“La Toscana chiede che qualsiasi diversa soluzione da quella oggi in essere e agli atti garantisca, per il servizio regionale e metropolitano, le stesse prestazioni della soluzione sottoattraversamento e un efficace interscambio fra sistema regionale e sistema Alta Velocità” ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e alle infrastrutture della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, nella sua comunicazione al Consiglio regionale su passante AV di Firenze e stazione Foster. “Tenuto conto – ha continuato – di quanto ancora resta da realizzare per completare il progetto iniziale, dei ritardi rispetto alle iniziali scadenze temporali e dei relativi costi”, la Toscana chiede il “rispetto degli impegni presi da Rfi e dei tempi concordati nell’accordo quadro del 1 aprile 2016, relativo alla capacità ferroviaria ed al potenziamento infrastrutturale della rete toscana”.
Rispetto agli interventi già realizzati o in progetto, “restano alcune criticità” che per Ceccarelli “devono trovare risoluzione, qualunque sia l’alternativa di progetto”. Sono “punti di conflitto comunque presenti” ha detto l’assessore rilevando come “restando l’attuale soluzione progettuale con la stazione Foster, pare opportuno reinserire un collegamento di tipo meccanizzato o parzialmente meccanizzato, tra Santa Maria Novella e la nuova stazione AV, vista la ridotta distanza che le separa a livello del piano dei binari e che le rende di fatto un unico polo”.
Una posizione “sostenuta e ribadita” nell’incontro convocato a Roma da Ferrovie lo scorso 21 luglio. “In quella sede – ha ricostruito Ceccarelli - Fs hanno evidenziato alcune criticità legate al progetto della stazione AV Belfiore-Foster, oltre ad avanzare un’ipotesi diversa di sottoattraversamento, che si renderebbe necessaria alla luce degli interventi tecnologici e infrastrutturali di superficie effettuati e/o programmati ed in grado di alleggerire ulteriormente tratti oggi praticamente saturi”.
“La soluzione proposta – ha continuato – è un tunnel più breve, da realizzare sotto i binari, che da Campo Marte, dal punto di immissione previsto dal tunnel attuale, riemerge a Rifredi senza però prevedere la fermata in Stazione”. “Resterebbe comunque da approfondire – ha chiarito Ceccarelli – se e quali treni regionali possono utilizzare il tunnel, visto che la fermata a Rifredi è fondamentale per i servizi regionali”. La possibilità di un tunnel Campo Marte-Rifredi che torni in superficie sia per i treni AV sia per i regionali, così come la “rivalutazione dell’ipotesi della realizzazione della sotto stazione a SMN, anche solo come stazione di testa” sono temi su cui Ferrovie “hanno preso impegno a fornire elementi progettuali sulla fattibilità entro settembre”.
“Valuteremo allora – ha detto – gli elementi a supporto della nuova ipotesi progettuale e su quella ci riserviamo di dare, in modo compiuto, il nostro parere. Una cosa è certa: non possiamo tornare indietro”, ha rilevato, chiarendo come “sia giunto il momento di superare, una volta per tutte, i problemi del trasporto ferroviario regionale nel nodo fiorentino”, per dare così “piena attuazione ai programmi della Regione di incremento dei servizi regionali e metropolitani” (che Ceccarelli ha ricordato essere in 1 treno ogni 10 minuti per il servizio metropolitano, 1 treno ogni 7 minuti per la fascia urbana, con riattivazione di alcune stazioni cittadine), e di “connessione tra servizi regionali e di AV, di orari altamente integrati fra le diverse direttrici”.
Il capogruppo del Pd Leonardo Marras ha annunciato il ririto della proposta di risoluzione collegata alla comunicazione, e da lui firmata, perché “ampiamente ricompresa nel testo presentato all’Aula“.