Questa mattina la polizia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Firenze - diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo - nei confronti di 10 soggetti ritenuti responsabili dei reati di “associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti oltre alla materiale produzione, al traffico internazionale, alla detenzione di ingenti quantitativi di droga e di armi”
Sono queste le principali accuse che gravano sul gruppo criminale smantellato nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto le province di Firenze, Bergamo, Bolzano, Brescia, Prato e Pisa.
A capo del gruppo, prevalentemente composto da cittadini magrebini, una donna di origini marocchine ritenuta dagli inquirenti, insieme ad altri due, la referente principale di questa organizzazione dedita all’importazione e commercializzazione sul territorio italiano di hashish proveniente da Spagna e Marocco e cocaina dall’Olanda.
Nel corso dell’inchiesta, coordinata dalla DDA della Procura fiorentina, nei mesi scorsi la polizia aveva già arrestato 5 persone a vario titolo, contestando in un caso anche la detenzione abusiva di un’arma da fuoco rinvenuta e sequestrata insieme a sei chili e mezzo di cocaina, quasi cinquanta di hashish, uno di sostanza da taglio, tre autovetture e 15.000 euro in contanti.
Sviluppando gli elementi emersi a seguito di questi arresti in flagranza la Squadra Mobile di Firenze ha ricostruito minuziosamente i canali di approvvigionamento dello stupefacente del gruppo che, dopo aver importato la droga dall’estero, toccava diverse città e zone del nord e centro Italia.
Proprio nei pressi del capoluogo toscano, a Signa, nel gennaio 2013 gli uomini della Sezione Antidroga della Questura di Firenze arrestarono due membri della banda sequestrando una pistola semiautomatica, 48 chili di hashish e 5 di cocaina.
In altre occasioni erano stati fermati dei corrieri e scoperti, all’interno delle loro autovetture, ingegnosi nascondigli per la droga: doppi fondi e vani appositamente ricavati sotto la leva del freno a mano e così via.
La complessa e articolata attività investigativa ha permesso di individuare gli altri componenti dell’associazione ed al termine delle indagini preliminari, il Gip presso il Tribunale di Firenze dr.ssa Paola Belsito, su richiesta del Procuratore della Repubblica e del P.M. dr. Sandro Cutrignelli titolari delle indagini, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita questa mattina dalla Squadra Mobile di Firenze.
Questa mattina, oltre alla trentenne magrebina - già agli arresti domiciliari in quanto arrestata lo scorso anno durante le indagini - sono finiti in manette altri 3 soggetti di nazionalità marocchina.
Nel corso dell’operazione la polizia ha anche sequestrato 750 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento e per mettere sottovuoto lo stupefacente, oltre alla somma in contanti di 17.000 euro.