"Abbiamo posto fin da venerdì scorso la questione, e lunedì l'abbiamo portata con una domanda di attualità in consiglio comunale: la scadenza al 31 dicembre del regolamento per i tavolini esterni ai locali pone problemi che vanno risolti. Se la giunta non interviene, un minuto dopo la mezzanotte di capodanno un residente che decidesse di chiamare la Polizia Municipale per far sgombrare gli avventori di un ristorante o di un bar avrebbe pienamente ragione, e i malcapitati si vedrebbero sfilare la tovaglia dal tavolo come nelle comiche". Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai insieme al capogruppo Alessandro Draghi.
"Con la cancellazione annunciata oggi dal sindaco Nardella degli eventi previsti nelle piazze fiorentine, la proroga diventa ancor più necessaria: saranno infatti proprio i tavolini, distanziati e all'aperto, l'unico luogo del tutto sicuro per chi vorrà festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo – aggiungono Cellai e Draghi –. La logica vorrebbe poi che la proroga si estendesse ai giorni successivi, per permettere alle attività di arrivare almeno fino al 16 gennaio, quando saranno passate le festività e gli eventi legati a Pitti Uomo".
"Nardella e Gianassi giocano a nascondino avvalendosi dei regolamenti e sostenendo che la proroga debba necessariamente passare dal voto del consiglio comunale, ma sa benissimo, perché già successo nei mesi scorsi, che il perdurare dello stato di emergenza fino al 31 di marzo 2022 gli consente di fare una delibera per prorogare l'attuale piano dei tavolini. Noi per primi auspichiamo che per l'anno prossimo si possa avere un nuovo regolamento, che tenga insieme le legittime e sacrosante esigenze dei residenti con un aiuto alle attività commerciali che resta importante, visto l'andamento della pandemia. Ma ora è il momento di agire per salvare almeno in parte le feste di Natale dei fiorentini e dei turisti che sceglieranno la nostra città per fare le vacanze. La giunta PD ascolti per una volta la destra in consiglio comunale e si dia una mossa" concludono i due consiglieri.