"Come sette anni fa" ha detto qualcuno. Ma il sapore dell'amarcord lascia subito spazio alla riflessione: "Sette anni fa" la gente era in strada contro dei cantieri che partono solo adesso. Nostradamus gli fa barba e baffi.Firenze vive in modo combattuto questa sua fase paradossale in cui si accusano le ditte di non rispettare i tempi, la strigliata più grossa sarebbe arrivata da Palazzo Vecchio accusato però a sua volta dalla Tram Spa che si dice più che operativa ma in deficit di risposte da parte degli Enti preposti a fornire le autorizzazioni.
L'ex assessore alla Tramvia Giuseppe Matulli si è spesso detto sorpreso di come tutto, dopo l'apertura della Linea 1, si fosse fermato ed ancora oggi spiega che parte dei sottoservizi che ora servono, sono già stati realizzati al tempo semplificando così il lavoro agli amministratori del 2014-2015. Figurarsi se questo 'aiuto' non ci fosse stato.E la politica, quella dei dibattiti? La maggioranza per voce del capogruppo PD in Palazzo Vecchio, Angelo Bassi che ha raccolto il testimone di Francesco Bonifazi accusa le opposizioni di sposare il malcontento dei cittadini: “Occorre severità assoluta nei confronti delle aziende che stanno costruendo la tramvia ma non accettiamo che alcuni gruppi politici cavalchino il malcontento di alcuni cittadini per gli inevitabili disagi che devono sopportare”.Il Partito Democratico in Consiglio comunale segue "quotidianamente, e molto da vicino, le vicende che interessano i cantieri per la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia.
Il sindaco Dario Nardella – conferma il capogruppo Angelo Bassi – si sta interessando direttamente con le aziende per capire il problema dello scarso numero di operai nei cantieri per la costruzione del tram, questione della quale in queste settimane si è più volte parlato”. Il capogruppo del PD stigmatizza inoltre l’atteggiamento delle aziende: “Che dovranno assumersi le responsabilità davanti alla cittadinanza. Occorre severità assoluta.
Le aziende incaricate dei lavori di realizzazione della linea 2 e 3 della tramvia stanno mettendo in atto un comportamento inaccettabile. Ci siamo già attivati con una prima riunione con tutti gli 11 enti coinvolti nella concessione delle autorizzazioni per ogni singolo cantiere per velocizzare pratiche e semplificare le comunicazioni. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro. Da parte nostra – prosegue Bassi – pur consapevoli delle difficoltà che stanno subendo i cittadini, che anche ieri hanno manifestato per una migliore vivibilità, garantiamo il massimo impegno di questa amministrazione per diminuire i disagi dei residenti e venire incontro alle criticità degli esercenti commerciali.
Sono questi temi – conclude il capogruppo Bassi – che sono sempre stati affrontati all’interno delle Commissioni consiliari e nello stesso Consiglio comunale. E’ già attivo un punto d’ascolto per i cittadini e, in futuro, ne verrà istituto un altro. Non accettiamo che alcuni gruppi politici cavalchino il malcontento di alcuni cittadini per gli inevitabili disagi che devono sopportare. Ribadiamo che non è possibile continuare a rimettere in discussione tutto il sistema tramviario fiorentino e dell’area metropolitana”."Cantieri deserti, ritardi che si sommano, mezzi accesi con a bordo nessuno e voragini ormai aperte in città che cumulano disagi per cittadini e commercianti" così descrive il consigliere Mario Razzanelli la condizione fiorentina..
Razzanelli ricorda che: "Bartaloni di Tram spa dice che una parte della responsabilità sarebbe degli enti deputati al rilascio delle autorizzazioni ambientali, quindi Comune e Arpat. L'assessore Giorgetti replica che sono le ditte a non aver fornito una documentazione completa ed esauriente necessaria per le autorizzazioni. Ma se avevano giurato e spergiurato, che proprio in materia Ambientale possedevano tutti i documenti del caso? Quando in commissione richiesi uno studio sui flussi del traffico fu proprio l’assessore Giorgetti a dirmi che era superfluo visti tutti i dati e le autorizzazioni in suo possesso. Dati e documenti che però non sono mai stati fatti vedere. Nardella fa bene ad essere furioso con chi evidentemente lo ha mal informato".
"E' proprio dalla Giunta e dal Sindaco - sottolinea Razzanelli - che ci aspettiamo ora una netta presa di posizione contro l’azienda costruttrice. Ricordiamoci che Impresa spa è fallita 6 mesi dopo aver vinto l’appalto perché non arrivavano i soldi dei lavori. L’impresa che è sopraggiunta ha visto mettere in galera il suo presidente Alessandro Mazzi per corruzione sugli appalti del Mose e per emissione di fatture false. E’ vero che non è stato il Comune a decidere l’affidamento dei lavori alla Fincosit ma memore di quanto successo con Impresa spa, una verifica sarebbe stata doverosa.
E’ immorale affidare lavori del valore di centinaia di milioni di euro a imprese guidate da persone come Alessandro Mazzi e non mi stupirei se si ripetesse lo stesso copione visto con Impresa Spa. L’impressione è che questa aziende aspettino i soldi pubblici per risollevarsi da situazioni finanziarie compromesse. Dicemmo che tanta celerità nell'aprire i cantieri, all'insaputa dei cittadini, non avrebbe portato a nulla di buono. Ma niente. Anche quella volta le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Ora Nardella si arrabbi pure ma poi faccia anche qualcosa e se necessario mandi a casa la Fincosit senza perdere ulteriore tempo" conclude il consigliere comunale.