Ulteriori 100 milioni già stanziati per l'innovazione tecnologica verrebbero destinati ad altri usi. Erano stati stanziati dal precedente governo e destinati alle 5 Regioni dove si sta sperimentando l'impiego della infrastruttura nell'ambito di progetti pilota che attuano la tecnologia per sviluppare nuove opportunità in ambiente 5G, la nuova generazione di connessione mobile che oltre alle telecomunicazione implicherà soluzioni innovative anche in tanti settori produttivi."La miopia di questo governo nel campo della innovazione e dello sviluppo strategico del paese oltre che essere preoccupante sta diventando grave.
Dopo aver tagliato le misure per Impresa 4.0 adesso scopriamo che il Ministero, presieduto dal vicepremier Luigi Di Maio, con una comunicazione al Cipe, ha deciso che i 100 milioni destinati alla sperimentazione in 5 città (Prato, Milano, L'Aquila, Bari e Matera) saranno destinati ad altri obiettivi" la reazione dell'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo una volta apprese le notizie diffuse nelle ultime ore.
L'assessore quindi aggiunge che "approfondirò la questione in attesa di leggere il testo della delibera Cipe che modifica quella approvata nel febbraio scorso. Spero che non sia vero, ma con progettualità già avviate e programmate e lavoro messo in campo non posso pensare che il Ministero, che dovrebbe puntare allo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la capacità imprenditoriale del nostro tessuto produttivo, con un tratto di penna cancelli tutto. Dimostrando che così non crede veramente nel futuro del ruolo pubblico in questo campo, nonostante le parole espresse dallo stesso Di Maio in audizione alla Commissione l'estate scorsa".
"Oltretutto - si domanda l'assessore toscano - dopo che l'asta per le frequenze 5G ha visto gli operatori telefonici sborsare 6,5 miliardi di euro, rispetto ai 2,5 previsti, a cosa serve andare a tagliare questi 100 milioni destinati alle Regioni coinvolte per il cofinanziamento di progetti di ricerca, realizzazione e trasferimento tecnologico per la sperimentazione pre-commerciale? Rinunciamo a progetti già partiti solo per rastrellare fondi da tutte le parti per finanziare qualche promessa irrealizzabile fatta in campagna elettorale?".
"Se il Governo gialloverde - continua Ciuoffo - non crede nella tecnologia e nel posizionamento delle nostre aziende lo dica. Nella manovra a quanto pare non ci sarà più nulla per Impresa 4.0, nè iperammortamento nè superammortamento, e quello che era stato stanziato sarà tolto, compresa la sperimentazione della nuova generazione delle telecomunicazione. Questo vuol dire che il Pubblico abdica al suo compito nella ricerca e così facendo verrà meno la possibilità di incidere su politiche future lasciando tutto ai privati".
"A Prato con WindTre, OpenFiber ed il Comune – dice ancora Ciuoffo - avevamo impostato il livello della ricerca puntando su applicazioni destinate ai settori della manifattura, del tessile, della moda e dell'audiovisivo, con prospettive di un lavoro proficuo e utile per le aziende di tutto il territorio. La retromarcia in corsa del Governo è assurda anche perchè non si basa su una motivazione reale e crea grandi problemi alle 5 regioni e città coinvolte che adesso vengono esposte all'incertezza di una miopia senza futuro.
Il progetto a cui stavamo lavorando insieme al Comune di Prato in favore delle filiere del tessile e della moda era stato condiviso dalle componenti economiche e sociali del distretto industriale e ritenuta importante per la crescita del comparto. Ci sfugge adesso cosa pensi il ministro delle sperimentazioni in corso; probabilm ente ha a disposizione valutazioni tecniche che superano quanto già deciso e già in fase di attuazione verso nuove opzioni tecnologiche: di tutto questo vorremmo, al pari del testo della delibera, essere messi a conoscenza, e magari discuterne.
E non su un blog".
"Come è noto – ricorda l'assessore Ciuoffo – la Commissione Europea ha chiesto ad ogni stato membro di promuovere la sperimentazione della tecnologia 5G in almeno una città entro il 2020 ed il governo Gentiloni ha scelto di sperimentare da subito il 5G in 5 città italiane - la prima sperimentazione in Europa per dimensioni e qualità - con l'obiettivo di radicare in Italia l'ideazione, la progettazione, la realizzazione di servizi innovativi. Per realizzare questo obiettivo ed avviare la sperimentazione, sempre il governo Gentiloni ha messo gratuitamente a disposizione degli operatori TLC le frequenze di 5 città con un bando che obbligava gli stessi operatori a coinvolgere nella sperimentazione centri di ricerca, università e aziende dei territori.
Questo per garantire che l'impatto delle sperimentazioni fo sse realmente rivolto alla creazione, e non solo alla fruizione, di servizi per i cittadini e le imprese. I 100 milioni di euro dimostrano una scelta di campo: operatori ed aziende infatti sviluppano servizi a valore commerciale, destinati al mercato. Ma - conclude Ciuoffo - ci sono anche servizi di interesse pubblico, o abilitanti per il mercato, non appetibili per soggetti privati e sui quali è necessario un ruolo centrale dei soggetti pubblici.
Quindi il fondo di 100 milioni non solo non è una ‘sovrapposizione' della sperimentazione ma, al contrario, la completa e la implementa".