Ci troviamo di fronte ad una situazione economica e lavorative che per molti settori è appesa ad un filo, in bilico fra la chiusura o la forza di rimanere in gioco e tirare avanti. Un evento inaspettato, la pandemia provocata dal Coronavirus, ha colpito il mondo intero, in particolare l’Italia.
Di certo è stato un duro colpo per il nostro paese, specialmente per il mondo del lavoro, che ha dovuto reinventarsi e adattarsi alle nuove normative anti contagio per salvaguardare la salute di tutti. In primis, la forma di lavoro più sicura che si è attuata è quella dello smart working. Sono state tantissime le figure professionali e i lavoratori che hanno dovuto improvvisare e gestire un nuovo modo di lavorare, ovvero quello casalingo, spesso e volentieri con strumentazioni non molto idonee e ritmi di lavoro decisamente più stancanti. Il lavoro agile, così come viene definito diversamente lo smart working, ha riscosso molto successo in Italia, nonostante appunto questo inizio un po’ vacillante.
Sono infatti, tantissime le aziende italiane che hanno mantenuto questa tipologia di lavoro anche dopo il lockdown, permettendo così di mantenere bassi i livelli di contagi e andando incontro a tutte quelle famiglie con bambini piccoli che spesso sono a casa da scuola.
In ottica di questa nuova modalità di lavoro, ovvero non rinunciandovi ma gestendolo in un modo differente, in Toscana è nato il primo “smart working village”. Immersi in uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Santa Fiora sul Monte Amiata, in provincia di Grosseto, il comune ha messo a disposizione 30mila euro per tutti coloro che intendo trasferirsi qui per lavorare da remoto.
Un’idea eccezionale che sicuramente aprirà le porte per molti altri progetti simili sparsi in molti altri angoli stupendi della Toscana e di altre regioni italiane.
Ma non solo, borghi antichi e suggestivi come sede lavorativa per lo smart working, il Covid-19 ha modificato di gran lunga anche le opportunità di lavoro e i recruiter cercano figure professionali differenti da quelle che si ricercavano in passato.
La Toscana è una regione molto variegata in fatto di lavoro, grazie al turismo, all’artigianato e produzione. Quali sono quindi le figure professionali più cercate nel 2020 in Toscana? Eccone un elenco.
Data scientist: figura professionale di spicco nel 2020
Una delle prime nuove (ma non troppo) figure professionali che vengono richieste nel 2020 è quella del data scientist, ovvero un esperto in grado di comprendere, analizzare e gestire i big data, con lo scopo di ricavare quante più informazioni importanti per l’azienda per cui lavoro e per il loro business.
Per conseguire questo lavoro, ma come per tutti i lavori richiesti in questo periodo, è fondamentale avere la volontà di perseguire un percorso di studi sia universitari ma anche di corsi specialistici. La formazione ricopre un tasso molto elevato nella ricerca e nel successo di un lavoro, specialmente per i giovai.
Un buon data scientist deve avere alle spalle un percorso di studi informatici e di ingegneria ed essere in grado di sviluppare algoritmi di machine learning e grandi doti comunicative.
Digital HR: figura richiesta nelle aziende Toscane
Al secondo posto di figure professionali più richieste in Toscana, abbiamo quella del Digital HR, ovvero quella persona all’interno di un’azienda focalizzata sulla ricerca del personale, il quale dovrà selezionarlo, esaminarlo ed infine assumerlo, basandosi su una ricerca preventiva svolta sui canali social, sempre più importanti in un’era tecnologica come quella che stiamo vivendo.
Oggigiorno, i colloqui possono essere benissimo svolti in remoto, sempre in rispetto delle normative anti contagio, un’evoluzione per il settore delle risorse umane, che ha posto al centro del loro modus operandi, il contatto visivo co il potenziale nuovo dipendente.
Una figura analoga o che potrebbe lavorare a stretto contatto con l’HR è il Legal tech, ovvero un professionista sempre più indispensabile all’interno delle aziende che possa essere in grado di gestire il lato legale della ditta, specialmente inerente alle nuove leggi sulla privacy (GDPR).
Energy manager: una nuova ma importante figura professionale in Toscana
Vi è poi una figura professionale poco nota ma che in regioni come la Toscana, ricca di coltivazioni e aziende agroalimentari di spicco, ha molta rilevanza ed è perciò molto richiesta, ovvero l’energy manager.
Questa figura professionale si occupa principalmente nella gestione e definizione di nuovi investimenti sostenibili, nel contenimento e l’identificazione degli sprechi alimentari e infine, molto importante, la riduzione dei costi e il contenimento della quantità di rifiuti prodotti.
Hostess o Stuart per eventi
Passiamo infine, ad una figura professionale che nonostante la pandemia non smetterà mai di essere ricercata e voluto da parte di azienda, soprattutto in un’era come la nostra in cui è possibile svolgere eventi in remoto o anche se riuniti in una sala convegni, in grado di poter imporre e rispettare le norme anti contagio.
Parliamo della figura professionale di Hostess e Stuart, che sono fondamentali per l’organizzazione e il buon funzionamento di qualsiasi genere di evento. Essi accolgono gli ospiti, li forniscono le informazioni e il materiale necessario per la miglior e approfondita comprensione dei temi trattati durante l’evento e anche infine, disponibili ad accogliere richieste e domande da parte di essi. Lavoro richiesto specialmente a Firenze, cuore pulsante della Toscana per arte e cultura, per la salvaguardia e per nuovi progetti in realtà culturali.
Una figura lavorativa che deve avere la padronanza delle lingue straniere, specialmente, l’inglese e avere buone doti comunicative nonché informatiche. In una regione come la Toscana dove gli eventi sono all’ordine del giorno, questo tipo di impiego è molto cercato e vi sono numerose scuole (anche online) in grado di fornire corsi per poter apprendere al meglio le nozioni principali per svolgere questo lavoro, non solo in Toscana ma anche agenzie hostess Roma, un'altra sede importante per eventi e convegni.