Una spina nel fianco. L'ing. Massimo Perini, due mesi fa, ha presentato richiesta di accesso agli atti amministrativi della Soprintendenza BAPSE di Firenze-Prato-Pistoia, senza ricevere alcuna risposta, sull'autorizzazione paesaggistica per il Sottoattraversamento TAV da parte del Comune di Firenze arrivata prima che, il 18 febbraio, in Commissione Ambiente del Consiglio comunale, si svolgesse un’audizione concessa all’Associazione No Tunnel TAV per ascoltare le ragioni del no a quella autorizzazione.
Ricordano i Comitati cittadini: "Il 14 gennaio, quando pubblicavamo l’ articolo intitolato ‘Osservare invece di tutelare’, quella stessa Commissione aveva già dato parere positivo. Ora non resta che sperare nell’eventuale parere della Soprintendente Marino la quale tuttavia si basa non su documenti di una qualche autorità tecnica indipendente, ma su quelli dell’Osservatorio Ambientale, organismo assolutamente poco credibile e la cui parte in commedia non è mai stata chiara".
Tra le tante criticità di tipo geotecnico individuate da Perini nel progetto di Sottoattraversamento c'è il fatto che il progetto esecutivo redatto dal Contraente Generale prevede l’uso di una sola fresa. "Una scelta progettuale che non è riportata nella relazione di ottemperanza della convenzione tra committente (RFI) e Contraente Generale (Nodavia). Questa opzione, che il parere dell’ O.A. del 2010 (su cui si basa la Soprintendenza) ha avallato “appare – secondo Perini - unicamente dettata da ragioni di convenienza economica, … può essere considerata un elemento discriminate nell'aggiudicazione dell’appalto [e] deve essere considerata dannosa per la sicurezza del patrimonio edilizio esistente ed incrementa il costo dei lavori” ricordano i Comitati.
Perini oggi è stato querelato per aver rilasciato alcune dichiarazioni agli organi di stampa a seguito della caduta di una trivella nei cantieri tramviari a Novoli. FAI, Legambiente, Italia Nostra, perUnaltracittà, Rete dei Comitati in Difesa del Territorio e Comitato No Tunnel TAV "Siamo venuti a conoscenza della querela contro l'ingegner Massimo Perini, a causa delle sue dichiarazioni relative al crollo della trivella durante i lavori per la linea 2 delle tranvie a Novoli avvenuta qualche mese fa, da parte dei tecnici dei cantieri stessi.
Le nostre associazioni, che annoverano tra i propri soci e collaboratori l'ing. Perini, esprimono la massima solidarietà e rinnovano la propria fiducia in un tecnico intelligente, preparato e che ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni nel settore di propria competenza. Allo stesso modo s'indignano per l'arroganza di chi, con questa querela, vorrebbe intimidire un esponente non allineato della società civile il cui unico interesse è la tutela dei beni pubblici".
Anche i consiglieri Grassi, Trombi, la consigliera Verdi del Gruppo Firenze Riparte a Sinistra e la consigliera Amato del Gruppo misto, esprimono la piena solidarietà all’ingegner Perini, "Crediamo che nessuno debba essere denunciato per aver espresso liberamente le proprie opinioni, e per questo siamo al fianco dell’ingegnerPerini, che da anni presta il proprio lavoro, la propria passione e la propria professionalità alla città di Firenze dando un prezioso ed autorevole contributo all’attività del comitato No Tunnel TAV ed in generale al dibattito cittadino e politico su questa grande, inutile e dannosa opera".