Il capotreno del convoglio Empoli-Siena ha richiesto urgentemente l’intervento dei carabinieri poiché alcuni passeggeri si stavano rifiutando di mostrare il biglietto relativo al viaggio e stavano diventando molto aggressivi nei suoi confronti, insultandolo e minacciandolo. La Centrale Operativa ha inviato immediatamente tre pattuglie per gestire la situazione che da subito era apparsa molto complessa e difficile da gestire. In effetti, quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato il capotreno accerchiato da una dozzina di nigeriani che, molto animatamente, lo accusavano di essere razzista. Alla vista dei militari gli animi si sono calmati e la maggior parte degli uomini si è convinta a pagare il biglietto.
Solo una donna si è rifiutata categoricamente di pagare il biglietto e di mostrare i documenti di identità ai carabinieri, ripetendo più volte di "essere in Italia e fare, quindi, come meglio crede", nonostante alcuni connazionali le avessero spiegato che non era quello il modo di fare e che così facendo stava facendo perdere tempo a tutti. Vista la situazione e considerato che il treno stava accumulando un forte ritardo, i militari hanno invitato la donna a seguirli per l’identificazione ed è a quel punto che la ragazza, dopo l’ennesimo rifiuto, si è scagliata contro uno degli operanti e lo ha graffiato vistosamente sulle mani per non farsi portare fuori dal treno.
Con non poche difficoltà i carabinieri sono riusciti a contenerla e a portarla in caserma. Il treno quindi è ripartito con oltre mezz’ora di ritardo e la donna è stata arrestata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e detenuta in attesa del rito direttissimo di stamattina presso il Tribunale di Firenze.
Aggiornamento sull'arresto della donna per resistenza: l'arresto è stato convalidato e la donna, invitata dal giudice a non commettere più simili gesti, ha fatto pubbliche scuse al carabiniere che aveva aggredito, abbracciandolo in aula.