Individuato ad Arezzo il fiorentino che avrebbe sparato ad un cittadino egiziano all'interno del Parco di San Salvi nella parte sud di Firenze. L'area urbana che una volta ospitava il Manicomio e che negli anni ha subito varie trasformazioni ad opera dell'Azienda Sanitaria Locale. Palazzine destinate a centri per anziani, case di cura, uffici direzionali, sale vuote e murate, oltre all' 'albergo impopolare' alternativamente occupato da sfollati e bisognosi all'interno della Villa Panico situata all'estremità del complesso tra la Ferrovia ed un'altra area pubblica destinata a giardino.
"La sparatoria dentro San Salvi è un atto gravissimo! Quella è un area fantastica con dentro tantissime cose che funzionano in maniera straordinaria... È ora di risolvere tutte quelle cose che invece rendono quella zona insicura e ostaggio dell'illegalità. Uno dei prossimi consiglio di quartiere lo faremo proprio a San Salvi! Un area bellissima che deve tornare totalmente in mano ai cittadini!" a scriverlo su Facebook è Michele Pierguidi, già consigliere comunale durante l'Amministrazione Renzi ed oggi presidente del Quartiere 2 con record di preferenze. Che sia un rimprovero alla passata gestione? Poca attenzione fino ad ora alla sicurezza? Chissà cosa ne pensa Gianluca Paolucci che per anni ha guidato Villa Arrivabene.
"Una zona insicura e ostaggio dell'illegalità" come scrive il presidente quello che a seguito di un emendamento al Piano Strutturale presentato da Ornella De Zordo, ex consigliera comunale è diventato "Parco urbano", allontanando lo spauracchio dell' "area edificabile". Si, perché le strutture dell'ex Manicomio non hanno mai trovato una loro riqualificazione: a partire dal teatro rimasto abbandonato e murato dai tempi della Legge Basaglia del 1978. Qualcosa hanno tentato le Associazioni Culturali come I Chille de la Balanza impegnati da anni nella 'rieducazione' culturale dei fiorentini smarriti, tra ironia ed una buona dose di genialità.
Negli ultimi anni a far da portavoce alle pietre ed al verde del Parco è stato il Comitato San Salvi chi può cercando un dialogo con l'amministrazione al fine di realizzare un recupero sostenibile della zona: senza costruire nulla, sfruttando l'esistente, tutelandone storia, ambiente e vivibilità.
La caccia all'attentatore si è risolta nel corso della notte, al termine di un’attività di indagine svolta senza sosta da parte dei Carabinieri del comando Provinciale di Firenze. V.M. è un fiorentino, classe 1987, sul conto del quale gravano numerosi e concordanti indizi di colpevolezza circa il ferimento di H.A.M., il 31enne egiziano chei è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco mentre era in Via di San Salvi e che si trova tuttora ricoverato con una prognosi di 45 giorni. L’uomo è stato rintracciato nella provincia di Arezzo, dove aveva cercato di rifugiarsi tentando di eludere le investigazioni.
I militari sono risaliti al presunto autore del tentato omicidio grazie agli elementi acquisiti nel corso del sopralluogo e grazie alle testimonianze raccolte sin dai primi istanti sul luogo del delitto. Inoltre, nella serata, quando il soggetto ferito è stato stabilizzato e posto fuori pericolo di vita dai sanitari, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno acquisito ulteriori e più precise indicazioni circa l’autore della sparatoria, che, a dire del ferito, era un suo conoscente con il quale poco prima aveva avuto una accesa discussione, scaturita da presunti “tradimenti” nell’ambito delle dinamiche criminali.
Durante la perquisizione presso l’abitazione del fermato, oltre ad alcuni bossoli di cartucce compatibili con quelli rinvenuti sul luogo del delitto, sono stati trovati circa 450 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e tutto l’occorrente per il confezionamento ed il taglio della droga, per cui V.M. è stato anche deferito in stato di arresto per possesso illecito di stupefacenti. Nessuna traccia ancora della pistola cal. 7,65 usata per l’agguato. Il fermato è stato condotto presso il carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria..