Una vera rapina che scuote Firenze quella avvenuta ieri alla Banca CR Firenze a Porta al Prato. Arrestati in flagranza i due banditi che nel pomeriggio, armati di pistola e taglierino, avevano tentato la rapina in una filiale del gruppo Intesa, all'angolo di viale Rosselli. In particolare i poliziotti sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta alla Sala operativa da parte della sede centrale perché provava a chiamare la filiale ma non rispondeva nessuno. Diversi equipaggi della Polizia tra Volanti, Squadra mobile e Unità operativa di primo intervento, sono arrivati sul posto senza sapere la causa di quell’improvviso black out nelle comunicazioni nella banca. L’esperienza degli agenti che nel frattempo erano pronti ad ogni evenienza, nel vedere le persone all’interno in atteggiamenti non proprio naturali gli faceva percepire che poteva trattarsi di una rapina. Infatti dalla ricostruzione dei fatti uno dei malviventi avrebbe rinchiuso dipendenti e clienti in una stanza, mentre l'altro sarebbe rimasto con il cassiere attendendo l'apertura della cassaforte temporizzata. Quando i rapinatori hanno sentito in lontananza le sirene si sarebbero tolti le maschere, nascosto le armi e, una volta liberato gli ostaggi, mischiati tra loro fingendo fosse tutto in regola. Ma l'esperienza del comandante della prima squadra volante è stata determinante: sorpreso dall'anomala reazione del direttore ad un suo cenno d'intesa, l’ispettore (nome in codice “ALFA21”) ha fatto scattare una vera e propria azione di accerchiamento coordinandosi con la Sala Operativa. Ecco alcune frasi della conversazione per il coordinamento dell’azione che ha permesso di risolvere senza incidenti l’azione criminale:
ALFA21: …all’interno vedo l’impiegato mi guarda strano non fa nessun cenno, fai avvicinare l’Uopi.! …Non posso escludere che all’interno ci sia qualcuno…
COT HH23: …facciamo massima attenzione, massima attenzione…
Gli agenti Uopi, specializzati in operazioni antiterrorismo, hanno subito bloccato con il loro mezzo blindato l'ingresso della banca.
ALFA21: …vedo due uomini calvi… sono dietro al bancone al centro della sala… si sta aprendo la porta… UOPI in posizione!
Armi in pugno, in pochi istanti i poliziotti hanno costretto i rapinatori alla resa incondizionata.
ALFA21: …uno fuori… un secondo messo a terra! …due rapinatori ammanettati…
COT HH23: …bene, bene… bravi…
Si è conclusa così il tentativo di rapina tra gli applausi della gente e le congratulazioni della Sala operativa della Questura. I poliziotti, poi, hanno fatto uscire tutti i clienti e i dipendenti dalla filiale per bonificare l'area ed escludere così che possibili complici fossero nascosti all’interno. La Polizia scientifica ha ritrovato la pistola semiautomatica abbandonata tra gli schedari oltre ad un trincetto, due maschere in lattice e un disturbatore di frequenze. Dalle immagini registrate da un cittadino si vedono i due rapinatori uscire con le mani alzate e sdraiarsi a terra e venire poi immobilizzati dagli operatori.
Anche il Prefetto di Firenze, Laura Lega, si complimenta con il Questore: ‘Una tempestiva attività di contrasto - precisa il Prefetto - che conferma la massima attenzione delle Forze di Polizia alla tutela della sicurezza dei nostri cittadini’.
Ma Firenze riesce a dividersi anche in questa occasione. E mentre qualcuno fa festa per l'esito dell'operazione di polizia, altri rimangono allarmati dal livello del crimine. In una nota la Lega ringrazia l’operato delle forze di polizia, ma attraverso le parole del Segretario Provinciale Alessandro Scipioni: “Quel che è accaduto ci lascia tutti sbigottiti, le rapine nella nostra città non sono comuni ed oggi Firenze si è svegliata con una ferita. Ringraziamo tutte le forze di polizia coinvolte nell’operazione, è grazie a loro se tutto si è risolto per il meglio. Ma una riflessione sulla sicurezza nella nostra città dobbiamo farla: è questo che ci meritiamo? Rapine, degrado e conseguente insicurezza?”.
Sconcerto anche da parte di Federico Bussolin, Coordinatore della Lega Giovani in Toscana: “non possiamo fare finta di nulla, una rapina a mano armata ci impone di riflettere su come prevenire l’illegalità che ormai sta dilagando. Sembrava il set di un film, ma non lo vedremo nella pellicola di Renzi presumo: racconta una parte di Firenze, omettendo quell’altra che per mano sua e del PD è sotto gli occhi di tutti. Quella dei furti, del degrado, e ora pure delle rapine”.