Il giorno 31 maggio dalle ore 12 alle ore 16 USB dichiara l’inizio di una serie di scioperi per tutto il personale di Toscana Aeroporti "a causa del fallimento delle relazioni industriali sulle grandi problematiche che da sempre gravano sulle lavoratrici e lavoratori del nostro aeroporto. Avevamo infatti presentato una nostra piattaforma che aveva lo scopo di migliorare molte questioni aperte sul nostro scalo, ma abbiamo constatato che la sola volontà dell’azienda è quella di rinviare all’infinito il dibattito".
Pur non avendo aperto una vertenza sull’esternalizzazione dello stivaggio, USB "biasima fortemente la decisione aziendale di aver fatto cessare il rapporto di lavoro a circa 18 operai a cui è stato proposto il passaggio alle cooperative, cioè dal ccnl del trasporto aereo ad un contratto interinale con ati/cooplat/cft della durata di un mese, nonostante le carenze di personale in quel settore che ben conosciamo. Le stabilizzazioni del personale precario sono poche rispetto al fabbisogno di personale e la stesura della graduatoria è arbitraria.
Chiediamo quindi rispetto per le regole dettate dall’integrativo sui criteri di scelta delle persone da stabilizzare. Toscana Aeroporti non ha intenzione di inserire la tutela dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori (ante L. 92/12) per le assunzioni future, per cui anche nella nostra azienda ci sarà una forte discriminazione tra garantiti contro i licenziamenti ingiusti e i non garantiti. Tutto questo per noi è inaccettabile".
Prosegue USB "Abbiamo appreso in Prefettura che la sicurezza non è una tematica da affrontare in sede sindacale ma solo tramite i RLS che, ricordiamo, non sono mai stati liberamente eletti come prevede la legislazione. USB non è un sindacato accomodante e T.A. sta facendo di tutto per tenerci fuori dai tavoli nel sito di Pisa. Riteniamo questo comportamento antidemocratico e fuori da ogni logica strategica per una grande azienda come la nostra".