Joe Barone ieri ha esternato l'amarezza di chi dopo tanto lavoro rischia di vederlo vanificato per scelte prive di visione da parte di chi governa la città. Le parole del dg, come riportate dagli organi di informazione, suonano come un grave atto di accusa all’amministrazione comunale, tanto più alla luce dei difficili rapporti intercorsi negli ultimi mesi con la proprietà.
"Il Comune di Firenze non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con Acf Fiorentina, ma perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco. Il Comune non decide dove gioca la squadra né tanto-meno ha mai fatto il nome di Modena o di Cesena -ribatte in una nota l’Amministrazione Comunale- Il Comune può supportare la squadra nella individuazione della migliore soluzione come ha sempre fatto e come sta continuando a fare.
La soluzione ideale su dove giocare durante i lavori si può ancora trovare se c’è la volontà di tutti e, a questo fine, il Comune ha chiesto la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc perché il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032.
Questo prescinde dal fatto che si debba procedere con gli interventi propedeutici al restyling, per non perdere i 150 milioni di euro per lo stadio Franchi, che non può essere abbandonato e che va restituito alla città e al quartiere più bello e funzionale che mai. Occasione storica per Firenze, per la Fiorentina e per i tifosi, che altre città italiane non hanno".
"Lo avevamo detto che saremo andati a sbattere contro un muro. Non siamo stati ascoltati, e le parole di Joe Barone confermano che avevamo ragione: l’operazione stadio sta per rivelarsi un clamoroso boomerang per Firenze, per la Fiorentina e per i suoi tifosi -dichiara Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Italia Viva- Si stanno per avviare i lavori di un’opera senza avere tutto il denaro necessario, mancherebbero circa cento milioni, senza avere certezze sui tempi e soprattutto senza sapere dove la squadra giocherà nei prossimi anni.
È paradossale che nel momento in cui la Fiorentina sta recuperando le posizioni che le competono sia proprio il Comune a metterle i bastoni fra le ruote. Andando a giocare fuori Firenze, oltre al danno ci sarebbe anche la beffa delle pesanti ripercussioni economiche per la società: una vera e propria Tassa Nardella che Firenze e la Fiorentina dovrebbero pagare per far fronte a una decisione francamente incomprensibile. Il Comune, anziché rispondere con note e ripicche, si sieda al tavolo con la Fiorentina e operi per cancellare o almeno limitare i danni del disastro che ha concepito”.
“Totale solidarietà alla Fiorentina, da anni la società viene presa in giro dal Comune e dal PD sulla realizzazione del nuovo stadio: Nardella le ha inventate tutte pur di non dare i riflettori a Commisso su questo tema” dichiara Federico Bussolin, Capogruppo Lega a Palazzo Vecchio e Segretario Provinciale “Infatti da Mercafir in poi tutte le opzioni avanzate da questa amministrazione sono state utili solo a perdere tempo e soldi. Una volta capito che Commisso voleva intervenire sul Franchi, Franceschini intervenne sbarrando la strada, la domanda è in aiuto di chi”. “Oggi pare si faccia lo stadio a strati, come una cipolla. Dopo anni Nardella non è stato in grado di offrire una alternativa alla Viola su dove giocare. Ha ragione Barone, quindi: far giocare la Fiorentina in zona è una priorità, il resto è secondario”.
"Confesso di essere rimasta colpita dalle parole di Joe Barone -dichiara Stefania Saccardi, candidata sindaco di Firenze- Non solo per il concetto espresso, ma per il dolore e la preoccupazione che traspariva dalla sua voce. È la stessa preoccupazione che ogni politico fiorentino oggi dovrebbe provare. È lo stesso dolore che ogni tifoso viola oggi dovrebbe sentire. Sullo stadio il Pd ha voluto prendere una strada rivelatasi completamente sbagliata.
L'assurdo convincimento che i soldi del Pnrr dovessero servire per uno stadio e non per case popolari, strade e scuole è stato giustamente smentito dalla Ue. A quel punto mi sarei aspettata una riflessione, magari proprio con la società viola. In un momento in cui la Fiorentina sta ottenendo risultati straordinari dal punto di vista sportivo, risultati che la vedono dopo molto tempo in lotta nella zona Champions, c’è bisogno di serenità e tranquillità per i giocatori e la società.
Fermiamo le ipotesi di una ristrutturazione parziale dello stadio orfana di una visione complessiva del suo sviluppo, troviamo un luogo dove la Fiorentina possa giocare anche le coppe e solo dopo riprendiamo le ipotesi di ristrutturazione dello stadio, coinvolgendo una proprietà che ha dimostrato di voler investire sulla squadra e sul territorio. Andare avanti a testa bassa su un progetto che non ha tutte le risorse necessarie e non ha una valida alternativa per far giocare la squadra nel periodo della ristrutturazione, sarebbe un danno enorme prima di tutto per i tifosi costretti a spostarsi e poi per la società".
"Dopo le dichiarazioni di ieri di Joe Barone, non crediamo sia utile a nessuno un confronto muscolare, ma piuttosto dovremmo pensare tutti insieme a quali soluzioni adottare per il bene della Fiorentina e del Comune" dichiarano la capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano e la consigliera e vicepresidente del consiglio comunale Barbara Felleca.
"Contrapporsi in questo momento, lo diciamo vista la nota stizzita dell'amministrazione comunale, è deleterio. La delusione della società è più che comprensibile; del resto siamo stati noi i primi a evidenziare come puntare tutto su un restyling con denaro pubblico fosse sbagliato. La situazione è difficile, ma sta ad un Comune capace di trovare le soluzioni migliori, in accordo con ACF Fiorentina. Crediamo sia chiaro a tutti che la soluzione di andare a giocare le partite fuori Firenze sia un danno; il sindaco Nardella esca dal fortino e si sieda a un tavolo con Commisso e Barone per trovare quella che sarà la soluzione migliore" aggiungono le consigliere.
"Certo è che questa partita è stata gestita in modo avventato da parte di sindaco e Giunta, come avevamo ampiamente predetto; non aver voluto ascoltare voci critiche ed ammettere errori si è rivelato un errore madornale, ma ora è il momento per trovare le soluzioni migliori per tutti" concludono Dardano e Felleca.
"Dispiace che la vicenda dello stadio di Firenze venga strumentalizzata per interessi di alcuni partiti. Peraltro, pochi giorni fa lo stesso patron della Fiorentina Rocco Commisso aveva messo tutti in guardia sul non usare il Franchi come trofeo da esporre, in maniera positiva o negativa. E invece in tanti oggi si mettono a strumentalizzare la passione per la squadra della città.Questa amministrazione, dopo numerosi tentativi vani precedenti, ha trovato la strada e le risorse per rendere il Franchi al passo con i tempi . E ancora una volta chi ha sostenuto insieme al PD questo percorso, oggi lo dimentica. Quel percorso va avanti perché non ha senso buttare via le risorse economiche ottenute per il restyling dello stadio -dichiara il capogruppo PD Nicola Armentano- Ed è inevitabile che sia necessario trovare soluzioni alternative se si vuole riqualificare e rendere il Franchi uno stadio più funzionale e moderno .
Dispiace anche che alcune forze politiche non si uniscano in difesa delle istituzioni e non chiedano di tenere fuori il calcio dalla campagna elettorale, preferendo invece cavalcare la polemica per biechi interessi di parte".
"Il direttore generale dell’ACF Fiorentina ha posto un quesito semplice: dove giocherà la Fiorentina l’anno prossimo ? Il PD e Nardella hanno scelto la strada della riqualificazione dello stadio Franchi e sin dall’inizio sapevano che fosse necessario individuare una soluzione per giocare durante i lavori. Soluzione che, scritto nero su bianco nel progetto vincitore del concorso di idee, era indicata nello stesso stadio Franchi in concomitanza con gli stessi. Poi la Giunta ha cambiato idea ritenendo impossibile la concomitanza delle partite casalinghe con i lavori e ben prima del noto definanziamento europeo, tanto che il PD in Consiglio Comunale ha votato contrario, lo scorso luglio, al nostro ordine del giorno che chiedeva di valutare tutte le possibilità per rimanere al Franchi.
Eppure non ha mai indicato con chiarezza alcuna strada -dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi- Dopo una serie di soluzioni abbozzate e tramontate prima di nascere, dallo stadio di Empoli a quello dello stadio della nuova scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri, la Giunta Nardella ha messo in bilancio la cifra pesante di 10 milioni di euro per la riqualificazione del Padovani (noi abbiamo votato contrario).
La soluzione che piaceva a tutti a sentire il Sindaco, sulla quale l’assessore Guccione parlava di accordo formalizzato con la Fiorentina, ma dove gli stessi 10 milioni, ahinoi, non bastano per adeguarne la capienza a stadio di calcio di serie A. Opzione forse non gradita proprio a tutti o forse non considerata credibile da tutti a leggere le parole di Barone, che dà per scontato un trasloco della squadra per le partite casalinghe durante i lavori.
Nardella risponde oggi al direttore generale della Fiorentina dicendo che il Comune non decide dove gioca la squadra, ma in realtà dovrebbe rispondere alla città e ai fiorentini e dire semplicemente se il Padovani come stadio provvisorio è la soluzione fattibile per tempi e finanziamenti necessari. Altrimenti farebbe meglio a dire che la Fiorentina deve cavarsela per conto proprio".