Gentilissimo Avvocato Visciola,
da oltre 30 anni sto svolgendo un'attività di coltivazione iniziata da mio padre e da me proseguita senza sosta su un terreno di proprietà altrui. Vorrei regolarizzare la situazione, ma il proprietario formale del terreno non vuole riconoscermi la titolarità sullo stesso. Posso procedere con usucapione per diventare proprietario del terreno?
Gentilissimo,
laddove si voglia agire per dimostrare l'avvenuta usucapione del terreno non è sufficiente poterne dimostrare la coltivazione diretta per oltre un ventennio (il c.d. corpus, ovvero la disponibilità del bene), dal momento che occorre altresì dimostrare l'esercizio dell'attività con l'intento di possedere quale proprietario (il c.d. animus possidendi).
Spetta a colui che chiede l'accertamento dell'avvenuta usucapione dimostrare di aver esercitato sul bene un potere di fatto che si è estrinsecato in un'attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà.
Non basta quindi dimostrare di aver coltivato il terreno da oltre 20 anni, perché tale attività potrebbe esser compatibile anche con altre situazioni - quali, ad esempio, la mera tolleranza da parte del proprietario - ma occorre poter dimostrare di aver agito con l'intento di escludere i terzi dal godimento del bene, che è la tipica espressione del diritto di proprietà.
Andrebbe valutato quindi se vi siano state azioni (es: apposizione di recinzione) tali da poter essere interpretate quali prova dell'animus possidendi, senza il quale non può aversi alcuna usucapione.
Cordialmente,