La Linea 1 trasporta circa 14 milioni di passeggeri in un anno, la Linea 2 e la Linea 3 rafforzeranno gli spostamenti su ferro nella città di Firenze, al momento nel quadrante che interessa i quartieri di Novoli e Rifredi. Una stima del Comune di Firenze parla di 37 milioni di passeggeri nel circuito tramviario che probabilmente potranno usufruire di un servizio migliorato dove i ritardi, oggi accumulati su linee a lunga percorrenza, dovrebbero ridursi grazie a brevi ramificazioni.Ci saranno nuovi punti strategici di scambio come piazza Dalmazia e via Torre degli Agli e linee di collegamento trasversale che arriveranno a toccare le fermate delle linee 1-2-3.
Gli attuali itinerari a lunga percorrenza su gomma saranno ridotti, interamente o parzialmente, effettuando un recupero dei chilometri cancellati con le adduzioni, con maggiori frequenze ed in alcuni casi transiti notturni.Santa Maria Novella sarà ancora il centro della mobilità a Firenze? La "centralità del nodo" pretesa a gran voce sui tavoli romani in merito alla realizzazione dell'Alta Velocità, sarà realizzata con la Tramvia ma molto probabilmente non con gli autobus che resteranno a distanza di sicurezza andando ad occupare capolinea decentrati. Le linee su gomma che oggi seguono il tracciato del tram spariranno come accaduto al 16 all'Isolotto sarà questo il destino della 22.
Linee come la 8, la 14 o la 23 saranno ridotte ad un tronchetto, anche se sul 23 potrebbe pesare l'interesse di un'area industriale fuori dal favore della Tramvia dove multinazionali tengono al servizio per i propri dipendenti. Le linee in arrivo da Campi si scambieranno a Novoli con la Tramvia, quelle in arrivo da Sesto Fiorentino si scambieranno in piazza Dalmazia.Resisteranno itinerari indispensabili come quello della linea 17 Coverciano - Cascine con Campo di Marte che nonostante tutto e pur contenendo luoghi attrattivi come lo Stadio Artemio Franchi, il Nelson Mandela Forum o la Piscina Costoli resta l'isola di Firenze.
Cosa accadrà nella tarda primavera del 2018? E' tutta una questione di flussi che da Santa Maria Novella, e lungo le nuove fermate, vedranno ferro e gomma incrociarsi spesso. Al momento di certo c'è che aumenterà il biglietto, da 1,20 Euro a 1,50 Euro come anticipato a fine 2017 dal sindaco metropolitano che ha spiegato trattarsi di un aumento che riguarda tutti i bus urbani della Toscana ed è in linea con molte altre città italiane. Con alcune condizioni: "l’adeguamento non entrerà in vigore prima dell’avvio delle linee tramviarie e non toccherà gli abbonamenti".
Grazie ad un aumento della Tassa di Soggiorno Palazzo Vecchio ha garantito con 4 milioni di Euro all'anno quel milione e mezzo di chilometri di trasporto pubblico locale su gomma che sarebbero andati perduti con il rischio di esuberi nel comparto.
La profonda riorganizzazione del trasporto su gomma non può contare sull'aggiudicazione della gara regionale, sospesa per un contenzioso amministrativo all'attenzione della Corte di Giustizia Europea, ma sull'intesa raggiunta con i gestori attuali per un contratto ponte della durata di due anni a scadenza 31 dicembre 2019. Un accordo che consente "la transizione verso una rete di interscambio per decongestionare le zone più centrali dal passaggio di troppi bus specie extraurbani; l’aumento dei chilometri del lotto metropolitano di Firenze da 20,2 a 20,7 milioni di chilometri; eviterà nuovi contenziosi nella fase di trasformazione del servizio; darà modo ai gestori di effettuare ulteriori investimenti per il rinnovo del parco mezzi".
La mappa dei nuovi itinerari è attesa per fine febbraio, ma ci sono alcuni punti fissi: "eliminazione delle linee in sovrapposizione al tracciato tramviario, attestazione delle linee di collegamento con i comuni limitrofi alle fermate tramviarie, utilizzo dei risparmi chilometrici per intensificare le frequenze delle corse, creazione di linee di adduzione urbane per collegare efficacemente i quartieri con le nuove linee tranviarie, potenziamento delle linee urbane nelle zone non servite dalla tramvia, nelle giornate di sabato e domenica e in orario serale-notturno".Nascono nodi di interscambio.
Il più strutturato sarà il nodo intorno alla fermata ipogea sul viale Guidoni con "l’attestazione di alcune linee urbane provenienti dai comuni limitrofi, l’attestazione del TPL extraurbano proveniente dall’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, la previsione di una nuova fermata ferroviaria sopraelevata sulla linea Firenze-Pisa, la realizzazione di un parcheggio multipiano per consentire di lasciare l’auto privata in favore dei servizi pubblici presenti nel nodo".
Un parcheggio la cui realizzazione non coinciderà con l’entrata in servizio della tramvia, e per questo Palazzo Vecchio ha predisposto di mettere a disposizione un'area di interscambio con almeno 250 posti.