Il Regolamento “Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico Unesco” sarà valido altri tre anni, fino all’aprile 2026: lo ha deciso il Consiglio Comunale votando la delibera dell’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini contenente la proroga del Regolamento Unesco con alcuni adeguamenti e potenziamenti delle restrizioni e delle sanzioni.
“Abbiamo confermato l’impianto del regolamento, perché ha funzionato, funziona ancora ed ha avuto evidenti risultati” ha detto Bettarini in Consiglio Comunale, dove ha ricordato come prima di questo regolamento la vendita di alcol fosse molto più diffusa e come abbia tutelato la vivibilità del centro storico (un’area di 5 chilometri quadrati con 1208 attività di somministrazione, quasi lo stesso numero presente nel resto dei 93 km quadrati del territorio comunale dove ci sono 1250 attività di somministrazione).
“Senza questa regolamentazione che abbiamo introdotto nel 2016 con un atto davvero innovativo e preso ad esempio da molte altre città, oggi il centro sarebbe diverso” ha detto ancora l'assessore. Per questo “confermiamo le misure principali sul blocco di nuove aperture di somministrazione e alimentari e sullo stop alla vendita di alcolici dalle 21 alle 6. Ma oggi facciamo anche una manutenzione necessaria e un adeguamento degli articoli del regolamento e introduciamo nuove misure che si sono rese necessarie in questi anni”.
La delibera approvata prevede il rinnovo per altri 3 anni del divieto di insediamento di nuove aperture di attività di somministrazione di alimenti e bevande e attività di commercio al dettaglio in sede fissa di generi alimentari e di attività artigianali o industriali di preparazione o vendita di prodotti del settore alimentare; prevede il divieto del trasferimento di attività esistenti dall'esterno all'interno del centro storico patrimonio mondiale Unesco.
Vengono poi aggiunte al Regolamento le strade da sottoporre a disciplina “specifica” nel segno di una vocazione commerciale “storica” da consolidare e tutelare (accanto a Ponte Vecchio, via Tornabuoni, via Maggio, via dei Fossi, Lungarno Corsini e le piazze di Santa Trìnita, degli Antinori e dei Frescobaldi vengono inserite via della Condotta, via Martelli, via dei Servi e Borgo San Jacopo). Viene aggiunto il divieto di aprire nuove attività di vendita al dettaglio e/o di somministrazione tramite distributori automatici di prodotti a base di cannabis; vengono aggiunte alcune limitazioni per evitare che venga modificata la natura dell’attività di somministrazione in quella di pubblico spettacolo. Introdotto infine anche il divieto di vendere gadget che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere, etnia, lingua, religione o opinioni politiche.
Confermato anche il divieto di vendita di alcolici finalizzata ad un consumo che avvenga fuori dall’esercizio e oltre l’area attrezzata per il consumo sul posto dalle 21 alle 6 a cui si aggiunge il divieto di svolgere attività di somministrazione direttamente su suolo pubblico o da sporti prospicienti la pubblica via. Inoltre, vengono introdotti l’obbligo di sistemi di accesso regolamentato attraverso documento o badge per i magazzini di custodia e deposito per conto terzi e ulteriori limiti per evitare che la somministrazione dentro i locali possa trasformarsi in attività di pubblico spettacolo e il divieto di appendere la merce fuori dalle porte dei negozi. Infine è stato potenziato il sistema sanzionatorio, con provvedimenti più severi che, in caso di reiterazione del mancato rispetto delle norme in materia di alcol, vanno da una sospensione minima dell’attività per 5 giorni, che diventano 10 alla seconda reiterazione e 15 dalla terza in poi.
Nota di Santino Cannamela Presidente Confesercenti città di Firenze
"Tutti i dati confermano come il blocco Unesco abbia funzionato, costituendo un indubbio elemento di tutela del nostro centro storico, bello e fragile allo stesso tempo. Ecco perché ci siamo espressi a favore del rinnovo del regolamento approvato oggi in Consiglio Comunale, condividendo anche l'allargamento dei divieti merceologici a via Condotta, via Martelli, via Dei Servi e Borgo San Jacopo.
Nell'epoca del far west normativo, anche e soprattutto in materia di commercio questo strumento ci consente in qualche modo di continuare a fare pianificazione in un settore che solo se "indirizzato" può convivere con le problematiche che la nuova globalizzazione produce nei centri storici e nelle città d'arte".