Firenze, 14 giugno 2024 - "Esprimo la mia indignazione per la scelta del Governo di fare emettere a Poste italiane un francobollo in onore di Italo Foschi, squadrista fascista, antisemita, che arrivò a definire eroe Amerigo Dumini, capo del gruppo fascista che rapì e uccise barbaramente Giacomo Matteotti, martire della libertà e della democrazia. Mi unisco alla voce di quanti chiedono il ritiro del francobollo, un tale atto deve essere respinto, non accettato con indifferenza e rassegnazione”. È quanto ha dichiarato Vannino Chiti, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, al Circolo Arci Tre Pietre in occasione dell’affissione della targa dedicata ad Anna Maria Enriquez Agnoletti, donna di cultura di grande valore, partigiana, torturata dalla Banda Carità e poi trucidata dai nazifascisti il 12 giugno 1944.
“È gravissimo che l’emissione del francobollo avvenga negli stessi giorni in cui si ricorda, anche con un francobollo, l’assassinio Giacomo Matteotti per mano del regime fascista - ha affermato Chiti - Questa iniziativa costituisce una vergogna e non apre certo la strada per unire gli italiani in una memoria storica democratica. Falsificare la storia, mettere sullo stesso piano vittime e carnefici è inaccettabile".
“La storia di Anna Maria Enriquez Agnoletti e quella di tante altre donne impegnate contro il fascismo - ha inoltre messo in evidenza Chiti - porta alla nostra attenzione la necessità di mettere in primo piano il tema delle donne nella Resistenza, promuovendo una iniziativa speciale per valorizzarle”.
Anche l'assessore regionale alle Politiche istituzionali chiede che sia ritirato dal mercato il francobollo che Poste Italiane e Ministero per l'innovazione e il made in Italy hanno emesso proprio in concomitanza con l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.
Foschi però non fu soltanto un dirigente sportivo, il primo presidente della squadra calcistica della Capitale, ma anche un gerarca fascista, fomentatore e organizzatore dello squadrismo di regime. Esaltò l’intervento atroce del fiorentino Amerigo Dumini, che coordinò la squadra che uccise barbaramente il parlamentare socialista nel 1924. Ciò che indigna l'assessore è questo tentativo leggero, quasi impercettibile, che viene messo in atto per riscrivere la storia del nostro Paese.
Si ricordano figure del ventennio che si sono macchiate delle più sprezzanti nefandezze per i loro successi, ottenuti negli ambiti sportivi o culturali, attuando un’azione scientifica di “decontestualizzazione”. E’ inutile ricordare l’assassinio di Matteotti e la sua figura politica ed istituzionale, se poi parallelamente vengono messe in campo azioni di questa natura, che tendono a “annacquare” le responsabilità. L'assessore regionale chiede a Poste italiane e al Mimit che il nuovo francobollo sia ritirato dal mercato immediatamente.