SESTO FIORENTINO - Il Movimento 5 Stelle di Sesto Fiorentino partecipa alla ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione della città dai nazi-fascisti, "per ricordare l'importanza di quell'evento che ha riportato la libertà ai cittadini sestesi dopo anni di dittature, guerre e violenze".
"Le pagine della storia, scritta con il sangue di milioni di uomini e donne, morti in nome di ideologie folli e disumane, devono ancora oggi essere comprese pienamente per impedire che queste tragedie non accadano mai più.
La celebrazione di questo 70° anniversario di Liberazione ci ricorda che non possiamo voltarci dall'altra parte, che non abbiamo tempo per restare indifferenti mentre l'odio nidifica laddove non c'è speranza, laddove c'è povertà e ingiustizia, laddove non c'è lavoro.
I partigiani che ancora oggi, non sono stanchi di insegnarci il valore della resistenza ad ogni tipo di male, devono essere un modello di vita, per noi e le generazioni future.
La lotta non è terminata.
Se la radice della violenza di quegli anni fu facilmente individuabile in un nemico, la violenza di oggi si insinua in ogni occasione in cui non vi è il rispetto dell'altro.
Non occorre cercare lontano o fuori dalla nostra terra, non basta definirsi democratici o contrari alle guerre se poi facciamo crescere semi di inferno nella nostra società.
Il partigiano e scrittore Italo Calvino scriveva ne “Le città invisibili”:
“L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
Il Movimento 5 Stelle con i suoi consiglieri comunali e i suoi attivisti, spera di esser degno di tanta eredità morale che ci è stata lasciata e si impegnerà politicamente affinché, anche a Sesto Fiorentino, possano essere piantati semi di paradiso".