"Certo se vedessero anche qualcuno all'opera, la situazione potrebbe trovare una giustificazione plausibile" non è sbagliata l'osservazione che ci viene offerta da uno di quegli anziani pensionati dediti alla supervisione dei cantieri e rimasto sprovvisto dello spettacolo annunciato.Il traffico c'è, come tutte le mattine del resto in questa zona. C'è anche la strettoia creata da recinzioni e new jersey. C'è chi borbotta, chi sbaglia strada e chi chiede informazioni.
Ma gli operai? Alle 8 qualcuno getta l'occhio tra le transenne e fa spallucce, alle 9 la gente inizia a guardarsi attorno perplessa. Alle 10 l'assenza inizia a farsi sentire."Lasciate l'auto a casa" è stato l'appello rivolto "con tutte le forze" dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Un appello sostenuto dall'esempio dei Mondiali di ciclismo che hanno visto Firenze fermarsi per una settimana nel settembre scorso.
Una settimana, appunto, tanto è durata la 'pacchia' in cui qualcuno è andato in ferie lasciando la città al suo ferragosto alternativo. Ma cos'è quella settimana rispetto agli anni previsti per i lavori? Lo scopriremo nei prossimi giorni.Altro appuntamento importante è fissato per giovedì 18 settembre all'alba di una notte che vedrà predisporre la segnaletica sul viale Filippo Strozzi e presentare alla città una rivisitazione del nodo Lavagnini - Strozzi in attesa della viabilità alternativa, slittata di circa un mese, tra viale Milton e lo Statuto per mezzo del ponte Bailey."Io sono venuta a piedi, lo scriva - è la voce squillante e fiera della trippaia di piazza Dalmazia - mia figlia ha letto i giornali, lei abita a Pontassieve e si è preoccupata per me, ha detto 'mamma gonfia la bici', ma io se venivo con la macchina, stamani, trovavo anche posto.
Comunque mi vien da ridere se penso a quel che può accadere in inverno, e già accade lungo il viale a causa delle auto in terza e quarta fila"Intanto al Poggetto si alza vibrante il rumore dei motori in attesa di trovare un varco libero. Il punto di riferimento per il traffico diventano i Cinema "C'è coda dall'Adriano all'ex Manzoni". In via Reginaldo Giuliani finiscono invece coloro che dal Poggetto speravano di poter svoltare a sinistra per immettersi nel sottopasso e poi verso via Mariti.Qualche difficoltà la trovano le Ambulanze, come confermano i tecnici di Ataf "Occorre fare qualcosa, serve una corsia protetta, non possono attraversare l'imbuto tra piazza Dalmazia e viale Morgagni assieme agli altri mezzi".E poi c'è la cabina del telefono sull'angolo con Via Vittorio Emanuele II che fa sudare gli autisti dei mezzi pesanti "Ma che si può? Ma levatela!".Attorno ai poli dell'istruzione elementare e superiore non si registrano particolari disagi, qualche bacio ed abbraccio in più del solito, ma si tratta dei nuovi arrivati che dovranno orientarsi in un mondo ben più complesso per loro di quanto accade all'esterno, sulla strada.Difficoltà per i pedoni in cerca del mezzo pubblico.
Sospesa la fermata all'angolo tra Vittorio Emanuele II e Morgagni, ma i passeggeri si accalcano in attesa che un funzionario Ataf (prossimo al pensionamento) inviti tutti a spostarsi 70 metri più avanti ricevendo come risposta sbuffi e proteste. Lo spaesamento gioca brutti scherzi: curiosa infatti la scelta di portarsi alla fermata camminando sul ciglio della strada anziché utilizzando il marciapiede.I sottoservizi furono predisposti, all'epoca del drammatico taglio degli alberi in viale Morgagni, solo su una parte di viale, resta quindi da fare il completamento: "Dopo aver allargato la sede stradale eliminando le ulteriori alberature e rifacendo i marciapiedi, il traffico per un po' di tempo scorrerà solo centralmente" spiegano i tecnici.Tramvia in arrivo.
State calmi, è solo l'inizio.