L'Unione Europea ha espresso dubbi sulle risorse pubbliche da destinare allo stadio di Firenze: sono a rischio 55 milioni di finanziamento. Presto ci saranno incontri per capire meglio ma la situazione sembra in via di evoluzione. Il sindaco Dario Nardella ha promesso che si batterà per il progetto, vedremo cosa succederà.
Intanto stamani si registrano nuove prese di posizione."C’è un solo modo per risolvere la grana dello Stadio Franchi e sbloccare una situazione che, viste le ultime osservazioni dell’Unione Europea, rischia di condurre Firenze ancor di più in un vicolo cieco: fare retromarcia finché si è in tempo e tornare a chiedere con forza il celebre “Emendamento Renzi” che consentirebbe massicci interventi sullo stadio di Firenze finanziati da investitori privati". Così Francesco Grazzini, coordinatore di Italia Viva Firenze. "La nostra città - prosegue - ha diritto a uno stadio davvero moderno e i 30 mila fiorentini che mediamente occupano le tribune dell’impianto hanno il diritto sacrosanto di non venir esiliati per almeno due anni.
Il modello Viola Park deve essere la stella polare: nessun euro speso dalla collettività, un privato che investe, l’amministrazione che garantisce le parti e la tutela del territorio. Ciò che è stato fatto a Bagno a Ripoli sia modello per Firenze.La strada Pnrr con centinaia di milioni a finanziare lo stadio a questo punto ci pare impercorribile e presenta spiacevoli sorprese come quella della squadra in trasferta per due anni consecutivi", conclude Grazzini.
"Ma gli altri enti locali - osservano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli - Sinistra Progetto Comune Quartiere 2 - che fanno parte della Città Metropolitana hanno espresso un parere favorevole all'idea di utilizzare risorse per l'area dello stadio comunale di Firenze? Perché a noi pare evidente come l'incertezza continua in cui ci troviamo sul tema "Fiorentina" sia dovuta a responsabilità politiche di governo.
Per anni si è pensato a un nuovo impianto sportivo, a Castello o a Novoli, mentre non ci sono mai state chiarite le cifre sulle manutenzioni necessarie a Campo di Marte (sia ordinarie che straordinarie, quindi per ambedue le competenze, pubbliche e private).Il PNRR è stata l'occasione per il Sindaco per una svolta totale, il concorso internazionale, che però viene portato avanti con fretta e furia, con attenzione agli annunci e agli eventi.Con preoccupazione torniamo a chiedere perché non si sia voluto procedere con una maggiore attenzione al territorio e alle parti interessate".
COCOLLINI - Un’osservazione al Piano Operativo Comunale per prevedere la realizzazione del nuovo stadio, di proprietà della Fiorentina, nell’area dell’ippodromo del Visarno alle Cascine. La proposta è del consigliere del gruppo Centro Emanuele Cocollini.
“Con le notizie delle ultime ore sta diventando ormai chiaro a tutti come impiegare soldi pubblici per restaurare lo stadio Franchi sia una strada non percorribile – spiega Cocollini –. Nell’area del Visarno, appena fuori dal parco delle Cascine e vicino alla ferrovia, si può costruire non solo il nuovo impianto sportivo, ma anche i centri commerciali e le strutture ricettive necessarie a soddisfare il piano economico finanziario della Fiorentina, che ha già dimostrato di avere, con la proprietà Commisso, le capacità di lavorare presto e bene con il Viola Park a Bagno a Ripoli”.
“Grazie alla fase di adozione del POC, l’intervento si può inserire velocemente, è un’occasione unica per risolvere una volta per tutte la questione stadio, che attanaglia l’amministrazione comunale da decenni, risparmiando denaro pubblico e premiando l’iniziativa privata” conclude Cocollini.
CINQUE STELLE - I consiglieri del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi M5S replicano al consigliere del gruppo Centro Emanuele Cocollini sulla previsione di realizzazione del nuovo stadio, di proprietà della Fiorentina, nell’area dell’ippodromo del Visarno alle Cascine.
“In tutto il mondo - dichiarano De Blasi e Masi - le più elementari regole per il governo del territorio stabiliscono la realizzazione dei nuovi grandi impianti sportivi in corrispondenza delle infrastrutture di accesso di massa in occasione dei grandi eventi. Così non ci sorprende la scarsa sensibilità riservata al recupero di un territorio già martoriato come il parco delle Cascine offrendo poi come soluzione l’accostamento di centri commerciali e strutture ricettive “necessarie a soddisfare il piano economico finanziario della Fiorentina”.
“Il nostro giudizio - concludono De Blasi e Masi - più che negativo è rivolto a precisare che la società della Fiorentina ha a cuore il nostro territorio e non ha certo bisogno di intuizioni irrealizzabili e irrilevanti riconducibili a una ipotesi come questa”.
Queste le dichiarazioni di Federico Bussolin, Segretario Provinciale della Lega e Capogruppo a Firenze:
“Questa del PNRR con il Franchi è una scommessa solo di Nardella che non deve far affondare, nel caso, il futuro dello Stadio Franchi. Dalla variante Mercafir in poi la Lega è stata favorevole ad un intervento di restyling perché le soluzioni alternative proposte per il Franchi non ci soddisfacevano e l’ipotesi del “Flaminio 2” andava scongiurata”.
“È stato un errore clamoroso da parte del Sindaco liquidare l’intervento del privato come Commisso sul tema. Se il PNRR non dovesse essere più una strada percorribile dobbiamo comunque insistere un minuto dopo sul restyling, ma stavolta con i privati e con una visione diversa. Noi abbiamo sempre lavorato per questa strada, aprendo a nuove proposte tramite gli emendamenti allo sblocca stadi. L’operato di Franceschini a fianco di Nardella invece ha immobilizzato la situazione, perché non puoi vincolare uno stadio come fosse il Duomo: allo stadio vai per vedere le partite, non per fotografare le scale elicoidali”.
“Ci vuole cautela dunque quando si parla di soluzioni alternative: Campo di Marte è sempre stata la casa dello Sport a Firenze, difficile immaginarlo senza la Fiorentina”.