(DIRE-Notiziario settimanale Regioni) Roma, 27 ott. - Ieri davanti a palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale guidata da Enrico Rossi, il comitato No tunnel Tav, la Rete dei comitati fiorentini, Legambiente Toscana, Italia Nostra, Fai e l''associazione nata all''interno dell''Ateneo, "Mobilita'' sostenibile", hanno rimarcato una volta di piu'' che "il passante dedicato all''alta velocita'', il progetto cioe'' di sottoattraversamento fiorentino, e'' oggettivamente insostenibile da un punto di vista economico, ambientale e trasportistico".
Da qui l''alternata, quella che comitati e associazioni vorrebbero discutere in un vertice con il governatore Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella, ovvero il passaggio in superficie del passante Av. Un progetto elaborato, tra gli altri, da Alberto Ziparo, docente di pianificazione dei trasporti all''Universita'' di Firenze e coordinatore del gruppo di lavoro sugli impatti del sottoattraversamento. Una proposta cresciuta nel tempo, strutturata su tre fulcri progettuali: la centralita'' di Santa Maria Novella; "Firenze Novella", la nuova stazione per i treni a lunga percorrenza che non terminano o nascono in citta''; infine la metro-ferroviaria per connettere l''intera area metropolitana.
Accantonata la Foster, quindi il ''cuore'' del disegno starebbe nel rapporto stretto tra Smn e "Firenze Novella, l''attracco "situato nella zona prossima all''attuale fermata Firenze Statuto". Li'', hanno spiegato gli attivisti, "ci sarebbero gli spazi sufficienti per nuovi binari e marciapiedi, dove i locali inutilizzati dell''ex deposito locomotive, un ottimo esempio di archeologia industriale da recuperare, potrebbero ospitare i servizi per i viaggiatori". Il terrapieno su cui poggia la sede ferroviaria, inoltre, "potrebbe essere utilizzato ricavandone varchi che mettano in collegamento tra loro varie parti della citta'' con le infrastrutture di mobilita'' su ferro".
La prossimita'' tra i due poli, a distanza ridotta rispetto alla stazione di Campo di Marte, "potrebbe quindi consentire collegamenti di tipo aeroportuale", l''idea qui e'' quella del tapis roulant, "e un rapido collegamento con tutte le direttrici del servizio regionale di Santa Maria Novella".
Costruire il tunnel Tav senza stazione Foster "e'' un controsenso inaccettabile, illogico sotto qualsiasi punto di vista. Una rapina a Firenze e alla Toscana". La Uil toscana, dopo un primo periodo di silenzio, passa al contrattacco e lo fa con tutti i suoi effettivi. La presa di posizione, infatti, e'' sottoscritta dalla segreteria regionale ma anche da Feneal e Uiltrasporti. Quel che propone Fs e Rfi, infatti, "rimette in discussione l''intero progetto urbanistico fiorentino, costato decenni di discussioni e divisioni, i cui effetti negativi si ripercuoteranno in ogni settore".
Una scelta, spiega il sindacato, "che non creera'' futura occupazione ne'' sul fronte ferroviario, ne'' commerciale, ne'' edile, ma che anzi cancella gli attuali posti di lavoro, di fatto mettendo sul lastrico i 250 operai edili impegnati nella realizzazione dell''opera e il cui futuro, a quanto pare, a nessuno degli attori coinvolti, sia pubblici che privati, sembra interessare". Non solo, il restyling del progetto "rendera'' Firenze una citta'' di serie B. Saremo territorio di solo passaggio dell''alta velocita'', con la citta'' che subira'' tutti i disagi per la realizzazione del tunnel senza alcun adeguato ritorno economico e sociale".
Cosi'' inoltre, conclude la Uil, Campo Marte sara'' "la vera stazione Av togliendo centralita'' a Santa Maria Novella con tutti i relativi disagi per cittadini e pendolari". Per questo "sollecitiamo l''urgente apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni. Siamo convinti, e lo ribadiremo in tutte le sedi, che ogni euro previsto per la realizzazione del progetto originario debba essere comunque speso per Firenze e la Toscana in tempi certi e in modo del tutto trasparente".
Le stazioni dedicate all''alta velocita'' hanno bisogno di "grandissimi spazi", ma la "frequentazione dei passeggeri e'' molto bassa, perche'' limitata solo ai clienti Av". Per questo la commercializzazione dei servizi accessori "non e'' appetibile", visto che il risultato "e'' la mancata copertura di una quota accettabile dei costi di gestione". Lo spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, nelle risposte inviate al Comune di Firenze dopo le dieci domande sollevate dal sindaco Dario Nardella in Consiglio comunale sul futuro dell''opera.
Il tema sono i 30.000 metri quadrati di commerciale previsti nel progetto della stazione Foster, ed una gestione che a Fs costerebbe "non meno di 6 milioni di euro l''anno". Troppi, visto che il ''fronte'' conta gia'' "esempi critici, come la stazione Av di Bologna Roma Tiburtina e Torino Porta Susa". Altro elemento su cui si focalizza Gentile e'' la possibilita'' di interscambio tra regionali e treni a lunga percorrenza: "Molti clienti Av raggiungono le stazioni hub con il servizio locale e la distanza tra i binari non e'' affatto gradita.
Anche l''esperienza di Bologna, dove i percorsi sono relativamente brevi, ha fatto emergere molte critiche", con "l''interscambio che non e'' giudicato ottimale".
Il miglior interscambio tra la Tav e i treni regionali, a Firenze, "e'' senza dubbio Santa Maria Novella, dotata di tutte le funzioni utili", come parcheggio auto e bici, tramvia, bus urbani ed extra urbani, "nonche'' dei servizi accessori richiesti dai clienti" ovvero bar, ristoranti e farmacie. Lo sottolinea Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi. In questa logica, non recita lo stesso ruolo la "stazione di Campo di Marte per la quale, dal punto di vista del servizio di alta velocita'', si puo'' semplicemente prevedere quello disponibile gia'' oggi, cioe'' la fermata di qualche Frecciarossa o argento per le direzioni diverse da Milano".
A Campo di Marte, aggiunge l''ad, "non e'' pensabile" realizzare un hub, funzione "che non potrebbe avare in modo efficace per i treni da e per Empoli, Pisa, Siena e Prato, Pistoia e Lucca". Un ragionamento che vale anche per "Firenze Rifredi, che ha un difficile contesto urbano che non rende agevole il suo raggiungimento ne'' una sua possibile espansione".
Il progetto del passante Tav a Firenze "non e'' in discussione nella sua finalita''", che sta "nella migliore convivenza" tra l''alta velocita'' e i treni regionali. Lo scrive Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, rispondendo alle dieci domande sollevate dal sindaco Dario Nardella in Consiglio comunale sul futuro dell''opera. "La riflessione che Fs ha avviato- spiega Gentile nel documento- riguarda il modo con cui perseguire lo scopo e si riferisce esclusivamente alla nuova stazione Av di Belfiore", la Foster, "e non al sottoattraversamento, che rimane fondamentale per la diversificazione dei flussi".
Chiarito questo punto, l''ad sottolinea che i lavori sul progetto iniziale "non sono mai stati interrotti dalla committenza; i ritardi accumulati derivano dalle ben note vicende giudiziarie e dai problemi della principale impresa realizzatrice", Coopsette, poi sostituita da Condotte spa. Sul capitolo nuove tecnologie, altro punto avanzato dal sindaco con relativa richiesta di chiarimenti, Gentile si sofferma sugli "apparati centrali computerizzati, vedono le cinque stazioni di Firenze come un''unica stazione".
L''istallazione del sistema europeo di distanziamento treni "nell''applicazione alta densita'', ridurra'' il distanziamento tra i treni da cinque minuti a tre".
Una stazione Tav interrata a Santa Maria Novella, come quella costruita a Bologna, "non e'' concretamente realizzabile, sia perche'' il tracciato del tunnel dovrebbe attraversare il centro storico, sia, soprattutto, perche'' richiederebbe un''opera come Belfiore", la Foster, "con demolizioni importanti di edifici nell''area adiacente, nonche'' parti della stessa stazione", firmata da Michelucci. Lo precisa Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, nelle risposte inviate al Comune di Firenze dopo le dieci domande sollevate dal sindaco Dario Nardella in Consiglio comunale sul futuro dell''opera. Inoltre, aggiunge Gentile, per fabbricare questo tipo di infrastruttura "rischierebbe, come gia'' accaduto a Bologna, la messa fuori servizio di sei binari dei sedici disponibili, con l''impossibilita'' di gestire anche solo l''attuale traffico del trasporto regionale".
"Alcune risposte" date dall''amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, sul nodo Tav a Firenze "ci soddisfano". Tra queste "l''impegno a realizzare le nuove fermate San Salvi e Guidoni, riqualificare quelle esistenti a servizio dei pendolari e a favore di chi va all''aeroporto". Il sindaco Dario Nardella, inoltre, ritiene positiva "la centralita'' della stazione alta velocita'' in raccordo con il trasporto regionale", cosi'' come "la conferma dei 100 milioni di euro per il territorio". Su altri aspetti, tuttavia, come i tempi di realizzazione dell''opera e di miglioramento del servizio regionale, il futuro della stazione Foster, la gestione complessiva del nodo alta velocita'' e dell''assetto urbanistico, "vogliamo approfondire e condividere una valutazione definitiva con la Regione Toscana, una volta esaminati attentamente i documenti tecnici".
Rfi, al pari del sindaco di Firenze Dario Nardella, ritiene "strategiche" le fermate di San Salvi e Guidoni e "pertanto rientrano nel progetto del nodo fiorentino". Lo annuncia Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, nel documento inviato al primo cittadino del capoluogo toscano. Ferrovie e Fs, inoltre, "non essendo in discussione la realizzazione del sottoattraversamento, confermano i finanziamenti previsto dagli accordi siglati" con Palazzo Vecchio, cioe'' i 100 milioni di euro in favore del Comune (80 milioni) e della Citta'' metropolitana (20) da investire nel trasporto regionali. Per quel che riguarda il futuro della Foster, assicura Gentile, "e'' interesse di Ferrovie individuare la miglior soluzione per l''assetto dell''area", di cui Fs e'' proprietaria. Pertanto, conclude l''ad, Ferrovie "collaborera'' con tutti i soggetti interessati, Comune in primis".
Senza piano sulla gestione delle terre di scavo (Put) stop alle deroghe per il trasporto su camion dello scavato dai cantieri dell''alta velocita'' di Firenze. L''alt del sindaco Dario Nardella e'' stato perentorio. "Il Put aggiornato- gli risponde Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi- e'' stato trasmesso a settembre da Nodavia", l''Ati a guida Condotte incaricata di realizzate l''opera, "al ministero dell''Ambiente ed il procedimento istruttorio e'' in corso". Nei prossimi giorni, aggiunge l''ad, "il contraente generale provvedera'' a trasmettere le integrazioni richieste". La ripartenza dei lavori sul tunnel, continua Gentile, "e'' condizionata dagli esisti su questa istruttoria. Non sussistono ulteriori elementi di attesa oltre a questo e che quindi possa iniziare lo scavo". (Dig/ Dire)