E’ il progetto presentato dal gruppo di architetti guidato da Carlo Terpolilli (capogruppo) il primo classificato del bando per la terza torre di Novoli.
La Commissione valutatrice del Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e l’ampliamento del Centro direzionale della Regione Toscana e la realizzazione della “Terza Torre” a Novoli ha concluso i suoi lavori e individuato fra i 5 finalisti il progetto che meglio ha interpretato i criteri premianti descritti nel bando: qualità architettonica, sicurezza strutturale, salvaguardia ambientale, efficienza impiantistica e benessere lavorativo. La Commissione, presieduta dal direttore generale della Regione Paolo Pantuliano, a cui è stato affidato il compito di selezionare il progetto più adatto, è composta da altre 4 personalità espressione dell’Ordine degli Architetti di Firenze, della Federazione Regionale degli Ingegneri della Toscana, dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze e l’Università degli Studi di Firenze.
Il concorso è nato su precisa volontà del presidente Eugenio Giani che ha dato mandato all'ingegnere Mazzoni, direttore della direzione Opere Pubbliche, di procedere a bandire il concorso di progettazione. Con l’obiettivo prima di tutto di accorpare e ridurre il numero delle sedi regionali e le spese di affitto e di manutenzione ma anche di creare spazi aperti al pubblico e alla città che prenderanno posto nella costruenda terza torre che si affiancherà alle due esistenti.
E proprio perché il progetto della Terza Torre sia ben contestualizzato all'interno del centro direzionale di Novoli, il concorso ha visto anche una prima fase in cui sono state selezionate le migliori idee per la riqualificazione dell’intera area: lotto esterno, viabilità interna, restyling delle due torri esistenti e appunta la terza. Solo nella seconda fase, che è quella che si è conclusa con l’apertura delle buste e la proclamazione dell’idea progettuale vincente, è stato chiesto di approfondire il solo tema della “Terza Torre”.
“Questo è un momento importante – ha detto il presidente Eugenio Giani presentando il progetto vincitore- . Fin dall’inizio del mandato ho voluto che si progettasse e si pensasse una terza torre in quello spazio che è accanto alle due sedi di Novoli in cui sono presenti oltre 1000 dipendenti della Regione Toscana. La nuova struttura potrà dunque raccogliere tutto il personale della Regione attualmente sparso in immobili in affitto. Lavoreremo tutti insieme, in un unico luogo, con il vantaggio che senz’altro ne consegue”.
Giani fa poi riferimento al risparmio che comporterebbe il trasferimento dei dipendenti che attualmente lavorano nelle sedi in affitto: “Penso ad esempio alla sanità in via Alderotti- ha spiegato Giani-, che costa circa 700 mila euro l’anno d’affitto, alla sede della Protezione civile in cui se ne spendono altri 200 mila euro. La nuova torre ci consente di investire, ma in prospettiva anche di ridurre i costi. Realizzeremo una sede più funzionale, vicino ai dipendenti, comoda per per chi ci deve raggiungere venendo dalle altre parti della Toscana”.
Insieme a Giani, Pantuliano e Mazzoni era presente la magnifica rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e i membri della commissione esaminatrice: l’ingegnere Giancarlo Fianchisti, attuale presidente dell’ordine degli ingegneri; Silvia Trentanove, architetto e partner della società Genius Loci Architettura con sede a Milano e Firenze; Rosa Romano architetto e professore associato di tecnologia dell'architettura del dipartimento DIdA dell'Università degli Studi di Firenze; Susanna Carfagni, ingegnere socio di COMES Studio associato di ingegneria e architettura che opera nell'ambito della progettazione e della direzione dei lavori nei settori dell'architettura, delle strutture, dell'ingegneria civile, del restauro e del consolidamento di edifici storici in Italia e all'estero.
"Il Presidente Giani celebra con molta enfasi la costruzione del nuovo grattacielo che ospiterà parte degli uffici della Regione Toscana. Non entro nemmeno per sogno ora sul giudizio estetico del progetto vincitore, quanto mi interessa sottolineare come questa opera pubblica (necessaria? motivata?) vada a completare in modo pesante e irreversibile lo scempio del rione di Novoli, che è cominciato negli anni 60' e continua a essere destinato ad ospitare le pesanti speculazioni della rendita fondiaria e immobiliare locale e ora internazionale.
Un rione vocato allo sviluppo insostenibile, reso completamente indifferente ai, sia pur tardivi, nuovi indirizzi della transizione ecologica. Un rione spugna in cui infilare di tutto e di più e senza soluzione di continuità, e anche senza nessuna opera di compensazione (come si dice oggi). Così come un pinnacolo sull'albero di natale (di 65 metri di altezza), la terza torre "abbellisce" un albero sempre più spelacchiato e consumato.
ma sotto l'albero brillano, quelli si, i regali e sono tanti e ricchi, ma non sono certo destinati agli abitanti di Novoli..... e nemmeno ai fiorentini..." interviene invece Alberto Di Cintio, ricercatore in pensione alla Facoltà di Architettura di Firenze.