"Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Quante cose vediamo ritornare in questi giorni… Al momento del concorso internazionale, dicemmo “progettate per giocare al Franchi durante i lavori”. Come d’altronde era avvenuto in molte altre città, con il minor disagio per tutti. Poi, esce fuori che non si può, e inizia la girandola di stadi in Toscana e fuori Toscana, partendo da Empoli, passando per Modena. Solo 2 settimane fa, #FirenzeDemocratica tornava a chiedere in consiglio comunale come mai non era possibile giocare al Franchi così come era stato inizialmente previsto, e l’assessore allo sport rispondeva che non era possibile a causa degli impianti termici difficili da spostare.
Oggi invece - prosegue l'ex assessora Cecilia Del Re - si dice che si è scoperto che è possibile per la prima stagione sportiva giocare al Franchi, e che poi, da settembre 2025, si andrà al Padovani. Ovvero, in quello stadio da rugby dove in consiglio comunale era però tabù dire che i 10 milioni di euro venivano in realtà stanziati per realizzare uno stadio provvisorio per la Fiorentina (perché l’uso di fondi pubblici anche per uno stadio provvisorio era - ed è - dura da sostenere).E la squadra di rugby, poi, dove giocherà durante i lavori al Padovani? Al Centro Astori, come è stato detto, dove però al momento non c'è niente?Ci domandiamo poi chi metterà i soldi che mancano per il Padovani, chi metterà quelli che mancano per il Franchi, e soprattutto se ci sia un dialogo aperto tra Comune, Governo e Fiorentina.
Perché se è un modo per scavallare giugno e la campagna elettorale, è un modo “non sostenibile” di gestire la situazione per la città. Perché vuol dire scaricare il problema sulle prossime generazioni. Già, se tutto va bene, avremo solo mezza copertura, e si rinuncia al fotovoltaico e alla più grande comunità energetica che si poteva fare. Come sempre, è l’ambiente il primo aspetto che viene sacrificato, e i fondi europei nascevano invece anche per aiutare la transizione ecologica.
La prossima amministrazione, Fiorentina e Governo dovranno trovare una soluzione perché il non dialogo attuale porta solo a scontri, e a boomerang come quello della sentenza del Tar che respinge il ricorso del comune sulla perdita dei 55 milioni di euro, dove si affronta anche la questione degli aiuti di stato (il che potrebbe anche portare il governo a fare una retromarcia sui restanti fondi per il restyling dello stadio, e questo sarebbe dannoso lo si apprendesse a lavori iniziati)", conclude Del Re.