“Ho ufficialmente comunicato all’ambasciatrice italiana all’Unesco a Parigi, la dottoressa Vincenza Lomonaco, l’intenzione di avviare con il nostro ufficio Unesco la candidatura di tutte le grandi tradizioni popolari fiorentine, con in testa il Calcio storico, all’inserimento nell’elenco del patrimonio immateriale dell’Umanità”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel corso della comunicazione in Consiglio comunale sul Calcio storico. “Insieme al Calcio in costume aggiungeremo lo Scoppio del Carro con il volo della colombina e la Rificolona - ha continuato il sindaco - oltre a molte altre proposte che arriveranno e che selezioneremo con l’aiuto dei nostri ‘storici’ e del mio consigliere alle tradizioni popolari Luciano Artusi”.
“Sarà un percorso lungo, ma se dovessimo raggiungere questo risultato sarà un successo non solo per Firenze, ma per la Toscana e l’Italia intera”, ha spiegato il sindaco. Che nel corso del suo intervento nel Salone dei Duegento ha fatto un bilancio dell’edizione 2015 del Calcio storico, ringraziando tutti per il lavoro svolto e per la buona riuscita dell’evento. “Le nuove regole ci hanno permesso di apprezzare delle partite giocate con un confronto acceso ma senza mai rinunciare alla lealtà e senza che sia mai venuto meno il senso di appartenenza allo spirito del gioco - ha dichiarato Nardella -.
È stato un successo unanime che ci ha rivelato quante potenzialità abbia il Calcio storico e che si è tradotto anche in una partecipazione straordinaria di pubblico”.
"Il 24 giugno 2014 ero in Piazza Santa Croce, assieme ad alcuni calcianti ed amanti del Calcio Storico fiorentino per contestare la scelta del sindaco Nardella di annullare la partita di finale. Ho attaccato, anche duramente, quella decisione del sindaco; ho votato contro il nuovo regolamento definendolo 'una schifezza' e non ho partecipato a nessuna riunione organizzativa del Torneo 2015. Oggi, sarebbe facile stare in silenzio e prendere semplicemente atto che il Torneo 2015 è andato bene, ma non sarebbe responsabile.
Siccome ho sempre agito non per opportunità politica, ma per amore e passione per questa tradizione, non mi esimo da dire, alla luce del risultato che abbiamo sotto gli occhi, dal fare i miei complimenti a tutti coloro che hanno lavorato all'organizzazione del torneo, dai dirigenti comunali guidati dal Dott. Ademollo, agli operatori che hanno lavorato in piazza, ai calcianti, veri ed autentici protagonisti di questo gioco". Questo quanto fa sapere il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio. "L'esito positivo del torneo 2015 del Calcio Storico - conclude Torselli - ha spinto il sindaco Nardella a candidare le tradizioni popolari fiorentine a patrimonio immateriale dell'Unesco? Bene! Nessuna logica politica può essere anteposta alle opportunità per Firenze.
E allora se il nuovo regolamento del Calcio Storico ha contribuito anche in minima parte ad avanzare questa candidatura, non ci vergogniamo ad ammettere che la lettura giusta non era stata la nostra ed a schierarci, al di là dei colori politici, come sempre dalla parte di Firenze. E se Siena non è riuscita ad inserire nel patrimonio immateriale Unesco il Palio e Viareggio il carnevale, oggi, anche con una punta di campanilismo, diciamo con entusiasmo: Forza Firenze!".
Nel consiglio comunale di oggi il consigliere Mario Tenerani ha svolto questo intervento in replica alla comunicazione sull’ultima edizione del Calcio Storico Fiorentino da parte del sindaco Dario Nardella, a nome del Gruppo Forza Italia. “Occorre innanzitutto fare un plauso all’amministrazione comunale, ai colori, alla presidenza del Calcio Storico e a tutti coloro che hanno lavorato perché l’edizione 2015 sia stato un grande successo. Ora, ripartendo da questo successo, facciamo vivere la manifestazione tutto l’anno.
Coinvolgiamo maggiormente i rioni, coloriamoli con le bandiere delle quattro squadre cittadine, rendiamo partecipi tutti i fiorentini di questa nostra nobile tradizione, che – non dimentichiamolo mai – è anche uno sport, antenato del calcio moderno. Facciamo sì che il Calcio Storico Fiorentino sia non solo una vetrina di Firenze nel mondo per 15 giorni l’anno, ma una manifestazione che Firenze realizza innanzitutto per i fiorentini, e che fa vivere i quattro colori per quattro stagioni, ogni anno.
In questo senso, Il Palio di Siena insegna: se saremo così bravi da far sentire sempre di più il Calcio Storico come la tradizione di tutti i fiorentini, questo la renderà, sempre di più, una manifestazione apprezzata da tutto il mondo”.