Firenze – Era il 27 dicembre 2020, il così detto “vaccine day”, la data che ha segnato il via ufficiale alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in tutta Europa. Una giornata memorabile, per l’avvio della campagna vaccinale più importante della storia.
La campagna straordinaria iniziò anche nell’Azienda Usl Toscana centro con le prime dosi vaccinali destinate agli operatori sanitari e dall’11 febbraio con le vaccinazioni a tutta la popolazione attraverso una imponente organizzazione governata dalla regione Toscana. Al 27 dicembre scorso erano oltre 3.912.507 le somministrazioni nella ASL Toscana centro.
Impegnati nella campagna vaccinale innumerevoli operatori sanitari: medici del Dipartimento di Prevenzione e del Dipartimento Rete Sanitaria Territoriale, Assistenti Sanitari, personale infermieristico, personale sanitario appositamente reclutato dal Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta Associazioni di Volontariato, personale volontario ad altro titolo, Tecnici della Prevenzione, personale amministrativo.
Oltre 2.700.000 sono le somministrazioni effettuate negli HUB vaccinali appositamente creati per la straordinarietà della massiccia campagna vaccinale.
Il Mandela Forum è stato attivo dal 11/2/21 al 31/3/22 ed in quasi 13 mesi di attività sono state effettuate oltre 820.000 vaccinazioni; più di 320.000 al Pegaso 2 di Prato e circa 260.000 al SeSa di Empoli, solo per ricordare le realtà più produttive.
Nel biennio le strutture coinvolte sono state 31 oltre ad un mezzo mobile (camper vaccinazioni) che ha operato in contesti di varia tipologia, dalle scuole alle piazze.
“Sono numeri notevoli ottenuti grazie all’impegno e al lavoro degli operatori sanitari e alla responsabilità dei cittadini ai quali ricordiamo che per rafforzare la protezione occorre effettuare le dosi di richiamo e per questo motivo la campagna di prevenzione proseguirà in tutti i territori ricompresi nella nostra Azienda Sanitaria”- ha commentato il direttore sanitario, dottor Emanuele Gori.
Con il 31/12/22 si può ritenere conclusa la campagna straordinaria di vaccinazioni COVID, che passerà ad una fase di stabilizzazione di routine contraddistinta da continuità di offerta vaccinale garantita da strutture già dedicate ad attività vaccinale generale.
Da gennaio 2023 sarà possibile effettuare vaccinazioni contro il COVID negli studi dei Medici di Famiglia, presso l’edificio 29 di San Salvi a Firenze, la sede del Dipartimento di Prevenzione via Lavarone 2/3 Prato, la sede di via dei Cappuccini 79 a Empoli e presso il presidio "Ceppo" a Pistoia.
Dal 31 gennaio si conclude l’attività vaccinale anti Covid presso l’Hub Pegaso 2. Il Centro è stato aperto a febbraio 2021 per le vaccinazioni di adulti e bambini. Ad oggi sono oltre 320.000 le dosi di vaccino effettuate.
Con la fine di quest’anno terminano le norme relative allo stato di emergenza sanitaria per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19. L’offerta vaccinale, in linea con la richiesta attuale, prosegue negli ambulatori dell’Unità funzionale di Igiene Pubblica - Dipartimento della Prevenzione in via Lavarone 3/5 a Prato.
L’ambulatorio sarà aperto dal 9 gennaio 2023 il lunedì dalle 13.30 alle 17.30 ed effettuerà fino a 90 vaccinazioni. E’ necessaria la prenotazione sul portale regionale prenotavaccino.sanita.toscana.it
“Desidero ringraziare tutti gli operatori – ha detto Lorena Paganelli direttore zona distretto e SDS area Pratese -.Hanno svolto con impegno e dedizione questa importante attività, sia i medici di medicina generale, le Associazioni del terzo settore e tutti i dipendenti dell’azienda coinvolti.”
"I moltissimi casi di cittadini cinesi trovati positivi al Covid a Malpensa, impongono un intervento, soprattutto nelle zone come Prato dove la concentrazione è molto alta. Per ciò, occorre uno screening immediato dei cittadini cinesi che sono rientrati in Italia, non solo in questi giorni e a Malpensa ma anche nei giorni precedenti e nei giorni a seguire". È la proposta di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, che poi chiama in causa la Regione: "Solleciterò un intervento rapido da parte della Regione, dell'assessorato alla sanità e di tutte le autorità preposte alla salute pubblica".
"Quasi tre anni fa, Forza Italia in Toscana – ricorda – fu la prima a chiedere misure di screening e di prevenzione immediata per la comunità cinese, con l'assenso anche di alcuni componenti che chiedeva tutela per sé stessi e per tutti gli altri componenti, e io stessa feci interrogazioni in Parlamento, ma la Regione parlò di 'razzismo'. Non ripetiamo oggi che il covid è stato faticosamente superato gli stessi errori di allora".