C’era una volta l’Ugolino Golf Club,
una grande macchia verde, una sfilata di cipressi, uno dei più bei panorami naturali che l’occhio possa abbracciare. Diciotto buche da gustare su un percorso tecnico, delicato, storico ed impareggiabile, un gioiello d’altri tempi. Il golf in Italia nacque a Firenze, quando la numerosa colonia di inglesi presente in città realizzò nel 1889 un percorso di diciotto buche sui terreni dei Principi Demidoff. Successivamente si spostò all’Osmannoro e finalmente nel 1933 si trasferì all’Ugolino assumendone anche il nome.
Nel 1983 l’Ugolino ospitò l’Open d’Italia, ad oggi il più avvincente torneo mai svolto nel nostro Paese, che vide alle partenze campioni come Severiano Ballesteros, Bernhard Langer, Greg Norman, Sandy Lyle e Ken Brown.
Il golf si estende per circa cinquanta ettari di terreno ondulato sulle pendici delle prime colline del Chianti, in un paesaggio caratteristico della Toscana, un contesto unico, uscito dall’immaginazione dei grandi pittori del Rinascimento.
Su questo terreno, attorno ad un bosco di pini e cipressi, si snodano con una visuale sempre variata le diciotto buche disegnate dagli esperti Cecil Blandford e Peter Gannon.
All’interno del Circolo troviamo la Clubhouse progettata dall’architetto Gherardo Bosio, arroccata su una collinetta in una cornice formata da cipressi e pini marittimi, vincolata dai Beni Culturali grazie alla sua particolare ma semplice architettura razionalista distribuita su tre livelli.
Un vialetto di pini porta alla piscina, anch’essa progettata dall’ architetto Bosio, piccolo occhio azzurro che guarda con ammirazione le dolci, digradanti colline del Chianti. La piscina, essenza assoluta della linearità, misura venticinque metri per dodici e mezzo, ha una profondità massima di tre metri e settanta, è rivestita di piastrelle di ceramica color azzurro chiaro, è provvista di due trampolini in cemento armato, progettati da Pier Luigi Nervi, che sembrano inquadrare il paesaggio circostante.
Golf, oltre che sport, vuol dire difesa dell’ambiente, turismo, attività rieducativa e riabilitativa per tutte le età, vuol dire passare una giornata a contatto con la natura in compagnia di amici o al contrario in perfetta solitudine; può essere occasione d’affari e pubbliche relazioni o di relax e pausa dalle fatiche quotidiane.
L’Ugolino è e sarà sempre punto di riferimento per la città di Firenze, per la Toscana e per il nostro Paese e comunque il custode geloso di una storia iniziata tanti anni fa da un gruppo d’inglesi entusiasti.