EMPOLESE VALDELSA – Si è svolta ieri sera, martedì 23 luglio, la prima seduta del Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa. All’interno della sala consiliare del palazzo municipale di Empoli erano presenti tutti i membri fra i quali le fasce tricolore del Circondario, quindi tutti gli 11 sindaci che fanno parte di diritto dell’assemblea: il presidente della giunta dell’Unione dei Comuni Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino, quindi gli altri primi cittadini Alessandro Giunti per Capraia e Limite, Simona Rossetti per Cerreto Guidi, Giacomo Cucini per Certaldo, Brenda Barnini per Empoli, Alessio Spinelli per Fucecchio, Paolo Campinoti per Gambassi Terme, Paolo Pomponi per Montaione, Paolo Masetti per Montelupo, Alessio Mugnaini per Montespertoli, Giuseppe Torchia per Vinci. All’ordine del giorno anche la comunicazione delle deleghe già assegnate ai sindaci in seno alla Giunta dell’Unione, tutte confermate.
È stato quindi eletto il nuovo presidente del Consiglio dell’Unione, che succede a Francesca Villani, non più consigliere comunale. Il nuovo presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa, alla guida dell’assemblea, è Niccolò Macallé, consigliere comunale di Montespertoli. Macallé, 32 anni, consigliere comunale di opposizione dal 2009, già presidente del consiglio comunale di Montespertoli tra il 2014 e il 2016, è alla terza consiliatura in seno al Consiglio prima del Circondario e poi dell’Unione, è anche l’unico consigliere che ha già esperienza nell’assemblea visto che tutti gli altri sono alla prima nomina.
Si tratta della prima volta che la carica di presidente del consiglio dell’Unione dei Comuni e prima ancora del Circondario Empolese Valdelsa viene affidata a un rappresentante dell’opposizione. L’investitura per Macallè è arrivata alla 3^ votazione e grazie a 30 consensi, 15 voti sono andati a Eliseo Palazzo di Certaldo.
Alla prima seduta erano presenti le fasce tricolore del Circondario, tutti gli 11 sindaci infatti fanno parte di diritto dell’assemblea: Alessandro Giunti per Capraia e Limite, Alessio Falorni per Castelfiorentino, Simona Rossetti per Cerreto Guidi, Giacomo Cucini per Certaldo, Brenda Barnini per Empoli, Alessio Spinelli per Fucecchio, Paolo Campinoti per Gambassi Terme, Paolo Pomponi per Montaione, Paolo Masetti per Montelupo, Alessio Mugnaini per Montespertoli, Giuseppe Torchia per Vinci. Nel corso della seduta è avvenuta anche la designazione dei gruppi con i rispettivi capigruppo. Di seguito, le formazioni che si sono costituite in consiglio e i rappresentanti, saranno 49, sindaci compresi:
- Partito Democratico: capogruppo Francesco Marzocchini (Vinci), Irene Bandini (Capraia e Limite), Silvia Callaioli e Daniele Di Lucia (Castelfiorentino), Daniele Pecorini e Vania Santini (Cerreto Guidi), Elia Bracali e Cristina Scardigli (Certaldo); Rossano Ramazzotti e Maria Cira D’Antuono (Empoli), Francesco Bonfantoni e Antonella Gorgerino (Fucecchio); Paolo Senesi (Gambassi Terme), Emilia Baccellini (Montaione); Deanna Giachi e Daniele Bertelli (Montelupo); Jessica Ghizzani e Rosetta Cavallaro (Montespertoli); Giulio Vezzosi (Vinci).
- Movimento 5 Stelle: capogruppo Fabrizio Macchi (Castelfiorentino);
- Empoli-Fabricacomune: capogruppo Beatrice Cioni (Empoli);
- Forza Italia: capogruppo Giuseppe Romano (Montaione), Sabrina Ramello (Fucecchio);
- Lega Salvini Premier Empolese Valdelsa: capogruppo Leonardo Pilastri (Fucecchio), Vittorio Battini (Empoli), Eliseo Palazzo (Certaldo), Emmanuele Nencini (Certaldo), Stefano Paesano (Castelfiorentino), Marco Manuelli (Gambassi Terme), Mariagrazia Bindi (Vinci), Paola Morini (Vinci);
- Fratelli d'Italia Territorio nel Cuore: capogruppo Maddalena Pilastri (Montelupo Fiorentino), Paolo Ingenito (Montelupo Fiorentino), Gianluca Barbato (Cerreto Guidi), Niccolò Sani (Capraia e Limite);
- Progetto Montespertoli: capogruppo Margherita Sergi (Montespertoli), Niccolò Macallè (Montespertoli).
- Susanna Rovai: consigliere comunale di minoranza di Cerreto Guidi, non era presente.
“Un’occasione mancata - queste le parole del capogruppo Pd Marzocchini - l’opposizione non ha saputo cogliere lo spirito di apertura istituzionale già manifestato nei giorni precedenti il consiglio e fino a ieri, con cui volevamo iniziare questa nuova stagione politica all’Unione dei Comuni. La nostra proposta di collaborazione è stata scambiata per “richiesta di sudditanza”, testuali parole del consigliere Pilastri. Peccato! Siamo comunque soddisfatti per l’elezione di una persona preparata e di esperienza come Macallè, al quale vanno i nostri auguri di buon lavoro.”.
“Sapevamo che sarebbe stata un’esperienza interessante, quella al Consiglio dell’Unione dei Comuni, dove ci saremmo trovati di fronte alle manovre e gli accordi sotterranei che sono, da decenni, alla base del sistema PD nella zona, ma mai avremmo immaginato di trovarci di fronte ad un atteggiamento tanto sprezzante del PD nei confronti delle minoranze, che ci ha investito in piena faccia, senza nemmeno un minimo tentativo di mediazione, non considerando assolutamente i più elementari diritti democratici delle opposizioni politiche” dicono i capigruppo dei gruppi consiliari Lega - Salvini, Fratelli d’Italia, e Movimento Cinque Stelle al Consiglio dell’Unione dei Comuni.
“Il casus belli è stato l’elezione del presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni. Candidamente, il capogruppo PD ha dichiarato a piena voce di proporre il Consigliere Niccolò Macallè (della Lista progetto Montespertoli, che nelle intenzioni elettorali si era posizionata in aperto contrasto con il PD) come candidato dell’opposizione per ricoprire la carica, aggiungendo che Macallè sarebbe stato l’unico capace di espletare tale funzione, vista la pochezza in termini di preparazione ed esperienza degli altri Consiglieri di minoranza.
Posizione subito rafforzata dall’intervento del Sindaco di Empoli Barnini, presidente uscente dell’Unione, che ha ribadito che il PD aveva scelto il migliore tra i Consiglieri di minoranza, in un quadro di vera e propria supposta incapacità dei rimanenti componenti dell’Opposizione.Dopo un momento di stordimento e di incredulità per tale offensivo atteggiamento nei confronti delle minoranza, nelle file dei partiti di Opposizione (quelli veri…) è accaduta una cosa assolutamente inaspettata: si è subito formato un fronte comune, con un Centrodestra compatto a cui ha dato man forte anche il consigliere dl Movimento Cinquestelle.
Dopo gli interventi di Leonardo Pilastri (Lega - Salvini) e Romano (Forza Italia), fondati sulla necessità di ritornare ai valori democratici nell’aula consiliare, fortemente minacciati dall’atteggiamento del PD, si è proceduto con le operazioni di voto, in un quadro in cui i partiti di opposizione hanno dichiarato, compatti, il loro voto a favore di Consigliere Eliseo Palazzo, del gruppo Lega - Salvini. Da notare, durante le dichiarazioni di voto, l'inusuale atteggiamento del presidente dell’Unione e Sindaco di Castelfiorentino Falorni che, dal seggio del presidente del Consiglio facente funzione, è più volte intervenuto disturbando gli interventi dei consiglieri di minoranza, con modi irrispettosi e assolutamente fuori luogo, offrendo un antipasto di quello che accadrà nei prossimi cinque anni, come, peraltro, da lui stesso espressamente minacciato ad alcuni consiglieri di opposizione a riunione finita, quando ha detto “io vi aspetto qui”, con atteggiamenti che, di sicuro, non dovrebbero avere luogo all’interno di un’Aula consiliare. Il voto, ovviamente (ma solo al terzo tentativo…) ha espresso Macallè nuovo Presidente del Consiglio dell’Unione.
Ma ha anche dato un risultato politico nuovo, clamoroso ed importantissimo: presso il Consiglio dell’Unione dei Comuni esiste una vera Opposizione, unita e molto numerosa, formata da professionisti di altissimo rilievo, da cittadini desiderosa di ricominciare a fare gli esclusivi interessi del popolo dell’Empolese Valdelsa. Un’Opposizione formata in massima parte dai partiti del Centrodestra finalmente unito e compatto, con l’importante collaborazione del Movimento Cinquestelle.
Un’Opposizione con la quale il PD, per la prima volta da decenni, dovrà fare i conti e confrontarsi. Perché il tempo della sudditanza è finito, nell’Empolese Valdelsa.” concludono i Capigruppo. "E la democrazia e il diritto hanno ripreso posto nel luogo dove compete loro: l’Aula del Consiglio dell’Unione dei Comuni. I cittadini dell’empolese-valdelsa devono sapere che qualcosa di nuovo è accaduto, in città. Il PD dovrà farsene una ragione. E dovrà farsene una ragione anche Macallè, che, di fatto, è passato al PD, e dovrà giustificare di questo salto della quaglia i suoi elettori che, probabilmente, quando l’hanno votato, non desideravano esattamente questo…”.
“Dispiace che gran parte delle opposizioni non abbia colto questo messaggio inclusivo e di condivisione istituzionale che il gruppo del partito democratico ha mandato loro su una così importante di figura di garanzia del consiglio. Ci attende un lungo cammino e molto lavoro, mi auguro che si trovi maggiore disponibilità e convergenza politica, per il bene in primis dei cittadini. Sorprende soprattutto perché la nostra proposta era caduta sul candidato naturale delle opposizioni, in quanto figura dall’esperienza istituzionale decennale e che aveva riportato il miglior risultato tra i candidati sconfitti negli undici comuni dell’Empolese Valdelsa alle elezioni amministrative del 26 maggio scorso.
Stupisce soprattutto un comportamento che contraddice tante prese di posizioni ascoltate in passato. Né si capisce quale strana dietrologia abbia mosso la lettura negativa che alcuni gruppi dell’opposizione sono riusciti a dare al nostro messaggio di apertura. Ci attende un lungo cammino e molto lavoro, mi auguro che si trovi maggiore disponibilità e convergenza politico-istituzionale, per il bene in primis dei cittadini.” commenta Jacopo Mazzantini, segretario del Pd Empolese Valdelsa.
La situazione che si è verificata in Consiglio ieri sera spinge anche il Segretario provinciale della Lega, Alessandro Scipioni, a dichiarare: “è inaccettabile e scandaloso che il Partito Democratico si senta anche in diritto di stabilire quale sia l’opposizione “degna di rispetto” e chi, eventualmente, designare in rappresentanza e per conto delle minoranze. Ciò dimostra la scarsissima cultura democratica che contraddistingue coloro i quali fanno parte di quella macchina amministrativa che da troppi anni governa le nostre zone. Siamo orgogliosi di far parte di questa nuova fase, e ringraziamo tutte le forze politiche che hanno avuto la libertà e la volontà di portare avanti la loro indipendenza nella ricerca di un’alternativa, sostenendo Eliseo Palazzo unico candidato di rottura, consapevoli che le altre scelte sarebbero state tese a perpetuare il Partito Democratico ed il suo potere. A tali giochi, noi non ci prestiamo e non ci presteremo mai".