Proseguono i lavori per la linea 3 della Tramvia. Da sabato 26 al via gli interventi in piazza Dalmazia per consentire la demolizione dello spartitraffico centrale. Per quanto riguarda l’impatto sulla viabilità, sono previsti restringimenti di carreggiata in direzione di viale Morgagni, con due corsie di marcia che rimarranno percorribili (di cui una riservata ai mezzi autorizzati), e in direzione di via Mariti, con una corsia che rimarrà percorribile. Nella piazza sarà revocata la pista ciclabile, mentre il passaggio pedonale, seppur ristretto, sarà sempre garantito. Gli interventi proseguiranno fino all’8 agosto, ma già a partire da lunedì 28 luglio sarà riaperta alla circolazione un’ulteriore corsia di marcia in direzione di via Mariti.
Da lunedì 28 luglio saranno inoltre istituiti restringimenti di carreggiata in via Vittorio Emanuele, viale Morgagni e via Mariti propedeutici alla canalizzazione del traffico di immissione in piazza Dalmazia.Nessuna area sarà inibita al passaggio dei mezzi di soccorso in condizioni di emergenza. Nella viabilità interessata dai provvedimenti saranno adeguati gli impianti semaforici e istituiti divieti di sosta localizzati.
Da sabato 26 luglio scatta anche la chiusura di largo Palagi. Il provvedimento interesserà il tratto compreso tra l’incrocio con viale Morgagni e l’incrocio con via Taddeo Alderotti. Sarà comunque garantito il collegamento con il Cto e con via del Pergolino attraverso l’istituzione di un doppio senso di marcia che sarà realizzato sulla parte opposta della rotatoria. L’ingresso al Cto sarà confermato per tutta la durata dei lavori su largo Palagi (vecchio ingresso). Per il passaggio pedonale, che sarà sempre garantito, sarà istituito un percorso alternativo protetto e in sicurezza con opportuna segnaletica. In via Taddeo Alderotti la chiusura verrà estesa al tratto dall'incrocio con largo Piero Palagi al numero civico 97 compreso.Secondo il Segretario Regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante: “La tramvia rappresenta per Firenze una preziosa opportunità di sviluppo.
La città continua a pagare un gap infrastrutturale considerevole e vive su un sistema di trasporto pubblico evidentemente insufficiente, che penalizza i cittadini chiamati a spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro, studio o semplice svago, costringendoli a fare ricorso ai mezzi privati come l’automobile o gli scooter, con ovvi aggravi di spesa. E’ irrinunciabile dotarsi di un sistema di trasporto pubblico efficace e ambientalmente sostenibile se vogliamo guardare al futuro e ad uno sviluppo in chiave metropolitana della città.
Per questo come Italia dei Valori riteniamo che sia ora di accantonare le polemiche e portare a compimento un’opera attesa ormai da tanti anni. Siamo consapevoli dei disagi che la realizzazione delle nuove linee comporterà per i cittadini e soprattutto per le imprese, per questo va creata una cabina di regia che valuti i danni arrecati individuando modalità di risarcimento, ma soprattutto controlli l’andamento dei cantieri e faccia rispettare il cronoprogramma. Perché quello che mette più paura è l’incertezza sui tempi di completamento dell’opera, dopo quanto accaduto per la linea 1.
Dobbiamo essere capaci di dare certezze e di saper governare le necessarie trasformazioni”.
Intanto in Palazzo Vecchio la politica scrive un nuovo capitolo in merito alla paventata "disinformazione".Oggi davanti alla richiesta del consigliere Mario Razzanelli di ottenere uno studio di Valutazione di impatto dell'infrastruttura la risposta è stata lapidaria "esiste già". La richiesta è stata oggetto di dibattito in consiglio comunale lo scorso 7 luglio, ma nell'occasione né i consiglieri, né gli assessori, né l'ufficio di presidenza hanno dichiarato l'esistenza di uno studio ad hoc.
Successivamente Razzanelli e Cellai hanno presentato un sondaggio in merito, ma anche in questo caso nessuno è intervenuto per segnalare l'esistenza dello studio già effettuato. Così recita un comunicato diramato dal Comune di Firenze il 17 luglio "Il 78% dei residenti del Quartiere 5 sono favorevoli che uno studio di impatto ambientale preceda la costruzione della linea 3 della tramvia.
Lo rileva un sondaggio presentato dai consiglieri di Forza Italia Mario Razzanelli e Jacopo Cellai". Ancor prima, il 7 luglio, Razzanelli chiedeva che “Il sindaco Dario Nardella renda pubblico uno studio di impatto ambientale sulla realizzazione del tracciato tramviario n.3.1 nonché sul prolungamento previsto dell'infrastruttura fino a Bagno a Ripoli e Rovezzano e qualora non sia stato fatto ad effettuarlo in tempi brevissimi” un ordine del giorno presentato dopo la comunicazione dell'assessore Stefano Giorgetti sulla Tramvia e rinviato come atto in commissione.Che la disinformazione tanto dibattuta tra cittadini e Palazzo, sia presente anche nel Palazzo?