“Seriamente il risultato del famigerato “Masterplan del Parco delle Cascine” consiste nello sparpagliare alcuni steward? Dopo anni nei quali l’Amministrazione ha mandato la Polizia Municipale al Parco delle Cascine senza dotarla di strumenti di difesa come il taser, rimediando anzi aggressioni e ferite a donne e uomini in divisa, oggi l’Assessore Albanese ci fa capire di non avere più idee per affrontare la situazione e inizia a raschiare il barile con soluzioni spot senza un vero contrasto del crimine”. Così il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Federico Bussolin, che prosegue:
“Ogni strumento volto a implementare la sicurezza in città è ben accetto, ma qui non vedo alcuna strategia per il Parco: il Comune deve fare la propria parte potenziando il Corpo della Municipale che non può più permettersi di ritrovarsi continuamente a “mani nude” in certi luoghi. Forse questa Giunta non si rende conto di quanti fatti gravi di cronaca sono accaduti alle Cascine solo in questo ultimo anno! Quale aiuto possono dare 6 persone che agiscono con la loro sola buona volontà? Avete forse paura a spaventare i criminali? Altrimenti non ci sono spiegazioni”.“La Lega da anni propone un pacchetto di misure per garantire maggiore sicurezza e legalità nel Parco delle Cascine.
Da una parte dobbiamo lavorare sul contesto, perché non è pensabile continuare a immaginare il Parco senza una recinzione in stile Central Park, finalizzata non solo al monitoraggio degli ingressi ma anche ad un maggior decoro del luogo. In secondo luogo occorre coprire tutto il perimetro esterno ed interno di telecamere h24 attive sotto controllo della PM. Infine potenziare il Corpo della Municipale attraverso la dotazione del taser, riprendendo i servizi a cavallo sbandierati due anni fa dall’Amministrazione ma poi evidentemente accantonati, con un'attività a cavallo per tutta la durata della giornata”, conclude Bussolin che è anche Segretario Provinciale della Lega.
“Si apprende dalla Nazione di oggi che il Comune di Firenze è intenzionato ad effettuare un servizio di vigilanza alle Cascine, attraverso gli steward di agenzie di sicurezza privata, da affiancare alla Polizia Municipale attraverso un servizio sussidiario per aumentare l’impatto su degrado e microcriminalità. Riteniamo che il bando non andasse fatto con il solo criterio del prezzo più basso, ma andassero valutate anche le qualità del servizio svolto”. Lo affermano il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai.
“Fermo restando che consideriamo fondamentale la presenza dell’Esercito nel punto più problematico delle Cascine: la fermata della tramvia T-1, da anni vera e propria zona franca per spacciatori e acquirenti di droga, pensiamo che gli steward invece sarebbero utili, oltreché per la movida in centro, anche per aumentare la sicurezza in altre zone a rischio criminalità diffusa, luoghi che soffrono il problema delle effrazioni dei vetri delle auto e di piccoli furti a danno di residenti e commercianti quali Ponte alla Vittoria, la Leopolda, l’ex Teatro Comunale, Porta al prato e San Jacopino, come più volte richiesto anche dai comitati dei cittadini, uno dei quali li ha assoldati a proprie spese.
Inoltre, crediamo che sarebbe utile l’impiego di addetti alla sicurezza di nazionalità straniera, ovviamente regolari e ben integrati, che possono più agevolmente interagire con i fenomeni di irregolarità compiuti dai loro concittadini, evitando così le barriere linguistiche e culturali” aggiungono i consiglieri.
“Non ci teniamo a ritornare sulla querelle fra il direttore degli Uffizi Schmidt e il sindaco Nardella, ma ci limitiamo a porci una domanda: quest’ultimo perché non ha pensato agli steward per vigilare il corridoio vasariano e le zone limitrofe prima di innescare la polemica?” concludono Draghi e Cellai.