Il Consiglio comunale ha respinto la mozione, primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli e sottoscritta anche dal capogruppo della Lega Federico Bussolin, dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi e dal capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi per promuovere una consultazione sulla realizzazione della variante al centro storico e della linea tramvia 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli. Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.
L’atto invitava il sindaco a promuovere una forma di consultazione popolare nei quartieri interessati al passaggio della variante al centro storico e della linea tramviaria 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli per sapere se condividono la realizzazione di questa infrastruttura.
Approfondimenti
“C’è stato un referendum nel 2008 – ricorda il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli, primo firmatario della mozione – che bocciò la tramvia.
Oggi abbiamo chiesto di sentire il parere dei fiorentini sulla linea 3.2.1 e sulla variante al centro storico perché riteniamo che in democrazia sia fondamentale sentire il parere dei cittadini.
Dai nostri sondaggi è risultato che il 70% dei fiorentini era contrario alla variante al centro storico ed il 56% contrario alla 3.2.1 verso Bagno a Ripoli.
Abbiamo, poco tempo fa, presentato uno studio che ha dimostrato che la 3.2.1 è negativa sotto il profilo del trasporto privato. Fatto evidente, anche anche senza essere un tecnico, perché quando vengono tolte due corsie su sei tra piazza della Libertà e piazza Beccaria, viene cancellato via Poggio Bracciolini e viale Giannotti, il traffico privato ne risente. Per consentire il passaggio della tramvia in viale Giannotti viene deviato il traffico in via Jacopo da Castiglionchio e costruito un nuovo ponte. Questa operazione costerà almeno trenta milioni di euro. Una volta attraversato l’Arno la tramvia tornerà comunque verso il Ponte da Verrazzano.
Per quanto riguarda la variante al centro storico – prosegue Mario Razzanelli – avevamo proposto di utilizzare due bus elettrici. Da porre il primo all’inizio di via Cavour e l’altro in piazza Duomo. In questo modo avremmo risparmiato 60 milioni di euro e non distrutto una parte del centro storico: via Cavour, piazza San Marco, via Lamarmora ma forse il problema era proprio quello di risparmiare 60 milioni.
Al ritorno dal mio viaggio in Cina, nel 2019, avevo proposto all’assessore Giorgetti, la nuova tramvia cinese senza rotaie e senza fili e mi disse – racconta ancora Razzanelli – che la conosceva ma che non era omologata e, per questo motivo, non l’aveva presa in considerazione. Gli risposi che, con alcuni milioni di euro avrebbe potuto farla omologare e avremmo risparmiato 500 milioni di euro. Ma forse questo è il vero problema.
La mozione di oggi – conclude il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – è stata respinta dalla maggioranza che ha evidentemente paura di sentire il parere dei cittadini su questa importante opera. Il mio augurio è che nel 2024 riusciamo a prendere Palazzo Vecchio ed allora potremo cambiare questo progetto”.