Tra le regioni italiane più colpite dagli attacchi informatici, la Toscana è quella con la crescita più alta. In un solo anno, infatti, i cyber attacks sono aumentati del +35%, coinvolgendo non solo imprese, ma anche enti pubblici e privati cittadini. Queste le ultime rilevazioni fatte da Confartigianato nel 2021 in base ai dati Istat. Per questo motivo, la Polizia di Stato e la Regione stanno collaborando al fine di contrastare i criminali informatici, condividendo informazioni sui rischi e contromisure da adottare.
L’iniziativa della Regione
Rafforzare la sicurezza informatica attraverso la collaborazione e il dialogo tra diversi attori istituzionali: questo l’obiettivo della Regione Toscana e della Polizia di Stato, alle prese con un aumento vertiginoso dei crimini informatici. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, nell’ultimo anno gli attacchi sono cresciuti del +35%, con un’intensità superiore alla media italiana. Se infatti in Toscana l’incidenza del fenomeno è pari a 79 denunce ogni diecimila abitanti, nel resto d’Italia la media è di 54.
Nonostante le vittime principali degli hacker siano le aziende, anche cittadini ed enti pubblici sono coinvolti in questo fenomeno. In un mondo sempre più connesso e digitalizzato, le minacce della rete possono infatti riguardare tutti: per questo motivo istituzioni centrali, regionali e locali stanno collaborando per contrastare i criminali informatici, lavorando per reagire agli attacchi, sensibilizzando cittadini e imprese riguardo l'adozione di sistemi di sicurezza adatti a navigare in rete e garantendo un adeguato supporto alle vittime.
Le contromisure da adottare
Considerando che ormai tutti utilizzano la tecnologia sia per lavoro che per motivi personali, appare evidente la necessità di adottare delle contromisure per proteggersi dagli attacchi informatici.
Contromisure che devono essere adottate, appunto, sia dalle aziende che dai privati cittadini: se infatti le società devono assicurarsi che rete, software e applicazioni siano aggiornati e monitorare tutte le possibili eccezioni in termini di sicurezza, gli utenti privati dovranno adottare autonomamente dei comportamenti sicuri al fine di ridurre al minimo il rischio informatico. Tra questi, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori, l’utilizzo di password complesse, ma soprattutto l'installazione di un antivirus, fondamentale per prevenire gli attacchi e rimuovere eventuali infezioni. Per aiutare gli utenti nella scelta delle suite di sicurezza più efficaci, su siti come HTML.it sono presenti delle guide che aiutano a selezionare i migliori antivirus in relazione alle varie esigenze e ai diversi dispositivi.
Oltre a questo, è molto importante anche fare attenzione ai link da aprire e ai file da scaricare, che possono nascondere malware e tentativi di phishing, così come verificare gli URL dei siti web prima di condividere informazioni riservate e non rispondere a richieste di informazioni da fonti sconosciute.
La situazione in Italia e nel mondo
Come anticipato, l’aumento degli attacchi informatici non riguarda solamente la Regione Toscana. Secondo il Rapporto Clusit 2023, infatti, nel 2022 i cyber attacks sono stati ben 188, con una crescita del 169% rispetto al 2021. Attacchi che hanno riguardato praticamente ogni settore, con un’intensità e una frequenza maggiore nelle aziende manifatturiere del Made in Italy, nel settore tecnico-scientifico, nei servizi professionali, nel comparto informatico e governativo-militare.
Un trend, questo, che si riconferma anche a livello globale, considerando i 2.489 incidenti gravi avvenuti complessivamente in tutto il mondo. Complice anche la guerra in Ucraina e le tensioni internazionali, nel 2022 sono stati registrati infatti 440 attacchi in più rispetto all’anno precedente, con una crescita annua del 21%.