Chianciano Terme– Una decisione forte ma inevitabile, resasi necessaria per difendere il settore maggiormente strategico dell’economia della città termale. Federalberghi Chianciano Terme ha proposto ricorso al TAR, il Tribunale Amministrativo della Regione Toscana –tramite gli avvocati Iaria e Santinelli dello Studio Legale Lessona di Firenze- contro la delibera della Giunta regionale pubblicata nel Bollettino Ufficiale il 30 Dicembre 2016.
La Regione Toscana, proprietaria al 73,81% della “Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A.”, ha infatti deliberato la messa in liquidazione della società entro il 31 Luglio 2017.“Abbiamo preso questa decisione, quale Federalberghi Chianciano Terme, perché è nostra responsabilità attivare tutti gli strumenti disponibili per difendere la nostra comunità da atti che ne mettano a repentaglio il futuro. – commenta il presidente Daniele Barbetti – Riteniamo inaccettabile che la Regione Toscana consideri il settore termale non di interesse generale e che non abbia tenuto conto nelle proprie valutazioni della molteplicità di interessi pubblici e provati coinvolti dall’attività delle relative partecipate.
Il termalismo rappresenta un pezzo di storia del turismo e della sanità in Toscana. La decisione irragionevole della Giunta Regionale può mettere a repentaglio la continuità aziendale della attuale gestione delle Terme, oltre che produrre le condizioni per un inaccettabile spezzatino della proprietà, che può far gola solo alla speculazione. Chianciano non ha bisogno che la Regione alimenti la speculazione immobiliare sulla nostra comunità. Senza le Terme non può esistere una Chianciano turistica.”Il ricorso al TAR deve essere anche l’occasione per avviare una seria riflessione sulle politiche che la Regione Toscana ha sviluppato negli ultimi anni sul settore termale, in fatto di governance, promozione e sviluppo.“L’Assessore Fratoni ha la delega per il termalismo.
Venendo da un territorio come quello della provincia di Pistoia, che per la presenza di Montecatini ha una legame storico con le Terme, ci aspettavamo un rilancio del settore. Invece negli ultimi due anni la politica della Regione sul termalismo è stata del tutto assente, fino alla decisione di mettere in liquidazione il suo patrimonio ad esso correlato. Esortiamo con forza l’Assessore Fratoni ad avviare da subito un cambio di passo nelle politiche per il termalismo, anche attraverso la creazione di una cabina di regia dedicata, sul modello di quella presente nel nuovo testo unico del turismo.
Il settore ha bisogno di una politica di sviluppo chiara e condivisa con i territori, ha necessità di risorse certe ed aggiuntive per la promozione sia turistica che sanitaria, ha urgenza di un piano straordinario per la riqualificazione delle città termali e per lo sviluppo degli stabilimenti. In sintesi, serve una Politica Regionale per il termalismo e l’assessore Fratoni ha il dovere di metterla in atto. Il Piano Regionale di Sviluppo è il primo banco di prova che l’Assessore ha per iniziare a mostrare questo cambio di passo.
Al termalismo della Toscana serve un assessore che viva la propria delega con orgoglio, passione e dedizione. Non è un settore facile, lo sappiamo, ma noi siamo pronti a fornire tutto il nostro sostegno.”