CNA Toscana e Confartigianato Imprese Toscana sostengono la presa di posizione dei vertici nazionali delle associazioni per tutelare i cittadini e le imprese danneggiate dall’alluvione che ha colpito alcuni comuni della Toscana lo scorso 2 novembre.
"Nei giorni scorsi - si legge in una nota - le confederazioni hanno appreso che, nell’ambito della conversione in legge del cosiddetto Decreto Anticipi, DL n. 145/2023, è stato predisposto il rinvio al prossimo 18 dicembre dei termini dei versamenti tributari e contributivi e degli adempimenti fiscali in scadenza nei mesi di novembre e dicembre. Una misura irricevibile, vista la situazione critica in cui le aziende colpite versano".
I Presidenti di CNA Toscana Luca Tonini e di Confartigianato Imprese Toscana Giovanni Lamioni giudicano assolutamente impresentabile e improponibile la durata della proroga dei versamenti, i pochi giorni di rinvio dei pagamenti sono chiaramente insufficienti. “Si tratta di una misura che non risolve nessuno dei problemi che affliggono gli imprenditori colpiti dall’alluvione, che si trovano ad affrontare ingenti spese per poter ripartire. Se si prosegue su questa strada, il rischio è la chiusura definitiva di parte delle imprese”, sottolineano i due presidenti, che aggiungono: “Sono state danneggiate intere filiere dell’economia toscana, con conseguenze che ancora non possiamo neanche prevedere.
È urgente ed essenziale un ulteriore intervento che assicuri la possibilità di effettuare i versamenti in scadenza a novembre e dicembre 2023 in tempi decisamente più lunghi. Ad oggi – concludono Tonini e Lamioni- per i comuni dell’Emilia-Romagna la proroga concessa è di oltre sette mesi. Per analogia auspichiamo che per quelli toscani la scadenza sia prorogata oltre giugno 2024”.