E' iniziato, stamani mattina alle 7.00, con la presenza di personale della Digos della Questura di Firenze, Polizia di Stato e Carabinieri, lo sgombero del Capannone di Quaracchi, periferia di Firenze, dove abitavano 120 cittadini di etnia Rom, bambini (tutti iscritti e frequentanti le scuole della zona), donne, anziani, disabili, uomini, intere famiglie sgomberate dalle forze dell'ordine in esecuzione di una ordinanza del Tribunale di Firenze. Presente il proprietario dell'immobile insieme al suo avvocato. L'Associazione Nazione Rom (ANR) aveva protocollato alla Prefettura di Firenze (25 settembre 2015) la richiesta di sospensione dello stesso chiedendo il rispetto dei diritti umani.
"Una questione diventata di rilievo nazionale dopo le inchieste aperte dalla trasmissione televisiva “la Gabbia” su La7 condotta dal giornalista Gianluigi Paragone. Ad inizio maggio del 2015 le telecamere dell'emittente televisiva entrarono nel Capannone per raccontare la storia di Giorgio Polara, imprenditore e proprietario del medesimo, costretto a pagare l'Imu su una struttura occupata abusivamente.
Durante l'inchiesta il giornalista Marco Ferini venne aggredito. Marcello Zuinisi legale rappresentante ANR contattò immediatamente il giornalista di La7 per porgere le proprie scuse, esprimere solidarietà e condannare il gesto. Pochi giorni dopo, il 13 maggio, il Sindaco di Firenze Dario Nardella viene invitato in trasmissione per riferire sulla situazione. Il collegamento in diretta avvenne direttamente dal suo ufficio in Palazzo Vecchio.
Dopo quattro mesi la giornalista Monica Raucci è tornata a Quaracchi ed ha realizzato un altro reportage, un servizio andato in onda tre giorni fa: ricordato come lo stesso Matteo Salvini si recò nel Capannone il 28 maggio 2015 per concludere la campagna elettorale".
"Alle famiglie Rom non è stato notificato nessun ordine di allontanamento. Stamani, alle prime luci dell'alba, i bambini, le donne, i disabili, gli anziani, gli uomini si sono messi in cammino diretti verso la ricerca di un nuovo terreno o struttura dove ricostruire nuove baracche per non morire di freddo. Il Comune di Firenze e l'Assessore al Sociale Sara Funaro non hanno predisposto nessuna soluzione alloggiativa alternativa basata sul principio di non divisione dei nuclei.
Emblematico l'arrivo per venti minuti, dalle 9.30 alle 9.50, di Raisa Castiglionesi Assistente Sociale dell'Ufficio Inclusione del Comune di Firenze diretto da Marco Verna. Le famiglie si erano già spontanemente allontanate da ore. E' del 12 maggio 2015 il protocollo con cui Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'ANR ha richiesto un incontro al Sindaco Dario Nardella relativamente alla drammatica situazione vissuta dalle famiglie presenti nel capannone.
Un incontro mai avvenuto"
ANR ricorda che "i cittadini presenti nel Capannone, sono gli stessi sgomberati nella stessa zona nel febbraio 2008 e gennaio 2010. Sono le medesime persone sgomberate il 16 giugno 2011 dal campo di Via Ponte a Quaracchi 72: una operazione coordinata dal Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, Società della Salute Nord Ovest, Questura, Prefettura. La Regione Toscana affidò (delibera n. 279 del 26 aprile 2011) la somma di 400.000 euro ai Comuni di Firenze e Sesto per “progetti di integrazione delle famiglie Rom nel territorio”.
I Comuni firmarono (16 giugno 2011) una convenzione con Associazione Solidarietà Caritas Onlus di Firenze, per “progetti di rimpatrio assistito” delle stesse famiglie Rom. Un autentico abuso di legge denunciato alla Questura il 5 luglio 2011. Sono le medesime persone sgomberate, sempre a Quaracchi, da un terreno adiacente al Capannone: era il 9 di aprile del 2013. Tra loro presenti anche le persone sgomberate dal Sindaco Sandro Fallani dall'ex Cnr di Scandicci il 20 maggio 2015".
L' ex direttore della Caritas Onlus di Firenze Alessandro Martini nega ancora oggi la verità, mentendo su importi ricevuti e finalità di uso del denaro pubblico: “la Regione Toscana ha deciso di utilizzare 200.000 euro per i rimpatri assistiti”. (la Nazione di Firenze - 10 maggio 2015). Nel mentre lo scandalo della Foresteria Pertini a Sorgane (Fi) va avanti, altri 200.000 euro di denaro pubblico affidati alla Caritas locale per inesistenti progetti di inclusione, il Comune di Firenze diretto dal Sindaco Dario Nardella non ha, ad oggi, concesso l'accesso agli atti legalmente richiesti dall'Associazione Nazione Rom dal 2 settembre 2015. Dove sono i 600.000 euro stanziati per l'inclusione delle famiglie affidate da Regione Toscana e Comune di Firenze alla Caritas?"
ANR continua a denunciare la "violazione degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti. Le responsabilità politiche ed istituzionali del governo presieduto da Matteo Renzi sono evidenti. Eppure Firenze e la Toscana sono tra le regioni italiane dove la presenza (0,23% al livello nazionale) di cittadini Rom è esigua". La denuncia di Marcello Zuinisi, riportata oggi dal prestigioso quotidiano di economia politica il Sole 24 ore è esplicita: "Lo Stato italiano, l’attuale governo in modo marcato, non si impegna affinché ci sia chiarezza sui rom.
Ci sarebbe un ufficio contro le discriminazioni razziali (UNAR), istituito nel 2003, che dovrebbe monitorare la presenza rom e l’applicazione della Strategia nazionale d’inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti in attuazione della comunicazione della Commissione europea n.173/2011. Però solo la Liguria ha creato un tavolo istituzionale che ha coinvolto i rom come componente attiva delle contrattazioni per migliorare l’integrazione e le condizioni di vita di rom e sinti. Intorno ai rom e ai fondi che la Comunità europea destina per l’integrazione e l’inclusione dei rom in quanto minoranza si sta creando una seconda Mafia Capitale.
Adesso i fondi vengono gestiti da associazioni e uffici, non dalle comunità rom e sinti, un po’ com’è avvenuto e come avviene per la questione immigrati insomma. E stiamo parlando di grosse cifre che possono fare gola"
I fondi sono quelli stanziati dall’Unione europea dal 2007 al 2013, si tratta di 28,8 miliardi di euro tra i finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale e quelli del Fondo sociale europeo. Altri 8,3 miliardi sono giunti attraverso il Fondo per lo sviluppo rurale. Nel nuovo piano FES 2014-2020 la cifra destinata all’Italia è salita a 32 miliardi di euro e secondo quanto stabilito dalla Commissione europea lo Stato dovrà destinare il 20% della cifra per promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà, quindi anche per contribuire all’integrazione della minoranza rom. Un altro miliardo circa sarà destinato alla questione rom dal FESR.
Sgomberi stamani anche sulla costa toscana.“E’ molto grave quanto sta succedendo a Tirrenia. Sul campo della Bigattiera si sta procedendo a uno sgombero forzato senza alcuna preventiva condivisione con gli abitanti, senza la previsione di alternative né a breve né a lungo termine per le famiglie, e con modalità palesemente in contrasto con il diritto europeo e con il buon senso” - dichiarano i Consiglieri Regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“Innanzitutto – ricordano i due esponenti del Sì – lo sgombero sarebbe motivato da gravi carenze igienico-sanitarie quando a noi risulta che il distacco dell'acqua potabile, fatto gravissimo, e la disattivazione dell’elettricità siano avvenuti per espressa volontà e decisione del Comune, che, da tre anni ormai, sta lasciando le famiglie, circa novanta persone, tra cui moltissimi minori e alcuni portatori di handicap, in condizioni di grande disagio”. “E cosa ha fatto poi il Comune dei soldi stanziati dalla Regione Toscana nel 2011 proprio per risolvere le varie criticità dell’insediamento?”.
“Siamo davanti ad un atto di violenza gratuita, si nega anche il diritto allo studio ai tanti minori che stanno regolarmente frequentando l’anno scolastico, e si trascura il fatto che nel campo della Bigattiera sarebbero presenti persone che hanno fatto richiesta di accesso all’articolo 31 del testo unico sull’immigrazione al fine di regolarizzare il proprio soggiorno”.
“Chiediamo quindi alla Regione, nell’ambito delle sue prerogative, di intervenire presso il Comune per trovare una soluzione rispettosa dei diritti delle persone sotto sgombero e di costituire un tavolo di concertazione che programmi il superamento dei campi”. “Lo sgombero forzato non è una soluzione, non risolve ma sposta il problema, peggiorando la condizione materiale e psicologica degli abitanti”. “L’esperienza ce lo dimostra”. “Per questo stamani abbiamo presentato un’interrogazione urgente” terminano Fattori e Sarti.