Toscana Pride: l’edizione 2024

Confermato patrocinio e partecipazione di molti enti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2024 22:37
Toscana Pride: l’edizione 2024

La comunità del Toscana Pride torna a sfilare per chiedere diritti e libertà di orientamento sessuale, contro ogni discriminazione verso le persone Lgbtqia+. Quest’anno ha scelto Lucca e si ritroverà sabato prossimo per dare vita ad una festante marea arcobaleno.

“Un dovere patrocinare il Toscana Pride ed essere presenti come Amministrazione comunale”. Così la Sindaca Cristina Scaletti e l’Assessora alle pari opportunità Donatella Golini sulla partecipazione del Comune di Fiesole alla manifestazione che, quest’anno, porterà in piazza a Lucca Associazioni, Istituzioni e cittadinə, con l’obiettivo di difendere e diffondere i diritti della comunità LGBTQIA+*, sotto il claimIndomitə e Fierə”.

Quello della promozione e tutela dei diritti è uno dei temi su cui si incentra la nostra azione politica e amministrativa. Per questo saremo a Lucca: perché ogni Paese civile deve ritenere prioritari i diritti sanciti dalla nostra Costituzione. - dicono Sindaca e Assessora – è urgente, oggi, che le Istituzioni siano presenti in queste manifestazioni al fianco di chi è costretto a subire ogni giorno attacchi e discriminazioni. A Fiesole, città da sempre aperta al dialogo e al confronto, città di pace e di accoglienza, vogliamo che i Diritti siano patrimonio condiviso, come la nostra adesione e presenza al Pride testimonia.” 

Approfondimenti

L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia patrocina il "Toscana Pride 2024". Il sostegno di Opi Firenze-Pistoia all'iniziativa é coerente con la missione di supporto a dignità umana e salute per tutti, promuovendo una cultura di inclusività e rispetto.

«La decisione arriva per diverse ragioni che riflettono l'evoluzione della professione infermieristica e l'importanza di sostenere i diritti civili e l'inclusività - spiega il presidente di OPI Firenze-Pistoia, David Nucci -. A partire dall'impegno etico e professionale, visto che operiamo in prima linea per garantire salute e benessere di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, da identità di genere o condizione sociale. Partecipare al Toscana Pride è un modo per sottolineare l’impegno a favore dell'uguaglianza e del rispetto dei diritti umani.

Il tema del Pride “Indomita e Fiera" evidenzia l'importanza di difendere i diritti con coraggio e orgoglio. E il patrocinio di Opi Fi-Pt sottolinea il sostegno alla diversità e all'inclusione, valori fondamentali per una professione come quella infermieristica, che si basa sull'accoglienza e sul rispetto delle differenze. E ancora - prosegue - le persone LGBTQ+ affrontano spesso sfide specifiche nel contesto della salute, come discriminazioni o barriere all'accesso delle cure.

Sostenere il Toscana Pride significa anche sensibilizzare su queste problematiche, promuovendo un sistema sanitario più equo e accessibile a tutti. Infine - conclude - il nostro patrocinio dimostra l'intenzione di far parte attivamente di iniziative che migliorano il tessuto sociale, rafforzando i legami con le persone e promuovendo la salute pubblica”.

L’Ordine degli Psicologi della Toscana parteciperà in blocco al Toscana Pride del 7 settembre a Lucca, dopo aver dato il suo patrocinio all’evento. Crediamo infatti che la libertà di essere se stessi vada supportata in tutte le sue forme e manifestazioni” A dirlo è la presidente Maria Antonietta Gulino, a pochi giorni dalla manifestazione: psicologhe e psicologi da tutta la regione (e non soltanto) sfileranno a Lucca, muniti di stickers, bandiere dedicate e lo striscione dell’Ordine. Gli psicologi si riuniranno in piazzale Risorgimento, dalle 15.30.

“Partecipare - prosegue la presidente - significa garantire un sostegno concreto alla libertà di autodeterminazione. Una libertà che merita di essere rispettata e sostenuta, non vilipesa e aggredita. Dobbiamo acquisire -precisa- consapevolezza del fatto che siamo di fronte a dinamiche psicofisiche che riguardano l'identità, il suo sviluppo, la sua espressione, senza se e senza ma. Per questo motivo, nell'attesa che un giorno non sia più necessario, abbiamo bisogno della mobilitazione culturale che infranga pregiudizi, ancora largamente diffusi”.

Notizie correlate
In evidenza