È stato firmato ieri mattina nell’ufficio di presidenza del Quartiere 1 l’atto di impegno che fissa come nuovo luogo di incontro per la comunità filippina Largo Caduti dell’Egeo. La comunità, che da molti anni usa ritrovarsi nelle giornate di giovedì e domenica in piazza Indipendenza, ha siglato l’atto attraverso i propri rappresentanti, per l’amministrazione comunale a firmare il presidente del Q1 Maurizio Sguanci, che da tempo si era adoperato per raggiungere questo risultato. “Siamo soddisfatti – ha commentato Sguanci –, non solo perché la comunità avrà da domani un luogo idoneo per ritrovarsi, ma anche perché così questo bello spazio verde fino ad oggi disadorno sarà finalmente attrezzato e vissuto dai nostri concittadini.
Un grazie per l’impegno e la disponibilità va al sindaco Dario Nardella e all’assessora Alessia Bettini”. “Grazie alla fattiva collaborazione di tutti – ha detto l’assessora al decoro urbano Alessia Bettini - manteniamo un impegno preso e al contempo valorizziamo uno spazio verde della Fortezza ancora poco conosciuto ma che merita di essere frequentato dai cittadini”. Nello spazio di Largo Caduti dell’Egeo, in zona Fortezza da Basso, sono già state sistemate otto panchine.
Sarà delegato alla Polizia Municipale il controllo dei comportamenti della comunità nel rispetto del Regolamento di Polizia Urbana, mentre Quadrifoglio provvederà quotidianamente al servizio di raccolta rifiuti.
"Presumibilmente lunedì arriveranno a Fiesole altri 40 migranti. Non sappiamo se saranno profughi, migranti economici o malintenzionati -annuncia il Capogruppo di Forza Italia Marco Semplici- La certezza è che costeranno 36€ + IVA al giorno e quindi si realizzerà un altro bel business per i soliti noti. Tutto questo è inaccettabile. Come è inammissibile il fatto che solo 1 comune su 4 ospiti i migranti e che Fiesole, tra i comuni "generosi", risulti essere maggiormente penalizzato dal fenomeno.Noi riteniamo che sia arrivato il momento di dire fermamente: 'basta'. Non un migrante in più - di dubbia origine - sul nostro territorio. La nostra Città e la nostra comunità non può subire altri schiaffi di questo tipo. Purtroppo, anche questa emergenza, sottolinea la palese inconsistenza politica della Giunta Ravoni scavalcata su 'tutta la linea' dalla prefettura fiorentina."
Ieri sera a Casellina, assemblea dei residenti della zona, preoccupati dal possibile arrivo di richiedenti asilo in uno stabile confinante con due strutture per bambini, un asilo e un centro estivo.
"Inadeguate e insufficienti le risposte date dal Sindaco e dall’amministrazione comunale presentatasi all’assemblea -si legge in in una nota di CasaPound Scandicci- fumose le loro dichiarazioni, tutte rigorosamente in politichese, dall’inizio sono subito sembrate più improntate alla difesa dell’operazione, molto remunerativa, di introduzione degli immigrati a Casellina che alla tutela dei cittadini. Ed è molto grave che abbiano cercato di scaricare tutta la colpa sul Prefetto e sulla proprietà dell’immobile, perché Sindaco e giunta hanno molti strumenti per opporsi e durante la serata glieli abbiamo ricordati più volte ma questa riluttanza ad essere chiari coi cittadini è offensiva per i ruoli istituzionali che ricoprono visto in realtà sono stati favorevoli fin da subito all'arrivo di queste persone, cosa che prima hanno provato a negare, ma che alla fine sono stati costretti ad ammettere, nonostante l’imbarazzo, grazie alla tenacia dei presenti che li hanno sollecitati più volte mettendoli alle strette". "Vogliamo ribadire pertanto l’inadeguatezza del Pd a gestire i flussi migratori" - conclude la nota di CP Scandicci - "tanto che gli scandiccesi sono esasperati e la rabbia è aumentata quando, durante la serata, si è palesato ciò che CasaPound ha sempre sostenuto, ovvero che queste operazioni non hanno niente a che vedere con l’accoglienza ma sono soltanto occasioni di lucro per cooperative ed enti che gestiscono gli immigrati che arrivano sul nostro territorio a spese dello Stato.
Come CasaPound Scandicci riteniamo positivo che la cittadinanza sia stata partecipe e attenta nel protestare contro la visione e concezione di accoglienza del Sindaco e, da parte nostra, ribadiamo la disponibilità a sostenere questa battaglia di civiltà con tutte le nostre forze”.
“Alla stazione di Firenze Smn sono state nuovamente posizionate le transenne intorno alle macchinette che emettono i biglietti, in modo da regolare l’accesso ed impedire che qualcuno si affianchi quando stai facendo i biglietti per il treno. In pratica siamo tornati indietro di due anni !”E’ la denuncia del segretario regionale della Fit-Cisl, Stefano Boni, che riferisce del ritorno in maniera massiccia di una “squadra di grassatori”, circa una ventina, che scorrazzano in tutta la stazione ed in particolare nei binari dall’1 all’8 e dal 13 al 18, per capirsi quelli dei treni regionali.Con la scusa di portare i bagagli, dare informazioni e offrire servizi vari importunano e fanno pressione su viaggiatori e turisti.”Una situazione, riferisce Boni, che si ripresenta “dopo un periodo abbastanza sotto controllo in cui la stazione di Firenze Santa Maria Novella si presentava accogliente, ordinata e sicura a seguito dei diversi interventi sulla sicurezza approntati sia dalle FS, con la struttura di protezione aziendale di RFI, che dalla Polfer.
Oggi purtroppo siamo tornati a due estati fa, in una situazione di degrado ed insicurezza.”“Una situazione che solleva alcune domande: Quando verranno sistemate le barriere sul modello delle Stazione di Roma e Milano per il controllo di accesso ai binari? Perché il controllo viene fatto solo per i binari dell’AV e non per binari dei treni regionali? Quando arriva il personale in pianta stabile di protezione aziendale di RFI in modo da presidiare tutti i binari e non solo quelli dell’alta velocità?”Domande che, conclude Boni, “devono trovare risposta immediata, sia perché Firenze Smn è un biglietto da visita per la Toscana e per l’Italia tutta, ma soprattutto perché ogni mattina vi transitano circa 300 mila persone (cittadini, turisti, lavoratori pendolari) e non ci possiamo permettere di essere impreparati, a partire dal personale FS che è assolutamente insufficiente per far fronte a questa situazione.”
L'Associazione Nazione Rom ha diffidato le istituzioni locali toscane, chiedendo di "fermare la pulizia etnica in atto nei territori, gli sgomberi, le ordinanza razziste anti Rom, Sinti e Caminanti". Il documento indirizzato ai Prefetti di Pisa, Livorno, Lucca, Firenze, all'Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Procura della Repubblica di Lucca, alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ed alla Commissione Europea chiede di implementare nel territorio nazionale e nella Regione Toscana la Strategia Nazionale di Inclusione dei RSC, la sua governance, in attuazione agli Accordi Quadro Strutturali Eu. Una denuncia delle gravi responsabilità degli amministratori pubblici per quanto disposto negli ultimi giorni, settimane, mesi ed anni.