Nuovo sciopero in arrivo a metà maggio per il trasporto fiorentino che vede Amministrazione ed Azienda contendersi lo scettro della delusione da parte dell'utenza. Inaspettatamente nelle scorse ore sono stati i dipendenti di Ataf a difendere la dirigenza dalle stoccate di Palazzo Vecchio che ha minacciato multe al servizio. Multe cui Firenze si era abituata ai tempi in cui la Provincia bacchettava la partecipata.Privatizzare Ataf per poi procedere alla cantierizzazione di due tratti di Tramvia è stata una scelta azzardata? Chi ha raccolto l'eredità pubblica aveva messo in conto tutto questo?Ha senso prospettare oggi multe per la regolarizzazione di un servizio affidato ad un vettore privato che lamenta al tempo stesso una mancanza di alternative praticabili?Minuti interminabili in attesa, oppure arrivi a sorpresa, Ataf manda nel caos i passeggeri.
Abbiamo fatto un giro in città sulle Linee di maggiore transito riscontrando in tutte le situazioni, tra le 9 e le 12 dopo l'ingresso nelle scuole e prima della pausa pranzo, una situazione caotica con gli autisti presi d'assalto dalle richieste dei passeggeri.Indicazioni a sportello anteriore aperto, inviti ad effettuare tragitti a piedi per evitare il traffico, tra panini consumati sulle ginocchia e furtive occhiate alle variazioni dovute ai cantieri, gli autisti cercano di tenere testa alle numerose domande sulle corse saltate e le nuove fermate previste.In via Nazionale i mezzi pesanti si allineano bloccandosi per un motorino fuori posto, ed hanno reso l'aria irrespirabile.
Attorno a Santa Maria Novella e verso la Fortezza sono andate smarrite numerose fermate, inesistenti le indicazioni al riguardo.Al Poggetto sembra impossibile ottenere il passo dal flusso che da piazza Leopoldo va verso il Cinema Adriano. A bordo del 56, preso in viale Morgagni per latitanza della Linea 60 la pazienza di alcuni viaggiatori sembra venire meno quando alla rotonda di San Donato vedono l'ingresso della Coop per scoprire poi che la fermata si trova in direzione opposta verso piazza Puccini.Intanto sulle paline, più o meno intelligenti a causa delle fermate soppresse, tornano i volantini degli autisti a ricordare ai passeggeri i disagi dovuti al trasporto locale.Gianluca Mannucci, della FIT-CISL e Vice coordinatore RSU commenta: "La viabilità cittadina subisce ogni giorno dei veri e propri blocchi del traffico, i provvedimenti presi finora si sono chiaramente rivelati insufficienti e i cittadini stanno subendo dei danni enormi nei loro spostamenti.
Non è normale una città dove ripetutamente si sta bloccati 40 minuti nella stessa strada. Non è normale una città dove gli evidenti eccessivi flussi di traffico privato non vengono limitati. Non è normale una città turistica che dà questa brutta immagine di sé. Quello che sta accadendo non lo diciamo noi della RSU Ataf, è sotto gli occhi di tutti. Ora basta. Come RSU chiediamo la tutela del trasporto pubblico, ora più che mai! Non solo per chi ci lavora, ma per ogni cittadino.
Coinvolgeremo tutte le categorie di lavoratori che utilizzano la strada e le associazioni di consumatori affinché siano presenti con noi sotto Palazzo Vecchio il giorno dello sciopero e così diventi uno sciopero della mobilità, in difesa del diritto di muoversi che ogni persona deve avere!".Durante la mattinata abbiamo raggiunto Massimo Milli delegato RSU impegnato nel Congresso regionale Faisa Cisal in corso al Circolo Arci di Peretola. Milli ha vissuto il passaggio da Azienda di Trasporti a partecipazione pubblica fino allo stato attuale e parla di "Situazione insostenibile per gli utenti, ma anche per il comparto degli autisti.
Avevamo avvisato i fiorentini che sarebbe accaduto tutto questo, non occorreva essere veggenti, sarebbe bastato riflettere su quelli che erano i progetti". Oggi sotto osservazione ci sono il primo cittadino Nardella e l'assessore alla Mobilità Giorgetti, ma le numerose manifestazioni organizzate dai sindacati prima che si insediasse la Giunta Nardella sarebbero state accolte con superficialità a causa di un sistema statico in cui "i cantieri non erano ancora partiti" ricorda Milli.Oggi che i cantieri ci sono i disagi sono evidenti ed è proprio Milli a ricordare la "pessima figura del servizio a Pasqua e Pasquetta" per evidenziare poi la presenza della "finta porta telematica alla Stazione che permette il transito a chiunque" con l'invito ad "eliminare il transito delle linee 14 e 17 da via Jacopo da Diacceto e la divisione della Linea 14 in due tronconi".A bordo dei mezzi cosa pensano i passeggeri? La rabbia è diversamente incanalata, gli autisti restano il front-office privilegiato.Viene riconosciuta all'assessorato guidato da Stefano Giorgetti la responsabilità che fu di Giuseppe Matulli nella giunta Domenici, ma il monitoraggio costante dei cantieri con le relative "migliorie" promesse ed effettuate in corso d'opera salvano il braccio destro del sindaco.
"Speriamo che la Tramvia serva a qualcosa" esclamano i più nonostante la snervante attesa, ma a farne le spese sono soprattutto coloro che si muovono all'oscuro di quelli che potranno essere i benefici tramviari.I turisti possessori della Firenze Card, che comprende il contributo ai trasporti, o detentori di Carta Agile si muovono con difficoltà e spesso raccolgono dai fiorentini presenti alle fermate indicazioni utili sull'ubicazione di monumenti e musei raggiungibili a piedi in tempi molto ridotti rispetto all'uso dei mezzi.
Peccato che abbiano pagato in anticipo.