Un workshop sull’urbanistica di genere organizzato dagli assessorati all’Urbanistica e alle Pari opportunità del Comune di Firenze con l’associazione Sex & the City e Murate Art District per presentare l’Atlante di genere realizzato da Azzurra Muzzonigro e Florencia Andreola. E’ quello in programma oggi giovedì 14 luglio alle 17.30 alle Murate con la partecipazione delle assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re e alle Pari opportunità Benedetta Albanese, del direttore artistico di MAD Valentina Gensini e delle autrici dell’Atlante. Presenti progettiste e progettisti architetti, Fondazione e Ordine degli Architetti e associazioni. I cittadini sono invitati a partecipare.
“Si tratta del primo workshop dedicato al tema - ha detto l’assessore Del Re -, al quale seguiranno altri con l’obiettivo di proseguire il percorso avviato nei mesi scorsi all’interno del percorso di partecipazione ‘Firenze Prossima’ con la campagna di ascolto, il lavoro nelle scuole creative, il dibattito per l’Eredità delle donne e il decalogo di azioni, ma anche con l’obiettivo di accompagnare la discussione in vista del nuovo Piano operativo. I workshop saranno aperti alla rete delle associazioni delle donne, ai progettisti della città e alle commissioni Urbanistica e Pari opportunità del Comune di Firenze per dar modo a tutti questi soggetti di contribuire alla costruzione di una visione di città inclusiva, ai fini della redazione del prossimi strumenti urbanistici. Un’iniziativa che attua così anche un atto di indirizzo della commissione urbanistica e del Consiglio comunale”.
“Una città inclusiva, pensata in ottica di genere, attenta alle esigenze delle donne è l'obiettivo che vogliamo realizzare dialogando con la città, la cittadinanza e con le associazioni che si curano di pari opportunità. Un lavoro che mira a colmare le differenze attraverso l’individuazione di servizi a tutto tondo e cambiare la prospettiva con cui si vive la città rispondendo ai bisogni delle cittadine - ha aggiunto l’assessore a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese - E’ quindi una lettura di genere della realtà cittadina che proseguirà, una fotografia dinamica che attraverso la rete dell’Informadonna e delle associazioni ci consente di portare avanti quel confronto già attivo che negli anni ci ha consentito di alzare il livello di attenzione e l’accuratezza e la qualità dei servizi”.