“L’accoltellamento nella zona della stazione ad Arezzo di ieri è un fatto gravissimo e allarmante, simile a quanto accaduto un mese fa a Firenze nella zona della stazione e a quanto avvenuto a gennaio a Pisa sempre nei pressi della stazione dove un uomo di 25 anni è stato accoltellato e ucciso. I sindaci sono impotenti di fronte a problemi di ordine pubblico di questa rilevanza perché non comandano né la Polizia, né i Carabinieri, né l’Esercito" ha detto il sindaco Dario Nardella.
"Mi auguro che il governo di destra finalmente capisca dopo questo ennesimo fatto che il tema della sicurezza riguarda tutte le città e soprattutto le aree della stazione a prescindere da chi le governa visto che Arezzo e Pisa hanno dei sindaci della loro parte politica. Oppure continuiamo a prendere in giro i cittadini su un tema che non dovrebbe avere colore politico come la sicurezza? Il governo ha capito che non c’è un caso Firenze e che i fatti di Arezzo e Pisa sono altrettanto preoccupanti perché del tutto simili?".
"La verità è che quanto successo ad Arezzo è gravissimo e dimostra che la sicurezza è un tema trasversale - ha aggiunto Nardella - che riguarda tutte le città e chiama in causa lo Stato e il governo. Cosa dirà la maggioranza consiliare ad Arezzo? Che questo episodio è colpa del sindaco o che deve intervenire il ministro Piantedosi? La vicenda di Arezzo dimostra che le bugie hanno le gambe corte e che le chiacchiere stanno a zero. Aspettiamo che il Ministro degli Interni garantisca più uomini e più strumenti a presidio delle città, ad Arezzo come a Firenze o Pisa.
Rilancio la proposta di un nuovo patto per la sicurezza con il Ministro come ho fatto più di un mese fa, patto che potrebbe essere esteso anche agli altri due capoluoghi di provincia. Smettiamo di fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e impegniamoci tutti a trovare soluzioni più efficaci perché il diritto alla Sicurezza è un diritto di tutti e riguarda soprattutto i cittadini più deboli e indifesi”