L’epilogo della vicenda degli addetti ai servizi di portierato/reception, centralinista, autista e presidio autofficina, presso le sedi della Giunta e del Consiglio regionale, ha portato i consiglieri del gruppo Toscana civica riformista Marco Manneschi, Giuliano Fedeli e Marta Gazzarri - seguiti dai colleghi Monica Sgherri (Rc-Ci), Tommaso Villa (Fi), Gabriele Chiurli (Gruppo Misto) e Paolo Bambagioni (Pd) - a presentare una mozione, approvata dall’Aula con voto unanime, per porre i diritti dei lavoratori al primo posto. “A partire dalla garanzia di una retribuzione adeguata e non penalizzante rispetto alle condizioni pregresse”, recita l’atto, ricordando le mozioni approvate all’unanimità dal Consiglio regionale, nel settembre 2012 e nel gennaio 2013, rispettivamente sulla gara d’appalto per i servizi e per la salvaguardia di condizioni lavorative dignitose.
Questi lavoratori, inquadrati dal giugno 2013 col contratto “Multiservizi”, pur migliorativo rispetto al precedente come “Dipendenti da Proprietari di fabbricati”, hanno ancora condizioni penalizzanti – rispetto alle pre-esistenti – sia dal punto di vista salariale che della qualità del lavoro e delle tutele contrattuali. In sintesi: a fronte di un carico di lavoro maggiore e quindi di un più alto monte ore, la retribuzione resta considerevolmente inferiore rispetto al 2012, con una perdita mensile in busta paga di circa 130 euro netti.