sono i soggetti ideali con i quali consultarsi".Nove da Firenze ha chiesto aiuto ad Andrea Carmagnini, presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Firenze, per interpretare professionalmente la situazione.Quale la situazione a Firenze? "I nuovi vaccini sono stati accettati la settimana scorsa ed entro la giornata di domani, martedì 13 ottobre, saranno disponibili in farmacia. Dei tre ceppi di cui è composto il vaccino, due sono variati rispetto al 2014 e quando ne cambiano 2 su 3 allora si può parlare di vaccino veramente nuovo pertanto non esiste una copertura immunitaria precedente.
Sono già in distribuzione i due tipi di vaccinazione semplice ed adiuvata da parte di alcune ditte, i grossisti sull'area fiorentina sono molto attivi quindi non dovrebbero esserci problemi. Le consegne per l'Asl riguardano i vaccini destinati a chi ne ha diritto gratuitamente".Come nasce un vaccino? "Si tratta di un aumento della copertura delle difese. I ceppi di influenza sono diversi, l'anno scorso erano tre, tutti di origine statunitense: California, Texas e Massachusetts.
La forma virale via via che si trasforma in ceppo dà origine al vaccino. Nel 2015 ci sarà una copertura immunitaria nuova. I tempi tecnici di preparazione del vaccino partono prima dell'estate, può capitare che una influenza tardiva che si presenta in primavera faccia parte di un ceppo non previsto. Non ci sono soluzioni a questo, ma si è ingenerata così l'idea nei cittadini che il vaccino non garantisca una copertura totale, in realtà riduce fortemente il rischio di contrarre l'influenza o ne attenua i sintomi.
Conta molto la capacità gestionale: la Toscana in questo è ad alto livello, ma soprattutto nella somministrazione gratuita possono presentarsi difficoltà logistiche che scoraggiano il cittadino".Chi non si vaccina va poi in farmacia a chiedere alternative? "Chiariamo: il vaccino o viene fatto oppure no, sia questo gratuito o a pagamento. Non esistono alternative. In stagione piena soprattutto, ad esempio a dicembre quando non ha più senso vaccinarsi e la patologia è già scoppiata.
Per Natale è un classico che al farmacista venga chiesto un aiuto con farmaci antinfluenzali, ma non sostituiscono la vaccinazione. Si tratta di una forma virale e non batterica, quindi non può essere contrastata con gli antibiotici".Sui Social Network esistono varie ipotesi in merito alla bontà dei vaccini. "Il farmacista è ancora un punto di riferimento, un front office che ha grande credibilità presso i cittadini; una farmacia aperta la trovi sempre, anche di notte a differenza di altri soggetti.
Informazioni corrette sono sempre disponibili, certo i colleghi non possono dare rassicurazioni in merito all'assenza di effetti collaterali o dire che non interverranno complicanze. Mettiamola così.. la vaccinazione è più consigliabile che non sconsigliata, fondamentalmente per le persone a rischio. Il medico di famiglia ha più del farmacista una anamnesi del suo paziente e può valutare con maggiori elementi la situazione".Il ritorno delle malattie debellate ci trova più deboli? "Era sparito persino il morbillo..
ma sono dovute a focolai che nel mondo ritornano, non in modo allarmante. Certo, alcune vaccinazioni ritenute superflue potrebbero essere riprese in considerazione, ma la valutazione spetta al Ministero su scala nazionale. In Toscana, regione di grande movimento e di migrazione, le comunità senegalesi, iraniane, turche.. possono rappresentare un rischio teorico, ma di pratico non c'è nulla. La globalizzazione è una ricchezza che porta anche questi fenomeni".Un mini Vademecum? "Premettiamo che la categoria dei farmacisti è informata e può dare le giuste indicazioni anche se negli ultimi anni l'acquisto del vaccino in farmacia si è ridotto notevolmente e questo significa che in tanti si sono rivolti direttamente alla Asl o al proprio medico. Il vaccino nuovo, a pagamento, sarà disponibile in farmacia già nelle prossime ore.
E' nuovo e non valgono le coperture del 2014. La Asl credo abbia tempi un po' più lunghi perché il vaccino per le fasce a rischio arriva dopo un paio di settimane dalla richiesta. Importante, per chi vuole vaccinarsi, è farlo entro la fine di ottobre, massimo ad inizio novembre, meglio non andare oltre perché le prime ondate saranno già arrivate".