"In epoca di Covid a Firenze non si parla più di contrasto allo spaccio di droga. Eppure, il fenomeno è mutato ma non certo scomparso, e vista l'emergenza sanitaria per la pandemia che impegna le autorità sanitarie su quel fronte a discapito del resto, gli sforzi da parte della politica dovrebbero raddoppiarsi invece di venire meno, com'è invece successo dall'inizio del lockdown ad oggi. Per questo Fratelli d'Italia lancia un'iniziativa per contrastare lo spaccio e la criminalità in quegli spazi della città che ormai da tempo sono sfuggiti al controllo, a partire dalla stazione Leopolda e Porta al Prato, fino alle Cascine a Santo Spirito". Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi con i consiglieri di Quartiere del partito di Giorgia Meloni Simone Sollazzo, Guido Cabrele, Federico Ranieri e Leonardo Masi, insieme al consigliere regionale Francesco Torselli.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Palazzo Vecchio, gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno illustrato 'lo stato dell'arte' dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nella nostra città e presentato delle proposte - da elaborare nelle opportune sedi - per combattere lo spaccio e la criminalità nei quartieri, "ormai divenuti – notano gli esponenti del centrodestra – vere e proprie zone franche di malavita. Intendiamo combattere la ghettizzazione - frutto di una gestione dell’immigrazione da parte della sinistra totalmente fallimentare - e rivalutare quelle aree che adesso sono ad appannaggio di nullafacenti, venditori abusivi e delinquenti.Per questo acquisiremo i dati e pubblicheremo, trimestralmente, una mappa dei reati, al fine di rendere consapevoli e aggiornati tutti i fiorentini, smentendo le ormai stantie rassicurazioni che ci vengono dal PD e che dipingono la nostra come una città sicura.
Inoltre, crediamo sia necessario impiegare dei presidi fissi anti degrado della Polizia Municipale, che vigilino e tutelino non solo riguardo il decoro pubblico ma anche la sicurezza.Fratelli d’Italia si impegna - insieme ai militanti di Casaggì - a portare avanti attività di sensibilizzazione e buona politica. Crediamo che centro e periferia siano il cuore pulsante e produttivo della città, frutto del genio dei nostri antenati e delle migliori eccellenze artigiane: non possiamo permettere che tutto questo vada smarrito".
"Proporrò in Consiglio comunale l'istituzione di una task force della Polizia Municipale dedicata al contrasto allo spaccio – ha dichiarato Draghi –. In questo primo anno e mezzo di consiliatura, molti sono gli atti che ho presentato e che la maggioranza ha sistematicamente bocciato per interventi contro questo fenomeno; un centrosinistra, quello fiorentino, completamente sordo alle ragioni della sicurezza. Noi non ci fermiamo, e accanto all'azione nelle istituzioni metteremo in campo la presenza nei luoghi di degrado e spaccio. A partire dal mese di marzo, porteremo la nostra presenza con striscioni e luci a Porta al Prato e alla Leopolda, al parco delle Cascine e pian piano in tutte le zone della città colpite dalla piaga della droga".
"Purtroppo, in piena pandemia, la sanità toscana è occupata in tutt'altro, e le azioni di contrasto al fenomeno delle dipendenze è venuto meno, o almeno si è ridotto ad un terzo rispetto a prima del Covid – nota Torselli –. Per questo, la politica avrebbe dovuto raddoppiare, triplicare gli sforzi contro le piazze dello spaccio. Ma così non è stato. Palazzo Vecchio è totalmente inerte, e così a quelle zone che già dieci anni fa denunciavamo dai banchi dell'opposizione in Consiglio comunale come fuori controllo se ne sono aggiunte altre: non più solo via Palazzuolo e Santo Spirito, ma anche Porta al Prato e il parco delle Cascine, e se il trend non verrà interrotto, presto ogni quartiere di Firenze avrà il suo piccolo 'Zoo di Berlino'".