Firenze, 28 aprile 2019 – Tutti insieme a piedi lungo strade e piazze di San Lorenzo, per osservare come si svolge la vita nel rione e far emergere indicazioni utili a migliorare la qualità urbana e sociale e la convivenza tra le diverse funzioni. Si è tenuta questa mattina la seconda “camminata di quartiere”, dopo il primo appuntamento dello scorso 16 aprile.
Nonostante la pioggia, i partecipanti, divisi in due folti gruppi di persone, accompagnati ciascuno da un facilitatore, hanno percorso le strade e le piazze di San Lorenzo registrando le loro osservazioni al margine di una mappa consegnatagli a inizio camminata. Sulla mappa, progettata precedentemente dagli stessi cittadini nei focus group del 6 aprile, erano individuate le tappe del percorso in cui poter sostare per discutere e annotare le impressioni dei partecipanti. La presenza di un tracciato prestabilito non ha precluso l'apertura all'imprevisto, all'incontro inatteso, a piccole diversioni: gli architetti facilitatori, anzi, hanno incoraggiato una lettura del territorio quanto più possibile libera, orizzontale, conoscitiva in senso pieno.
Così, la prima volta in un giorno feriale e oggi in un giorno festivo, i cittadini che hanno partecipato all'iniziativa hanno potuto scoprire “dal vivo” il rione, vedere chi lo frequenta, chi lo abita, quali attività vi si svolgono, come viene fruito lo spazio pubblico e quali sono le sue risorse e criticità, fermandosi anche a parlare e confrontandosi con gli abitanti e i fruitori del quartiere.
I partecipanti sono stati invitati ad approfondire i temi emersi nella prima camminata (spazio pubblico, mobilità, gestione rifiuti, integrazione, Sant'Orsola e altri contenitori vuoti, arredo e verde urbano), senza indulgere troppo nei chaiers de doléances delle criticità e del degrado, ma cercando, piuttosto, di interrogarsi sugli usi dello spazio pubblico nell'arco della giornata e della settimana, e sulla difficoltà di conciliare le esigenze dei diversi fruitori del rione, siano essi residenti, commercianti, ristoratori, stranieri o turisti di passaggio. A fine mattinata, gli esiti dell'esperienza sono stati condivisi e discussi, all'interno dell'Antica Pasticceria Sieni, dai portavoce dei gruppi, in un dibattito aperto e animato in cui sono emerse indicazioni e percezioni eterogenee che confluiranno in un report da presentare a giugno alla città nell'occasione di un incontro pubblico all'interno di Sant'Orsola.
Le “camminate di quartiere” fanno parte del percorso partecipativo “Laboratorio San Lorenzo”, ideato da Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Ordine degli Architetti di Firenze e coordinamento Santorsolaproject: l’obiettivo è la costruzione partecipata di un piano di interventi per la riqualificazione dell'ex convento di Sant’Orsola e degli altri spazi pubblici del rione. Il progetto è sostenuto dall’Autorità regionale per la partecipazione e ha raccolto la manifestazione di interesse della Città Metropolitana di Firenze.
«Con la nostra mobilitazione di questi anni – dichiara Emanuele Salerno del coordinamento Santorsolaproject – abbiamo convinto l'amministrazione a investire 5 milioni di euro per la manutenzione del complesso di Sant'Orsola. Adesso, col progetto «Laboratorio San Lorenzo», abbiamo coinvolto le migliori intelligenze della città, il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze e l'Ordine degli Architetti, per costruire con gli esperti e i cittadini un programma di interventi per la riqualificazione urbana e sociale di questa parte del centro storico e per la rigenerazione dell'ex convento di Sant'Orsola.
Le camminate che abbiamo organizzato sono una tecnica di indagine del territorio utile a registrare le tante criticità, ma anche le importanti risorse che si trovano nella zona. L'obiettivo del nostro progetto è, infatti, rimettere al centro del discorso pubblico e nell'agenda politica le esigenze degli abitanti sui temi dell'uso dello spazio pubblico, della mobilità, delle aree verdi, degli immobili dismessi, ma anche dell'integrazione, per questo abbiamo coinvolto anche tre associazioni di cittadini di origine straniera».
I percorsi da seguire durante queste particolari camminate erano stati tracciati direttamente dalle persone e dalle associazioni che, lo scorso 6 aprile, avevano partecipato ai “focus group” organizzati per progettare insieme queste iniziative: sono state diverse le tappe toccate lungo l'itinerario, dai luoghi più significativi per la vita nel rione ai contenitori dismessi, fino alle strade più ricche di realtà associative. Il percorso partecipativo “Laboratorio San Lorenzo” prosegue ora con le prossime iniziative in programma.