Creazione di un database dei siti e degli enti gestori, georeferenziazione delle aree di stoccaggio, stesura dei piani di emergenza interna ed esterna. Questi gli argomenti principali di cui si è parlato al tavolo di lavoro permanente per il monitoraggio dei siti di stoccaggio dei rifiuti che il prefetto Laura Lega ha convocato a Palazzo Medici Riccardi. Hanno partecipato Regione Toscana, Città Metropolitana, Arpat, Ispettorato Territoriale del Lavoro e il Dipartimento di Prevenzione della ASL Centro Toscana. Presenti anche le forze di polizia e i vigili del Fuoco.
Il tavolo, che si è riunito per la terza volta dopo essere stato costituito nello scorso settembre, ha fatto il punto sul censimento delle aree di stoccaggio presenti in provincia e dei rispettivi gestori, utile alla creazione di un unico database informativo. Ciò permetterà di procedere alla georeferenziazione dei siti, grazie alla quale si potranno programmare nel dettaglio le attività di controllo, anche con l’utilizzo dei droni dei vigili del Fuoco. Una sorveglianza indispensabile non solo al fine di individuare i luoghi che possono essere più a rischio per la salute pubblica a causa dei materiali stoccati o per la vicinanza a centri abitati e industriali, ma anche per accertare la presenza di depositi non regolari o non autorizzati, dietro i quali possono celarsi attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Un business criminale che “vogliamo contrastare con iniziative sempre più coordinate e incisive”, ha spiegato il prefetto Lega, “tanto che è già a lavoro in Prefettura l’apposita task-force per pianificare le ispezioni a tutto campo”. Il prefetto ha poi ricordato che i gestori dei siti sono obbligati ad adottare i piani di emergenza interna, che costituiranno la base per consentire alla Prefettura di elaborare, a sua volta, i piani di emergenza esterna.
“Un passaggio che intendo ultimare al più presto”, ha detto il prefetto.
Prossimo appuntamento del tavolo tra quindici giorni.